...un conto è dire che la "vita" sia nata (cioè organismi di varia complessità viventi in grado di "replicarsi") più o meno spontaneamente ed un conto, partendo da questo presupposto, è arrivare ad estrapolare e dare credito alla teoria dell'evoluzione avendo come ultimo gradino evolutivo l'essere vivente Homo Sapiens Sapiens.
E' proprio il fatto che per quasi casualità si sia arrivati da organismi viventi molto semplici all'uomo paradigma della complessità assunto come modello non ritrovabile altrove che non mi trova molto d'accordo.
Dire che la vita sia "nata" spontaneamente (magari con i soliti riduttivi interventi esogeni della cometa x piuttosto che della meteorite y) un poco ovunque è troppo forzato.
Il problema della ricorsione nella creazione del creatore (quanto meno limitandosi al "nostro" Universo) potrebbe risolversi accettando l'idea che potrebbe esistere od essere esistita una civiltà prima, un archetipo di tutto il seguente...l'uomo primordiale l'Adam Kadmon.
Siamo sicuri che non esistano invece razze, civiltà non terrestri che al di fuori della logica tipica dell'essere umano (che per cattiveria pura è abbastanza in là nel processo evolutivo) abbiano avuto lo scopo di procedere alla disseminazione della vita ad elevato livello di complessità nelle regioni dell'Universo ancora prive di ciò ?
O forse per il nostro ego è più rassicurante continuare a credere di essere il risultato di un esperimento statistico di un "Dio" immanente ed onnipotente ?
Grazie.
Marco1971.