2di7, 20/11/2009 16.38:
Una nuova ricerca mostra come, con un buco nero al posto del propellente di un’astronave, si potrebbe avere energia sufficiente per arrivare ovunque nella galassia.
Non vi ricorda la propulsione a curvatura di Star Trek attuata da Zefram Cochrane nell’aprile 2063?
Boh, io non sono un appassionato di Star Trek, ma a me sinceramente no...
Per quello che ho capito un simile motore si basa sul concetto di avere un bel po' di energia a disposizione, ma se questa viene usata per darsi una bella spinta in senso classico, come credo sottintendano i due scienziati, non penso si vada molto lontano...
Avere tanta energia è siccuramente una cosa buona, soprattutto se in poco spazio e con poco peso, è sicuramente uno degli obiettivi principali della propulsione spaziale. Ma il problema resta sempre il limite della velocità della luce che impone tempi proibitivi per lasciare il nostro sistema solare, e non si può aggirare se non deformando in qualche modo la struttura dello spazio-tempo. Se non sbaglio anche il "motore a curvatura" di Star Trek faceva qualcosa di simile, mentre non mi pare che i buchi neri proposti da questi signori facciano una cosa del genere...
Inoltre per avere una qualche utilità un'idea deve essere buona anche dal punto di vista della realizzazione. Capisco che si tratta di fisici e non si preoccupano tanto del discorso "costi", ma chi diavolo va a costruire un pannello solare gigante di 370 kmq (19 km circa per lato) in orbita attorno al Sole??
Sono più di 10 anni che fatichiamo a mettere insieme i 4 pezzetti della Stazione Spaziale, che sta pure qui sopra, quanto ci metteremmo con le tecnologie attuali a fare un pannello gigante di quelle dimensioni e quanti miliardi di dollari costerebbe?
Secondo me la "pista" su cui conviene orientarsi per il futuro è quella della cosiddetta "energia dal vuoto", sfruttabile in qualsiasi momento e senza bisogno di ingombranti serbatoi o pannelli solari... Poi, con tutta quell'energia a disposizione un modo per usarla com'è si trova!