Concordo con le tue valutazioni, soprattutto sul comportamento reiterato nel tempo di questo ricercatore.
Il fatto è che ci sia questa scissione tra Malanga ed i suoi più stretti gruppi di collaborazione è un segnale che va al di la di semplici screzi tra persone, ma a mio avviso è anche strettamente collegato alle modalità di lavoro ed ai contenuti.
I gruppi stargate, che fino ad oggi hanno lavorato sulle sole teorie proposte da Malanga e quindi seguendo "rigidi" protocolli da lui "inventati", oggi si ritrovano a dover continuare da soli, potendo contare su quanto fino ad oggi è stato sperimentato.
Ma quanto sono affidabili queste sperimentazioni? Quali sono le garanzie sui risultati? Quali effettive relazioni ci sono tra una eventuale presenza extraterrestre ed i parassiti della mente descritti da tali teorie? Quali prove ci sono che tali indagini siano affrontate correttamente anche da un punto di vista medico e scientifico?
Io credo che, pur condividendo poco di quanto proposto fino ad ora, le stesse teorie di Malanga non fossero giunte a conclusione, e quindi il lascito in mano ai gruppi Stargate sia comunque incompleto.
Questo è anche confermato dalla scissione stessa. Se l'opera era giunta a conclusione non c'era bisogno di dimettersi o scindersi.
Invece si capisce che Malanga non intende più condividere sue eventuali nuove ricerche con il CSI, ma solo con il gruppo di ufomachine.
Tutto questo secondo me evidenzia molte zone d'ombra, sulle scelte, sulle sperimentazioni fin qui eseguite, sulle teorie, sul futuro di questo tipo di ricerca fatta in questo modo.
Sembra di assistere a quelle partite di calcio in parrocchia in cui il padrone del pallone decide di andarsene, portandosi via il pallone.
Certo il pallone è il suo, ma come successo già altre volte, aumenta il numero di quelli che pensano che il pallone non ce l'ha solo lui, e che i suoi comportamenti non siano affidabili.
Socio CUN Roma
