00 29/10/2012 12:52

Silvio Berlusconi è pura materia. Come tutti, d’altra parte, ma gli spazi interatomici che, insieme alle particelle compongono il suo corpo nel ricamo sottile di presenza/assenza che tesse lo spazio, sono indubitabilmente vuoti.
Nessun dubbio, nessun anelito, nessuna speranza, nessuno scrupolo. Quando Berlusconi parla di amore trasmette l’immagine di un sesso tumido semischiuso. Quando parla di sinistra si avverte lezzo di corpi sudati emananti fetidi feromoni. Quando dalla sua bocca esce la parola libertà, nell’aria si diffonde il suono metallico di monete tintinnanti. I suoi obiettivi politici schivano il cuore e arrivano allo stomaco e all’intestino fra gorgoglii di succhi gastrici e scoppiettio dei gas.

Berlusconi non è cattivo, perché sa che il male non esiste. La sua vita è una successione scintillante di punti di discontinuità, una catena che si dipana senza direzione in un universo che non sa da dove viene e non ha la minima idea di dove andrà.

Berlusconi non teme nulla se non la vecchiaia che gli limita la capacità di godere e la morte di cui percepisce freddamente l’ineluttabilità di un sipario che cala su una rappresentazione che non prevede bis.

Berlusconi è invincibile perché gioca pienamente secondo le regole di un sistema dove miliardi di anime disperate si aggirano cercando inutilmente eteree presenze che esistono solo nella loro mente: giustizia, figli, futuro, ideali, dio, satana, speranza. Una serie di vuote ca@@ate e lui, a differenza di altri, lo sa.



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[Modificato da (richard) 29/10/2012 12:52]