Su Mitchell già c'è un topic.
Ma che intendi per stesse forme? Hai letto la parte sullo zoom delle telecamere? Posto qui uno scritto sempre di Trystero:
Ma sono paziente e lo rispiego di nuovo, prima devo precisare che quelle riprese sono state fatte dalla STS-75 a circa 300 km dalla Terra, non 3000 miglia.
en.wikipedia.org/wiki/STS-75
Durante la missione STS-75 si verificò un incidente, ben conosciuto perché ne parlarono tanto i giornali, e le descrizioni si trovano in molte pagine web non solo della NASA.
Un satellite italiano doveva essere rilasciato nello spazio, rimanendo però attaccato all'astronave con un lunghissimo cavo. Doveva servire ad un esperimento sulla produzione di energia. Ma il cavo si ruppe, finì per perdersi nello spazio e venne filmato dalle telecamere a bordo assieme ai soliti detriti fluttuanti che si vedono anche in tanti altri filmati di missioni spaziali e che spesso vengono scambiati per UFO
commons.wikimedia.org/wiki/Image:STS-75_Tethered_Satellite_System_deploy...
www.satobs.org/tss.html
"26/02/1996 - Giorno 5 - Alle ore 7.30 p.m. CST (le ore 2.30 ora italiana) il cavo che teneva legato il satellite italiano TSS si è spezzato in vicinanza del traliccio di rilascio..."
www.astronautica.us/astronautica_shuttle_sts75.htm
Qui si vede il cavo ripreso da un osservatorio sulla Terra:
www.satobs.org/image/TSS-Oz.mov
Qui moltissime altre testimonianze di astrofili che dalla Terra osservarono l'avvenimento:
www.satobs.org/seesat/Mar-1996/index.html
Lo stesso video, ma nella versione completa (4.15 minuti):
video.aol.com/video-detail/nasa-ufos-sts-75-the-tether-incident/14...
Si sente il commento di un astronauta alla domanda su cosa si vedesse:
Astronaut: "Well the long line is the tether, um and there is a little bit of debris that ah kind of flies with us - and it's illuminated by the sun...."
"La linea lunga è il cavo e ci sono un po' di frammenti che volano assieme a noi, illuminati dal sole."
Satellite perduto, cavo e frammenti.
Nello spazio circostante l'astronave si trovano anche pulviscolo, frammenti e detriti vari e i rapporti di quella e di altre missioni li descrivono in modo molto particolareggiato, ad esempio in questo rapporto: "Debris/Ice/TPS Assessment and Integrated Photographic Analysis of Shuttle Mission STS-75"
Pag. 19: A Thin Metallic object with straight edges (gightning contact strip) originated from the LH2 ET/ORB umbilical area shortly after umbilical separation and drifted in a general Y-Z direction
Pag. 35: The orbital TPS sustained a total of 96 hits, of which 17 had major dimensions of 1-inch or larger.
Pag.57: A thin, flexible, 6-inch by 1-inch object, believed to be a GSE tile shim, first entered the field of view near the LH inboard elevon +Z side at 20:17:58.379 GMT. The object appeared to contact the air fuselage sidewall near the body flap hinge area and the lower position of SSME #2 nozzle while falling aft. No resulting damage was visible.
Pag. A7: As on previous missions,multiple pieces of debris were seen near the time of SSME ignition. Most of the debris was umbilical ice and RCS paper. No follow-up action was requested.
Pag.A8: A small dark piece of debris fell between the camera and the LSRB prior to liftoff (20:17:57:651 UTC). The debris was not seen to contact the vehicle."
Di quei frammenti che orbitano assieme alle astronavi Apollo o ISS o Shuttle se ne vedono praticamente in tutti i filmati spaziali. Ho diversi cofanetti di DVD pubblicati da SpacecraftFilms (Apollo8-3DVD, Apollo11-3DVD, Apollo15-6DVD) e in tutte le scene di aggancio e sgancio si vedono i frammenti volteggiare. Se ne vedono anche nelle scene riprese all'interno del CM dell'Apollo 15. Anche in queste famose foto dell'Apollo 11 e 12 quei puntini non sono UFO o stelle ma detriti, scaglie, frammenti di ghiaccio...
Alta definizione:
www.hq.nasa.gov/office/pao/History/alsj/a11/AS11-36-53...
www.hq.nasa.gov/office/pao/History/alsj/a11/AS11-36-53...
www.hq.nasa.gov/office/pao/History/alsj/a11/AS11-36-53...
Nei filmati i frammenti ovviamente si muovono.
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Per ciò che riguarda invece lo strano aspetto del cavo staccatosi dalla STS-75, che sembra molto spesso, ecco brano da un articolo di James Oberg (http://www.jamesoberg.com):
"If you look at enough video, you see this as a standard out-of-focus effect, (...)This particular camera system isn't designed for low light levels and it's being pushed beyond its specifications in order to zoom in on the tether. Under these conditions, the tether itself looks bizarre, because it's only as thick as a phone cord, maybe an eighth of an inch. But because the image intensifier is turned all the way up, what we see is a phantom thickness that's not real.
So, in addition to recording all the debris floating around, we see all these discs out there, too. Big circles with dots in the middle and all of them notched at about 7 o'clock. These notched discs are a feature of the camera."
Guardando il video si nota un effetto di sfocato, questo particolare sistema di videocamera non è adatto per bassi livelli di luce ed è costretto a lavorare al di là delle sue specifiche tecniche. Il fatto che il cavo, che è molto sottile, appaia come una specie di asta piatta è dunque dovuto a quell'obiettivo. L'intensificazione artificiale della luminosità e l'effetto alone fanno apparire il cavo molto più spesso di quello che è.
Anche quei "dischi" con le tacche sono dovuti ad una particolarità dell'obiettivo zoom di quel tipo di telecamera che monta una specie di diaframma metallico di quella forma.
Ecco lo stesso effetto filmato da un utente che ha identificato il tipo di telecamera e ha inviato un video in YouTube:
www.youtube.com/watch?v=SYLHqv-foMk
Tra i commenti dell'autore:
"The camera in the tether footage is an image intensified (gain in the low thousands) SIT Vidicon tube type, focused on the tether almost 100 miles away, during orbital sunrise, with tiny pieces of ice/debris drifting about close by. This is a CCTV camera badly focused on a much larger and more intense light source perhaps a mile away.
...
The notches are practically identical "
Dunque la videocamera usata nel filmato del "tether" è una Sit Vidicon con intensificatore d'immagine, messa a fuoco sul cavo che si trovava a 100 miglia di distanza durante l'alba orbitale, con piccoli frammenti di ghiaccio o detriti più ravvicinati. Quella del filmato di esempio è una videocamera CCTV messa a fuoco su una fonte di luce a circa un miglio di distanza. (...) I Le tacche sono praticamente identiche.
Ma già nel 1992 venne pubblicata una spiegazione di quell'effetto, con disegni dello schema meccanico dello zoom, che riguardava il caso del cosiddetto "UFO di Crosia". Si trova nel sito del CISU, Centro Italiano Studi Ufologici.
Articolo:
www.arpnet.it/ufo/r11crosa.htm
Illustrazioni:
www.arpnet.it/ufo/r11crosl.htm
"Facendo funzionare l’apparecchio si scopre che intorno alla posizione di zoom massimo si trova un pezzo metallico i cui contorni sono del tutto simili a quelli delle strane scanalature presenti nelle luci filmate [vedi disegno]. La forma di tali pezzi può comunque variare a seconda dei vari modelli di videocamera. Ciò si verifica solo quando ci si approssima alla zoomata massima, allorché il diaframma automatico è completamente aperto e sta per terminare la messa a fuoco.
Nella maggior parte dei casi, l’effetto coincideva con una ripresa effettuata in posizione di zoom massimo (f: 54 mm o f: 72 mm) o con il momento nel quale l’operatore aveva in corso la zoomata. In ultima analisi, il sistema autofocus di cui sono dotate le videocamere con sensore tipo CCD operanti in sistema VHS, VHS 8 o VHS C provocava, ad ogni modificazione dell’inquadratra, una nuova ricerca della massima chiarezza possibile. Ciò comportava una defocalizzazione momentanea del soggetto inquadrato fino al successivo stabilizzarsi dell’autofocus. Tale aberrazione ottica si amplifica con lo zoom in avanti (da f: 9 verso f: 54 per uno zoom x6 o verso f: 72 per uno zoom x8)."
(...)
Ferryn rileva poi l’instabilità quasi permanente della videocamera, assai leggera e retta unicamente dalla spalla dell’operatore (come a Crosia) ed i cui movimenti, seppur lievi, si ripercuotono in maniera vistosa sul risultato finale, con grandi difficoltà nel mettere a fuoco anche un corpo astronomico quale il pianeta Giove, la cui velocità angolare è talmente modesta da potersi considerare fermo ai fini che ci riguarda-no.Tali movimenti causati dall’operatore, come detto, sembrano essere gli unici riscontrabili anche nel film girato a Crosia."
Aggiungo io: mentre si muove lo zoom avanti e indietro si muovono anche le lenti e il riflesso del punto luminoso si muove, così come si muovono i riflessi di un oggetto molto luminoso in qualsiasi zoom spostando anche solo leggermente l'inquadratura (fai una prova, io la sto facendo con un Tamron 17-50 f 2.8, che però non è certo del tipo usato nelle telecamere e non ha quell'anello con le tacche.)
Le conclusioni dell'articolo del CISU:
"Conclusione
In margine alla vicenda del filmato di Crosia, è prevedibile che la crescente diffusione delle videocamere, ormai disponibili anche per una parte considerevole degli italiani, porti nei prossimi anni ad un’esplosione del numero di filmati ufologici a nostra disposizione. Nel corso della recente ondata belga, ad esempio, ne sono stati realizzati più di venti.
Sarebbe auspicabile cominciare ad attrezzarsi, sia concettualmente che tecnicamente, per affrontare preparati questo nuovo aspetto del fenomeno che, fino a non molti anni fa, almeno in Italia presentava un rilievo piuttosto marginale. Ciò anche allo scopo di non ripetere l’errore commesso da buona parte della comunità ufologica fino agli ultimi anni ’70, quando - anche per una quasi totale incapacità tecnica - le centinaia di presunte foto UFO diffuse soprattutto dai gruppi di ricerca venivano regolarmente ignorate o considerate semplici curiosità e non invece uno dei tanti settori nei quali acquisire una sempre maggiore professionalità e capacità di valutazione critica.
Nella questione di Crosia, invece, abbiamo avuto un esempio di ciò che non vorremmo che l’ufologia fosse e di quello che ancora oggi, purtroppo, continua talora ad incarnare.
[© 1992 CISU - tratto da UFO - Rivista di informazione ufologica del Centro Italiano Studi Ufologici n. 11, luglio 1992]"
www.arpnet.it/ufo/r11crosa.htm
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Un'ultima testimonianza a proposito di quell'effetto "UFO di Crosia/UFO della STS-75" ottenuto con lo zoom della videocamera:
"Decenni or sono, girava in intenet un gruppo di immagini riprese a Crosia (Calabria) dove più volte è apparsa la Madonna a due veggenti.
Un operatore, con telecamera a seguito. ha ritratto, durante una notte particolare, una luce in cielo ma, causa autofocus impazzito e/o messa a fuoco non ottimale della telecamera (in seguito al cielo buio) il puntino o l'ipoterico dischetto (semovente o no) si è trasformato in un oggetto veramente caruccio, ma galeotto, che ha fatto, poi, il giro del mondo. L'operatore non era in grado di spiegare il fenomeno ma alcuni ufologi della mutua, senza ben documentarsi come scritto da Hall in altro post, ancor oggi gridano all'evento. "
snipurl.com/2u2hw