Non sono affatto d'accordo. Come già suggerito da Pinotti e molti altri le tecnologie ci sono: i governi conoscono benissimo il fenomeno UFO. Di conseguenza è impossibile che non abbiano neanche lo schema tecnico di una lampadina di un "disco volante". Ma proviamo a immedesimarci: se fossimo dei politici, renderemmo note queste tecnologie in nome del bene di tutti? Certo che no! Anche perchè se il giorno prima viaggiamo con una 127 e il giorno dopo sfoggiamo una porsche nuova, forse qualcuno capirebbe che non è farina del nostro sacco.
In realtà, secondo me, il progetto Constellation era già in partenza stato pensato per fallire: un po' di fumo negli occhi per giustificare un'esplorazione umana dello spazio altrimenti ferma. Costava troppo, idee stravecchie, propulsione ridicola. E' stato giustamente definito "un Apollo dopato". Le idee, anche umane, ci sono già: provate un po' a cercarvi il progetto VASIMR. Roba che, se fossi Bolden, vorrei sperimentare immediatamente, non aspettare a testarlo il 2012 (sulla ISS)! Un propulsore che renderebbe il viaggio Terra-Marte una realtà.
Eppure è tutto fermo
. Come mai? Mancano i soldi? Forse è la risposta giusta, ma forse l'esplorazione umana convenzionale ufficiale non è quella veramente interessante, forse è meglio aspettare che il sipario si apra per utilizzare queste tecnologie alla luce del sole?
Una base lunare come banco-prova per Marte era uno spreco assurdo di risorse, ma un ottimo metodo per far passare il tempo: questo Bush secondo me lo sapeva bene. Per questo ha avviato il programma.
Lo shuttle? Un'idea di Nixon: il programma Nasa era a un bivio, o esplorare Marte con sbarco umano, o incrementare l'attività satellitare in orbita bassa. Nixon scelse la seconda opzione e venne sviluppato il programma shuttle.
Marte è il posto in cui tutti vorrebbero andare ma nessuno vuole partire; comincio a pensare che la ragione sia che non ce n'è bisogno: attraverso conoscenze non-umane i governi interessati sanno già cosa succede là fuori e per studiare un po' di sabbia marziana (per fare felici i geologi) bastano le sonde, guardacaso l'unico programma che non si è mai interrotto.
Bisogna considerare che in fondo solo una piccolissima parte della comunità scientifica mondiale è a conoscenza di progetti avveniristici (attribuibili alla retroingegneria). Per questo il mondo continua ad andare avanti con le "solite tecnologie"