Visto che da alcune parti va di moda sparare a zero contro il Cun, io invece vado controcorrente e vorrei fare un po’ di complimenti.
Chiaramente alcuni storceranno il naso a sentire elogi da uno che è iscritto al Cun, ma poiché sono iscritto come collaboratore da pochi mesi, sono nella condizione di poter essere credibile, perché è come se li facesse un esterno.
Ci saranno altri che penseranno, invece, che essendo così da poco iscritto non posso essere nelle condizioni di conoscere tutto e tutti e quindi neanche i lati negativi. Certo è vero, e magari un giorno le mie idee sul Cun potrebbero cambiare, ma intanto vorrei fare lo stesso i complimenti per la realtà con la quale sono entrato in contatto.
Innanzitutto restringo il campo alla realtà romana, perché è quella a me più vicina e poi attraverso questo piccolo resoconto, vediamo se altre realtà locali possono competere con quella romana (lancio la sfida!
).
Prima di iscrivermi al Cun, ero dubbioso, proprio perché da alcune parti se ne leggono e se ne dicono di tutti i colori, ma ciò non mi ha impedito di ragionare con la mia testa, perciò in occasione del convegno di Tarquinia ho colto l’occasione per iscrivermi.
La decisione di iscrivermi al Cun deriva dal fatto che in un ambiente come quello ufologico italiano frammentato e discordante, le informazioni diventano caotiche e non si riesce a capire a chi dar retta. Ricevere informazioni in modo passivo senza avere la possibilità di riscontrarle, iniziava a stancarmi, quindi l’unico modo per cambiare la situazione era quello di entrare nel mondo di chi questi fenomeni li studia e possibilmente avere la possibilità di studiarli in modo diretto.
Quindi ho scelto il Cun, non senza alcuni dubbi, che presto però sono stati fugati.
Fin dal mio primo contatto al Convegno di Tarquinia, ho trovato un ambiente molto cordiale, fatto di persone che veramente danno tutto per studiare questo fenomeno, facendo sacrifici personali non indifferenti. Nei due giorni del convegno sono stato accolto molto bene e ho avuto modo di conoscere da subito la maggior parte dei vertici del Cun, trovandomi subito a mio agio.
Nelle settimane successive mi sono inserito all’interno della struttura romana e qui devo dire che sono stato piacevolmente colpito dall’elevato livello di attività di questa struttura, dalle qualità umane e dalla preparazione tecnico scientifica dei suoi componenti. Non faccio nomi, per non dimenticare qualcuno, ma basta andare a vedere la struttura per capire di chi parlo.
Ma al di la della degli aspetti umani il vero punto forte del Cun di Roma e del Lazio è che si fa vera ricerca ufologica, senza possibilità di smentita ed in modo altamente scientifico.
Oltre alle indagini sul campo sulle più importanti segnalazioni, ci si pone in maniera attiva nei confronti del fenomeno ufo, cercando occasioni per osservare fenomeni anomali in prima persona.
Sono stati perciò organizzati già parecchi skywatch notturni, con l’uso di apparecchiature sofisticate atte a rilevare eventuali anomalie, ed altri sono già in programma.
Nel frattempo la struttura romana ha partecipato alla realizzazione dell‘Exp 7 risultando una componente fondamentale nella fase organizzativa e nelle fasi di svolgimento dell’esperimento, che per complessità e dimensione è sicuramente stato uno dei più importanti, anche a livello internzionale. (Tra l'altro, avendo partecipato all'esperimento esponenti del Cun provenienti da tutta Italia, i complimenti possono essere estesi anche a tutte le altre realtà, a partire da quella toscana)
Oltre a queste importanti attività, comunque abbastanza comuni nell’ambiente ufologico (o almeno così dovrebbe essere), quello che è a mio avviso fa la differenza sono i progetti messi in cantiere.
Qui sarò generico, perché sono cose che ancora devono essere realizzate, ma sono progetti importanti, che sicuramente elevano e qualificano l’attività di ricerca del Cun.
Nell’ultima riunione organizzativa, oltre ad aver iniziato a suddividere i campi di studio in commissioni interne create ad hoc, si sono gettate le basi per importanti collaborazioni con altre realtà scientifiche di primissimo livello. Sono in fase di studio nuove metodologie all’avanguardia per l’osservazione e lo studio dei fenomeni ufologici, sono in programma sperimentazioni importanti ma anche costose per monitorare costantemente ciò che accade sopra le nostre teste, così come si stanno per approntare nuove impegnative uscite osservative in zone ufologicamente calde nella nostra regione.
Queste persone sono diventate per me da subito un punto di riferimento importante, alle quali darò sicuramente tutto il mio contributo per realizzare questi importanti progetti.
Nessuno qui ha la verità in tasca, come da altre parti, non si studiano feti internettiani, ma si fa ricerca sul campo con grandi sacrifici, ma anche con grande passione.
Quindi, se come me, siete stanchi di leggere di tutto e di più sul fenomeno ufo, se volete riscontrare invece personalmente ciò che realmente è il fenomeno, se preferite una serata all’aperto con gli occhi rivolti al cielo piuttosto che davanti ad un monitor a leggere di cospirazioni e autopsie aliene, allora iniziate a pensare che c’è chi queste cose le fa sul serio.
Probabilmente non è tutto oro quel che luccica, ma quel che ho visto fa molto ben sperare che effettivamente il Cun sia la punta di diamante dell’ufologia italiana.
Faccio quindi i miei personali complimenti e ringraziamenti al Cun di Roma, per come lavorano e per come sono stato accolto, nella speranza che anche il mio modesto contributo possa essere utile alla causa.
Da qui la mia domanda, chi può far di meglio?