RETE-UFO, 12/01/2011 10.54:
In realtà non c'è nulla di che stupirsi !! I casi di una volta erano indagati da militari del Project Blue Book,da grandi giornalisti e Gruppi non-ufficiali di indagine sugli UFO.Venivano riportati su Dossier ufficiali,riviste e libri.
Oggi gli avvistamenti UFO nascono ( e muoiono) sui Social Network...come si può fare un documentario televisivo basandosi su un video ripreso al telefonino e postato da "Cazz@rone63" ??
Inevitabile quindi il ripiegamento sulla vecchia casistica dei bei tempi andati,quando l'ufologia era ancora "dadi & bulloni"...
![[SM=g27992]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/92/10329048.gif)
Concordo sul fatto che in realtà non ci sarebbe nulla di cui stupirsi e forse il mio, più che stupore, è rammarico.
Sono rammaricato perchè, trovandoci in piena era digitale, le probabilità di riprendere qualcosa di "succoso" dovrebbero essere teoricamente molto, molto piu' elevate rispetto a 60 anni fa. Ed invece sembra che questo materiale di qualità langua e noi ci ritroviamo a dibattere su materiale in genere di qualità piuttosto scadente e soprattutto di dubbia autenticità.
In realtà penso che la ricerca ufologica debba essere ancora "dadi & bulloni", nel senso che bisognerebbe darsi da fare per analizzare quei (penso tanti) filmati e foto HD che vengono fatti quotidianamente nel mondo. Sarebbe quindi auspicabile che i potenti strumenti informatici a nostra disposizione (a prezzi veramente irrisori, oramai) venissero usati "ad hoc", il che significa (sempre secondo me) approntare ad esempio un ftp server che sia in grado di ricevere grosse quantità di dati e che sia raggiungibile da tutti come "repository", piuttosto che mandare il video su YouTube o via mail dove, per forza di cose, si deve scendere a compromessi con le limitazioni sulle dimensioni. E questo credo che il CUN ed altre associazioni già lo facciano, in fondo sto parlando di metodologie piuttosto rozze.
Bisogna, nei casi più promettenti, contattare e conoscere di persona gli autori. Sono quindi d'accordo sull'importanza fondamentale della "ricerca sul campo", in questo senso.
Bisogna, insomma, mettere dei paletti affinchè questo studio possa essere preso seriamente in considerazione da coloro che poi lo andranno a vedere ed esaminare a loro volta, intendo ad es. le autorità militari/governative ma anche i mass-media.
Quanto più il materiale sarà "fragile", tanto più facile sarà per loro smontarlo e/o deriderlo.
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Non siamo soli nell'universo
