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Il fenomeno delle stimmate

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2011 16:37
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11/03/2011 09:26

Ho a lungo riflettuto, prima di aprire questa discussione sulla opportunità di aprirla e, anche su dove collocarla.
Sull’opportunità di aprirla perché è un argomento che, collateralmente, è stato occasione di discussione, ma anche di polemica sul forum e ciò, francamente, non mi incoraggiava ad aprirla. Ma poi mi sono risolto a farlo soprattutto per spirito di autocritica, perché le ultime vicende mi hanno fatto riflettere sulla circostanza che non avrei dovuto, in alcuni miei interventi, spesso piuttosto decisi, dare per scontato che gli utenti, in particolare quelli che mostravano atteggiamenti che io definivo pregiudiziali nei confronti del fenomeno delle stimate, conoscessero gli stessi elementi che erano nel mio bagaglio di ricerca e di esperienza. Come è noto, io non sono un ufologo, sono uno scrittore, uno studioso di misteri e di simboli che ha scritto post che entravano nel merito solo quando toccavano elementi sui quali io potessi ritenermi competente a farlo, simboli, settarismo, esoterismo, massoneria, metodi di analisi, rapporti tra scienza e ricerca alternativa o di confine… In questo ambito, ad esempio, io ritengo, ora, che, al riguardo della documentazione del fenomeno stimmate di poter fare adesso ciò che ho colpevolmente omesso in passato, in quanto ho collaborato per anni con uno studioso di enorme spessore come Marco Margnelli, che lungi dal partire prevenuto sulla materia, ne ha posto presupposti di ricerca e di analisi che tutt’ora sono oggetto di approfondimento e di grande considerazione da parte della scienza cd “ufficiale”. Ciò farò, vorrei che fosse chiaro, senza spirito di polemica nei confronti di nessuno, partendo dalla autocritica di aver risposto in precedenza con la modalità di “botta e risposta” senza chiarire a sufficienza gli elementi generali del fenomeno e ciò farò parimenti senza fare riferimenti a casi specifici, che potrebbero condurre la riflessione che vorrei suscitare in chi avesse la pazienza e la curiosità di leggere e valutare quanto sto scrivendo, sul fenomeno in generale, a ricadere nell’insidia di parteggiare su personaggi e concrete situazioni di attualità che spesso hanno ingenerato infuocate diatribe.
La seconda perplessità era inerente a quale sezione del forum postare questa discussione, ed alla fine ho scelto questa, rispetto ad altre, ad esempio quella sul contattismo o quella sulle esperienze ESP, ancora per evitare anche lontanamente il riferimento a casi specifici.
Quindi partirò dalle esperienze e dagli studi di Marco Margnelli che è stato per anni consulente di primo piano anche del CUN e che, come confermatomi da Roberto Pinotti personalmente, simboleggia una delle pagine più importanti della storia della più importante e istituzionale associazione in campo ufologico e più, ampiamente della scienza di confine.
Margnelli ha, in primo luogo, posto il caposaldo della ricerca in questo campo.
Le stimmate sono da analizzare non tanto nelle modalità in cui appaiono, quanto per come spariscono.
Mi spiego: nessun ricercatore può essere in condizione di verificare se le stimmate siano state o no artificialmente provocate, in quanto nessun ricercatore è in grado di programmare di essere presente alla loro apparizione e, le medesime nella loro composizione combinata di lacerazione e tumefazione non possono offrire nessuna tangibile ed evidente differenza tra artificio e spontaneità del fenomeno.
Ma in realtà una analisi corretta può condurre ad un giudizio tra origine dolosa e origine spontanea per come spariscono.
Anche qui devo spiegarmi meglio rivangando le mie reminiscenze universitaria di medicina legale.
Le ferite lacero-contuse, che sviluppano sempre anche fenomeni ulcerosi in ragione della tumefazione dei tessuti, richiedono per una ricomposizione della superficie dermatologica, transitando, peraltro, per una lunga fase di cicatrizzazione, almeno 20 giorni.
Bene, Margnelli, in almeno 10 casi, tra cui quello famoso anche se non pubblicato perché il soggetto non lo desiderava, di Natuzza Evolo, casi dal medesimo documentati in uno studio dedicato, ha constatato la completa sparizione delle ferite nell’arco di un’ora!
Marco era uno scienziato, piuttosto scettico, non particolarmente credente, non adepto di nessuno, né portatore di una ideologia particolarmente mistica: possiamo dargli torto se ha sostenuto che i predetti casi non potevano riferirsi a ferite auto o etero indotte da mano umana e di normale patologia medica?
Ci sono state ferite, cioè stimmate, che sono completamente scomparse nell’arco di un’ora, cicatrici comprese!
Bene, chi legge può ora comprendere che un atteggiamento di scetticismo tout court sulle stimmate fondato solo sulla possibilità “scientifica” del fenomeno entra pesantemente in discussione e viene probabilmente reso infondato dalla constatazione di casi con caratteristiche inspiegabili dal punto di vista medico.
A tale riguardo non deve meravigliare la circostanza ricorrente che tanti soggetti rifiutino la verifica scientifica del fenomeno sulle proprie persone, né deve indurre ad una semplicistica riduzione tout court del fenomeno a “mala fede”.
Nessuno, infatti, è obbligato a farsi analizzare specialmente chi non volesse ridurre se stesso alla stregua di uno dei tanti santoni che carpiscono il denaro altrui su questi presupposti.
Margnelli stesso ha testimoniato nei suoi studi che spesso il rifiuto è stato motivato dal giustificato timore di divenire oggetto di pesanti pressioni politiche, religiose e mediatiche che possono cambiare e addirittura deteriorare la vita di chiunque. Basta ricordare le difficoltà che incontrò Padre Pio all’interno ed all’esterno della struttura ecclesiastica, tanto che la sua costruzione potè essere liberamente conclusa solo post mortem.
A maggior ragione Margnelli si rafforzò, da scettico, ma anche da scienziato, su questa posizione quando dovette valutare che finanche un soggetto di cui era emersa la assoluta buona fede come la Evolo si opponeva alla pubblicazione degli studi che tale situazione comprovavano!
Un altro aspetto importante degli studi di Margnelli, purtroppo solo all’inizio e abbozzati, prima della sua prematura scomparsa, avvenuta qualche anno fa, aprì una strada ulteriore, scevra di qualunque relazione fideistica o religiosa, sulla quale mi risulta molti ricercatori scientifici stiano andando avanti.
Margnelli stava studiando la relazione che avviene tra certi stati di coscienza, i mistici li chiamano ascesi, lui che era scienziato parlava di estasi, e certe modificazioni strutturali e concrete che avvengono nel nostro corpo. E’ un’ipotesi che lui studiava indipendentemente da ogni teoria di intervento divino o extraumano, ma più semplicemente come correlazione tra un lavorio intenso del nostro cervello che elaborava una serie di “ordini” ai terminali nervosi che stava cercando di codificare.
In altri termini le stimmate, quelle che scompaiono dall’oggi al domani, inspiegabilmente e totalmente, potrebbero derivare da una particolare tensione spirituale di certi soggetti che fa lavorare, senza consapevolezza dei soggetti medesimi, il loro cervello sui terminali nervosi in modo che la scienza non ha ancora codificato suscitando l’apparizione e la sparizione delle ferite. Non è fantascienza, molti dermatologi se glielo chiedete potranno confermare il meccanismo per fenomeni più limitati come gli eritemi da stress. Si tratterebbe, se tale ipotesi fosse giusta, di una possibilità di spiegare il fenomeno senza necessariamente sottostare alla dicotomia “o truffa o miracolo”.
C’è ancora tanta strada da percorrere al riguardo, alcune importanti università americane e tedesche se ne stanno occupando, ma la relazione tra attività cerebrale e fenomeni fisicamente riscontrabili nel corpo umano è campo tutt’ora in gran parte ignoto e mi sembra che occorrerebbe consentire anche alla scienza e non solo alle dottrine esoteriche o, peggio alla new age, la possibilità di percorrerle senza la zavorra di preconcetti legati alla ghigliottina che deriva dall’attribuzione automatica di tutti questi fenomeni al campo della ciarlataneria e del miracolismo da quattro soldi.
Spero di aver contribuito ad una riflessione comune, condivisa e scevra da pregiudizi ideologici su una materia che è ben lungi dal poter essere semplificata, come è avvenuto in molte occasioni sino ad ora.
Se ne avete il desiderio o la curiosità forse su tali presupposti sarebbe opportuna una riflessione e un approfondimento anche al di là delle mie modeste capacità, anche in senso critico, per carità, purchè non puramente negazionista o pregiudiziale.
La scienza non è il campo delle affermazioni dogmatiche, la scienza è la dottrina del forse, nella consapevolezza che le certezze di oggi devono sempre essere suscettibili di essere superate dalle scoperte di domani.
Cordialmente
Carpeoro
[Modificato da carpeoro 11/03/2011 09:35]
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11/03/2011 10:13

Ciao Carpeoro, la questione delle stimmate, per me, è un discorso molto ma molto delicato, perchè tocca un argomento che riguarda la fede, Gesù e la cristianità. Storicamente, la crocifissione consisteva in questo: per inchiodare gli arti superiori, i carnefici sapevano bene che conficcando il chiodo nel palmo della mano, il peso del corpo avrebbe immediatamente lacerato la mano stessa. Perciò il chiodo veniva posto in un punto del polso dove la struttura articolare riesce ad esercitare lo sforzo di sostenere il peso del condannato. L'agonia del condannato era abbastanza lenta, potendo durare ore o anche molti giorni.
Non tutti sono unanimi sulle cause della morte: sopravveniva per collasso cardiocircolatorio (dovuto anche all'ipovolemia causata dalla perdita di sangue e di liquidi) o asfissia. Infatti, per respirare, il condannato doveva fare leva sulle gambe; quando, per la stanchezza, o per il freddo, o per il dissanguamento, il condannato non poteva più reggersi sulle gambe, rimaneva penzoloni sulle braccia, con conseguente difficoltà per respirare oppure tutti questi movimenti dolorosissimi portavano al cedimento del cuore.
I carnefici lo sapevano, e quando dovevano accelerare la morte rompevano con un bastone le gambe del condannato, in maniera che il soffocamento arrivasse in breve.
Per cui io mi sono sempre chiesto: se è vero che le stimmate sono la testimonianza della sofferenza di Gesù sulla croce, perchè questi segni compaiono sulle mani di questi soggetti e non sui polsi? Ho posto questa domanda un giorno ad un sacerdote e mi è stato risposto che questo è un atto di fede e io, come cristiano, ci devo credere per forza. Ma, come avrai ben capito, questa risposta non mi basta.

Con simpatia

Antonio Sodano

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11/03/2011 10:48

Re:
Tigro68, 11/03/2011 10.13:

Ciao Carpeoro, la questione delle stimmate, per me, è un discorso molto ma molto delicato, perchè tocca un argomento che riguarda la fede, Gesù e la cristianità. Storicamente, la crocifissione consisteva in questo: per inchiodare gli arti superiori, i carnefici sapevano bene che conficcando il chiodo nel palmo della mano, il peso del corpo avrebbe immediatamente lacerato la mano stessa. Perciò il chiodo veniva posto in un punto del polso dove la struttura articolare riesce ad esercitare lo sforzo di sostenere il peso del condannato. L'agonia del condannato era abbastanza lenta, potendo durare ore o anche molti giorni.
Non tutti sono unanimi sulle cause della morte: sopravveniva per collasso cardiocircolatorio (dovuto anche all'ipovolemia causata dalla perdita di sangue e di liquidi) o asfissia. Infatti, per respirare, il condannato doveva fare leva sulle gambe; quando, per la stanchezza, o per il freddo, o per il dissanguamento, il condannato non poteva più reggersi sulle gambe, rimaneva penzoloni sulle braccia, con conseguente difficoltà per respirare oppure tutti questi movimenti dolorosissimi portavano al cedimento del cuore.
I carnefici lo sapevano, e quando dovevano accelerare la morte rompevano con un bastone le gambe del condannato, in maniera che il soffocamento arrivasse in breve.
Per cui io mi sono sempre chiesto: se è vero che le stimmate sono la testimonianza della sofferenza di Gesù sulla croce, perchè questi segni compaiono sulle mani di questi soggetti e non sui polsi? Ho posto questa domanda un giorno ad un sacerdote e mi è stato risposto che questo è un atto di fede e io, come cristiano, ci devo credere per forza. Ma, come avrai ben capito, questa risposta non mi basta.
Con simpatia
Antonio Sodano



Questo aspetto del problema non è stato oggetto della mia analisi perchè non oggetto delle indagini di Margnelli.
L'ultimo sviluppo della ricerca in oggetto investe la correlazione tra stati di coscienza alterati o estatici e comparizione delle stimmate, aspetto che sfiora i connotati simbolici e religiosi delle stimmate solo sotto il profilo della induzione del simbolo, tramite l'immaginario, ad una attività o potenzialità del cervello finora non ricostruita, ove la teoria avesse un fondamento. In altri termini la suggestione mistica del simbolo religioso potrebbe indurre il cervello del soggetto a un stato di tensione, con l'effetto, al di fuori della consapevolezza, di rappresentare fisicamente lo schema simbolico.
Sotto questo profilo puoi comprendere come l'aspetto tout court fideistico o religioso non sarebbe comunque oggetto di analisi, perchè è assolutamente scontato come per i credenti il simbolismo intero del supplizio del Cristo abbia l'effetto di una grande suggestione mistica.
Grazie per la risposta, utile comunque.
Carpeoro


[Modificato da carpeoro 11/03/2011 11:46]
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11/03/2011 11:56

Re:
Tigro68, 11/03/2011 10.13:

Ciao Carpeoro, la questione delle stimmate, per me, è un discorso molto ma molto delicato, perchè tocca un argomento che riguarda la fede, Gesù e la cristianità. Storicamente, la crocifissione consisteva in questo: per inchiodare gli arti superiori, i carnefici sapevano bene che conficcando il chiodo nel palmo della mano, il peso del corpo avrebbe immediatamente lacerato la mano stessa. Perciò il chiodo veniva posto in un punto del polso dove la struttura articolare riesce ad esercitare lo sforzo di sostenere il peso del condannato. L'agonia del condannato era abbastanza lenta, potendo durare ore o anche molti giorni.
Non tutti sono unanimi sulle cause della morte: sopravveniva per collasso cardiocircolatorio (dovuto anche all'ipovolemia causata dalla perdita di sangue e di liquidi) o asfissia. Infatti, per respirare, il condannato doveva fare leva sulle gambe; quando, per la stanchezza, o per il freddo, o per il dissanguamento, il condannato non poteva più reggersi sulle gambe, rimaneva penzoloni sulle braccia, con conseguente difficoltà per respirare oppure tutti questi movimenti dolorosissimi portavano al cedimento del cuore.
I carnefici lo sapevano, e quando dovevano accelerare la morte rompevano con un bastone le gambe del condannato, in maniera che il soffocamento arrivasse in breve.
Per cui io mi sono sempre chiesto: se è vero che le stimmate sono la testimonianza della sofferenza di Gesù sulla croce, perchè questi segni compaiono sulle mani di questi soggetti e non sui polsi? Ho posto questa domanda un giorno ad un sacerdote e mi è stato risposto che questo è un atto di fede e io, come cristiano, ci devo credere per forza. Ma, come avrai ben capito, questa risposta non mi basta.
Con simpatia
Antonio Sodano



Mi avvedo ora che la mia risposta manca di un pezzo e te lo aggiungo.
La suggestione mistica che potrebbe condurre al fenomeno in oggetto vive non necessariamente sulla verità storica, che per gli storici stessi è tutt'altro che certa, almeno nei particolari che tu hai citato, quanto sulla figurazione tradizionale e iconografica che si imprime nell'immaginazione soprattutto dei credenti.
Quindi nel momento in cui, tramite la suggestione mistica ed il conseguente stato di estasi, potessse realizzarsi l'effetto fisico della rappresentazione (le stimmate), la rappresentazione medesima, o immedesimazione che dir si voglia, sarebbe ispirata all'iconografia tramandata così come si è impressa nella immaginazione.
Grazie per la risposta, utile comunque perchè ha consentito un ulteriore chiarimento.
Carpeoro





[Modificato da carpeoro 11/03/2011 12:13]
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11/03/2011 12:04

Bene bene, vedo che sei tornato alla grande con un contributo molto interessante! [SM=g27990] In effetti la questione è quanto mai spinosa, sono totalmente d'accordo che giudizi affrettati dati senza conoscere i fatti siano quanto mai fuori luogo, anche perché ci va di mezzo l'onestà delle persone. Ritenere false a priori delle stimmate significa dare automaticamente dell'imbroglione allo "stigmatizzato" di turno, il che non è mai un buon modo di procedere, almeno secondo me... [SM=g27992]
Per quanto riguarda la crocefissione, azzardo un'ipotesi da ignorantissimo quale sono: secondo la tradizione iconografica cristiana i due ladroni crocefissi con Gesù vengono legati polsi e caviglie alle assi di legno, e non inchiodati. Potrebbe essere che la pratica fosse, in alcuni casi, di piantare i chiodi nei palmi delle mani e legare comunque i polsi, in modo che il sostegno fosse dato dalle corde? Probabilmente quella che ho scritto è una fesseria, però potrebbe essere confermata o smentita da eventuali illustrazioni o descrizioni di epoca romana inerenti la crocefissione...
11/03/2011 18:26

Ciao Carpeoro; sei tornato nel forum davvero in grande stile!
Anche secondo me come dite anche voi, dare subito del truffatore a chi le manifesta, non è corretto.
La causa delle stimmate spontanee potrebbe essere psico somatica, scatenata da fede religiosa e si manifesterebbero nei punti in cui il religioso crede siano state provocate a Gesù.
Potrebbe benissimo darsi come dice sempre profondo blu che mettessero chiodi alle mani ma dopo aver legato i polsi.
E' un fenomeno che in alcuni casi, si accompagna con la sanguinazione della testa come causato dalla corona di spine di Cristo.
Non conosco invece casi di persone che sanguinano da un costato come successe a Gesù trafitto da una lancia.
Forse il corpo non reagisce per tutti allo stesso modo alla suggestione.
Non è raro che in alcune persone suggestionabili basta leggere le controindicazioni dei farmaci per provarne gli effetti.
Certo che stimmate che scompaiono in breve tempo sono eccezionali davvero e di difficile spiegazione razionale.
Sarebbe fantastico se la scienza le studiasse seriamente.
[Modificato da Hybrid1973 11/03/2011 18:27]
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12/03/2011 15:38

re
Grazie per le risposte agli amici che mi hanno riscontrato.
In effetti la circostanza che i casi di stimmate, tutti, compresi quelli dubbi, siano incentrati su modalità storicamente non certe e molto discusse come la ubicazione delle ferite nel palmo delle mani, è di quelle che fanno riflettere. Tuttavia se fosse comprovata l'ipotesi di Margnelli e cioè che quelle "in buona fede" e che spariscono in tempi non ortodossi dal punto di vista medico, siano conseguenza, quasi psicosomatica, dell'estasi indotta dalla suggestione mistica, avrebbe ulteriormente senso che la suddetta suggestione avvenga in base all'iconografia comunemente diffusa, indipendentemente dalle discussioni degli storici.
Relativamente alla sanguinazione dalla testa, Margnelli non ne aveva riscontrato alcun caso, come del resto per quanto riguarda la sanguinazione dal costato, forse perchè meno impressionanti per l'immagine visiva e meno frequentemente sottolineate dall'iconografia.
Grazie davvero a tutti
Carpeoro
[Modificato da carpeoro 12/03/2011 15:41]
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12/03/2011 16:37

re
BENTORNATO!!!!
siamo di nuovo al completo alla faccia di chi prova senza successo a destabilizzra eil forum!!!!!
rinnovo tutta la mia stima agli amici di rete e spero di incontrarvi tutti di persona al simposio!!!!
[SM=g8322]
gianni maltoni
SOCIO C.U.N. romagna
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