Hai centrato un elemento molto importante. Di fatto Windows ci viene servito a tutti, che ci piaccia o meno lo paghiamo, e' come un monopolio. Altri a monte hanno scelto che sistema la gente usera', con Windows stiamo parlando di un catorcio di sistema, che auto-installa i virus, che se dovesse fare lo scontro alla pari con Mac Os-X (secondo le regole del libero mercato) uscirebbe con le ossa rotte. Solo via carta di credito e web si possono comprare dei computer privi di sistema operativo preinstallato, ovviamente ad un prezzo inferiore salvo la consegna. In Francia e' possibile comprarsi dei computer privi di sistema operativo preinstallato, anche nei supermercati, ma e' un paese che cerca l'indipendenza dagli Usa. In realta' chi installa Linux si trova anche in ogni zona d'Italia, ma e' la rigidita' mentale della gente normale che e' un danno.
Se fate dei sondaggi scoprirete che quasi tutti vogliono fare quello che gli piace, non quello che gli serve. Nel progettare le nostre vite troppo spesso investiamo troppo poco verso il futuro? Tutti siamo responsabili, anche dei nostri soldi. Immaginiamo un padre di famiglia che ha un po' di soldi in banca, potrebbe prosciugare il conto comprandosi l'auto fiammante ma non lo fa' perche' deve tirare avanti il carretto con anche moglie e figli. Questo pero' avviene anche a livello collettivo. Milioni di persone che senza ribellarsi comprano sistemi operativi a pagamento, e non fanno pressioni sulla grande distribuzione per avere liberta' di scelta, sono come quel padre che affonda la famiglia comprando l'auto costosa. Basta leggere le cifre ufficiali per rendersi conto che dal paese esce un sacco di miliardi di euro, per software o sistemi operativi che potremmo auto-produrci da soli, tenendo i soldi in Italia e facendo lavorare italiani (come fanno il Brasile, l'India, la Cina ed altre realta' rendendo Linux quasi obbligatorio). La pseudo-liberta' di tenerci Microsoft nel computer ci porta via un sacco di posti di lavoro, di soldi, di controllo delle nostre vite. Alcuni paesi risparmiano un sacco di denaro utilizzando dei Linux nazionali, su vasta scala, e cosi' il mercato poi attiva sul territorio chi installa, chi produce i driver, chi fa' l'assistenza... Noi abbiamo scelto di continuare ad impoverirci per arricchire aziende estere, cosi' non si fa' la fatica di cambiare mentalita', organizzazione, metodologie... Risparmiare fatica perdendo soldi e lavoro. Alla fine la troppa liberta' di fare quello che ci piace ci toglie il pane di bocca.
Nelle cose l'importante e' cominciare, e' osare. Se io aspettavo che altri facessero per me non sarebbe mai esistito un Linux Ogigia, o il sito Ansu, o tutta una serie di realizzazioni che forse conoscete. Se si comincia da Roma a lanciare Linux, lasciando spazio e fornendo sostegno ad aziende italiane di fare dei Linux italiani, un diluvio di denaro si fermera' in Italia creando occupazione, ed alla fine ci sara' una riconversione di gran parte della popolazione a favore di Linux, con installatori e riparatori in ogni localita'. Lavoro per italiani, non per americani, ma sappiamo tutti che oggi gli italiani non sono piu' il popolo che in passato ha prodotto meraviglie.
Buona giornata.