articolo de LA GAZZETTA DEL SUD/Cosenza
Gazzetta del Sud ed.Cosenza
15/06/2010
Sfere e misteri sopra le nostre teste
Questa notte il transito della cometa McNaught visibile con un binocolo
Giovanni Pastore
Cinque mesi e mezzo buttati alle spalle con la certezza d'un nuovo record. Il primato d'avvistamenti di Ovini (acronimo di oggetti volanti non identificati). Tante segnalazioni da ogni angolo della provincia. Persone che giurano di vedere sfere di luce, globi infuocati e dischi volanti. I più pronti allegano alla denuncia anche una foto o un filmato girato col videofonino. Gli altri si lasciano sopraffare dal fascino (che in alcuni casi si mescola alla paura) dell'apparizione, riuscendo, alla fine, a mettere insieme giusto gli elementi più significativi del fenomeno. L'ultima segnalazione è storia di domenica sera, decine di persone giurano d'aver notato tre sfere di colore arancione nei cieli di Rende. C'è la prova documentale dell'avvistamento e c'è la testimonianza d'una apprezzata scrittrice, Giulia Fresca, che ha, pure, fotografato le sfere. Ma tanti altri testi oculari l'hanno imitata documentando nei dettagli il passaggio di quei misteriosi globi luminosi. Un caso che presto potrebbe passare all'attenzione del Cun regionale. Uno dei tanti registrati su tutto il territorio nazionale, tanto da scomodare il leader del Centro ufologico, Roberto Pinotti, chiamato a valutare un fenomeno assai simile registrato qualche giorno fa, a Roma, proprio sulla Città del Vaticano. Una marcia cadenzata che è stata videofilmata da tre militari dell'aeronautica e la clip è stata allegata alla denuncia presentata ai carabinieri. Ebbene, l'ufologia di Stato, dopo aver analizzato il filmato ha etichettato il caso come un Ifo (che sta per oggetto volante identificato). Insomma, secondo il pool d'esperti che fanno capo a Pinotti si sarebbe trattato die tre lanterne cinesi che funzionano a gas e alle quali si fa ricorso sempre più spesso per festeggiare ricorrenze particolari. Certo, l'area interessata non è nuova a simili fenomeni. Il 31 maggio, a pochi chilometri di distanza, in contrada Palazzello di Gesuiti, di San Vincenzo la Costa, un ristoratore di 44 anni, M.C., in compagnia della figlia, di 10 anni, e d'una studentessa universitaria, C.M., ventiduenne, proprio dalle parti dell'abitazione della ragazza, sarebbero stati testimoni d'uno strano avvistamento. Intorno alle 23.05, sarebbero apparse tre sfere grandi quanto un'arancia, molto luminose e di colore arancio-rossastro intenso che procedevano lentamente dalla vicina montagna in direzione dell'abitato di San Vincenzo. In un primo momento apparivano quasi immobili, poi cominciavano a spostarsi e venivano raggiunte da altri dieci globi, tutti diretti verso la montagna. Un fenomeno durato tre minuti circa. I testimoni hanno escluso che gli oggetti avvistati potessero essere lanterne così come hanno ritenuto non possibile l'ipotesi di aeromobili convenzionali per l'assenza di qualsiasi tipo di rumore.
Tante segnalazioni di oggetti non identificati ma anche un'anticipazione di ciò che potrà essere ammirato questa notte restando con lo sguardo all'insù. L'incognito, stavolta non c'entra, come spiega l'ingegnere Niko Lonetti, grande esperto di astronomia. «Tra oggi e la cometa McNaught C/2009 R1 raggingerà la minima distanza dalla terra e diverrà visibile ad occhio nudo, arrivando a toccare la sesta magnitudine. La cometa nei giorni precedenti si trovava, prospetticamente, proiettata nella costellazione di Andromeda (7 giugno) per poi spostarsi rapidamente verso est e transitando prima nel Perseo (giorno 13 giugno) e procedendo sempre verso est fino a sfiorare la stella Capella, nella costellazione dell'Auriga. Per poter osservare la McNaught, al momento occorre attendere fino a tarda notte (circa le 3) e scandagliare anche con un binocolo la zona di cielo compresa tra Capella (in Auriga) e Algol (nel perseo)».
Tornando, invece, ai misteriosi fenomeni che si manifestano sopra le nostre teste, una docente ligure, in vacanza a Castrovillari, Simona Oliva, ha fotografato sui cieli del Pollino uno strano oggetto che per forma e colore ricorda un disco volante. L'insegnante ha scattato una foto panoramica il 23 maggio scorso con la sua macchinetta digitale e solo dopo aver scaricato il contenuto della scheda ha notato l'oggetto che era rimasto impresso nell'immagine.
