Mutilazioni animali nel XVII secolo?

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Artorius80
00sabato 6 settembre 2008 18:14

Trovo nel sito del ricercatore Ivan Ceci un interessante articolo dagli infiniti spunti di riflessione storica.

Mi ricorda molto, in analogia, la stampa del diavolo mietitore del 1678.
Certamente tale scoperta ci darà modo di approfondire ulteriormente la possibile retrodatazione di questo fenomeno.

Un saluto a tutti.

Enrico B.
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Mutilazioni animali nel XVII secolo?


Uno dei fenomeni che più spesso vengono associati al tema UFO sono le mutilazioni animali.

Si tratta di misteriose lacerazioni inflitte su capi di bestiame che vengono trovati nei campi privi di vita e in particolari condizioni fisiche, quali il completo dissanguamento del corpo, disidratazione e totale mancanza di tracce di sangue nei pressi della ferita.

Il fenomeno che continua a presentarsi ancora oggi ha interessato principalmente gli Stati Uniti durante la fine degli anni ‘70.

In particolare 15 casi di mutilazione, tutti avvenuti nello stato del New Mexico, attirarono l’attenzione delle autorità, tanto che l’FBI avviò un’indagine ufficiale che si concluse in una serie di rapporti oggi disponibili sul sito dell’ente governativo grazie al Freedom of Information Act.

Tra le ipotesi avanzate dall’FBI per spiegare il fenomeno (nessuna tuttavia pienamente confermata) compaiono tanto i riti satanici quanto l’azione di qualche predatore animale. E, naturalmente, non viene esclusa l’azione di forze non terrestri, UFO appunto.

Eppure gli agenti dell’FBI non sono stati i primi a studiare il fenomeno e ad individuare possibili legami con la sfera del soprannaturale.

Tracce di questo interessante quanto macabro fenomeno si ritrovano, infatti, anche nel passato, in particolare in un testo del XVII secolo, il Regno Segreto (The Secret Commonwealth of Elves, Fauns & Fairies) dello scozzese Robert Kirk.

Questo piccolo trattato, terminato nel 1691 e pubblicato a stampa per la prima volta da Walter Scott nel 1815, trattava di un argomento molto caro agli etnografi dell’800, quello cioè delle Fate, degli Elfi e dei Fauni. Solo che per il reverendo Kirk queste entità non erano prodotti del folklore e dell’immaginazione popolare ma esseri realmente esistenti, dotati di una struttura sociale e di un stile di vita proprio.

Questi esseri, secondo quanto lui stesso ebbe modo di sapere attraverso la viva voce di coloro che sostenevano di averli incontrati,e da cui a volte dicevano di essere stati letteralmente ‘rapiti’, erano soliti utilizzare una particolare arma per paralizzare le loro vittime.

Si trattava di una specie di bacchetta appuntita che, secondo la descrizione di Kirk, “ha le proprietà del fulmine” e che “può infliggere ferite leggere e mortali alle parte vitali senza lacerare la pelle”. “Tali ferite - osserva Kirk - le ho potute osservare di persona su alcuni animali e toccarle con mano”.

E ancora, più avanti aggiunge: “Con le loro armi [questi esseri]colpiscono e perforano, mucche o altri animali [...] delle cui pure sostanze questi esseri si nutrono per sopravvivere…”

Sebbene la descrizione dell’effetto di queste ‘armi’ sia insufficiente per descrivere pienamente la casistica delle lesioni riscontrate dall’FBI sugli animali trovati negli Stati Uniti, è tuttavia interessante notare il fatto che già quattro secoli fa il fenomeno interessasse le stesse specie di animali di oggi e che alcuni termini usati da Kirk (to pierce, perforare) ricordino molto da vicino le mutilazioni a cui sono stati sottoposti gli animali.

Alfredo_Benni
00domenica 7 settembre 2008 14:20
Artorius80, 06/09/2008 18.14:

Trovo nel sito del ricercatore Ivan Ceci un interessante articolo dagli infiniti spunti di riflessione storica.

Mi ricorda molto, in analogia, la stampa del diavolo mietitore del 1678.
Certamente tale scoperta ci darà modo di approfondire ulteriormente la possibile retrodatazione di questo fenomeno.

Un saluto a tutti.

Enrico B.
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Mutilazioni animali nel XVII secolo?


Uno dei fenomeni che più spesso vengono associati al tema UFO sono le mutilazioni animali.

Si tratta di misteriose lacerazioni inflitte su capi di bestiame che vengono trovati nei campi privi di vita e in particolari condizioni fisiche, quali il completo dissanguamento del corpo, disidratazione e totale mancanza di tracce di sangue nei pressi della ferita.

Il fenomeno che continua a presentarsi ancora oggi ha interessato principalmente gli Stati Uniti durante la fine degli anni ‘70.

In particolare 15 casi di mutilazione, tutti avvenuti nello stato del New Mexico, attirarono l’attenzione delle autorità, tanto che l’FBI avviò un’indagine ufficiale che si concluse in una serie di rapporti oggi disponibili sul sito dell’ente governativo grazie al Freedom of Information Act.

Tra le ipotesi avanzate dall’FBI per spiegare il fenomeno (nessuna tuttavia pienamente confermata) compaiono tanto i riti satanici quanto l’azione di qualche predatore animale. E, naturalmente, non viene esclusa l’azione di forze non terrestri, UFO appunto.

Eppure gli agenti dell’FBI non sono stati i primi a studiare il fenomeno e ad individuare possibili legami con la sfera del soprannaturale.

Tracce di questo interessante quanto macabro fenomeno si ritrovano, infatti, anche nel passato, in particolare in un testo del XVII secolo, il Regno Segreto (The Secret Commonwealth of Elves, Fauns & Fairies) dello scozzese Robert Kirk.

Questo piccolo trattato, terminato nel 1691 e pubblicato a stampa per la prima volta da Walter Scott nel 1815, trattava di un argomento molto caro agli etnografi dell’800, quello cioè delle Fate, degli Elfi e dei Fauni. Solo che per il reverendo Kirk queste entità non erano prodotti del folklore e dell’immaginazione popolare ma esseri realmente esistenti, dotati di una struttura sociale e di un stile di vita proprio.

Questi esseri, secondo quanto lui stesso ebbe modo di sapere attraverso la viva voce di coloro che sostenevano di averli incontrati,e da cui a volte dicevano di essere stati letteralmente ‘rapiti’, erano soliti utilizzare una particolare arma per paralizzare le loro vittime.

Si trattava di una specie di bacchetta appuntita che, secondo la descrizione di Kirk, “ha le proprietà del fulmine” e che “può infliggere ferite leggere e mortali alle parte vitali senza lacerare la pelle”. “Tali ferite - osserva Kirk - le ho potute osservare di persona su alcuni animali e toccarle con mano”.

E ancora, più avanti aggiunge: “Con le loro armi [questi esseri]colpiscono e perforano, mucche o altri animali [...] delle cui pure sostanze questi esseri si nutrono per sopravvivere…”

Sebbene la descrizione dell’effetto di queste ‘armi’ sia insufficiente per descrivere pienamente la casistica delle lesioni riscontrate dall’FBI sugli animali trovati negli Stati Uniti, è tuttavia interessante notare il fatto che già quattro secoli fa il fenomeno interessasse le stesse specie di animali di oggi e che alcuni termini usati da Kirk (to pierce, perforare) ricordino molto da vicino le mutilazioni a cui sono stati sottoposti gli animali.





Veramente interessante questa cosa. C'รจ nulla su come mangiassero o cosa mangiassero o come si cibassero ? Penso al discorso della Biotina, fatto da Pattera.

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