Riporto così come è stato pubblicato un articolo de La Provincia di Como.
saluti a tutti
------------------------
Cerchi nel grano, strane luci fluttuanti nella notte, piccoli segni argentei nelle foto di famiglia. Gli Ufo sono tra noi, o almeno molti comaschi così credono. Gli avvistamenti di oggetti non identificati sono cresciuti nel corso degli anni, merito dell’immane numero di foto scattate con macchine digitali, e relativi effetti ottici sull’obiettivo. Meno presenti gli incontri ravvicinati del terzo tipo, fenomeno più usuale almeno una trentina d’anni addietro. Ad analizzare e magari smascherare queste segnalazioni ci pensa il Centro Italiano Studi Ufologici di cui è fondatore il cermenatese Maurizio Verga. Un esperto in materia di alieni e avvistamenti, scrittore e relatore. Sono loro i veri “Men in black”, non agiscono però con armi fantascientifiche, ma con siti internet, wikiufo per esempio, e raziocinio.
Pochi gli episodi degni di nota negli ultimi anni sul territorio provinciale, diverse le segnalazioni decisamente spiegabili. «Il nostro compito principale è proprio verificare, spiegare, il fenomeno segnalato - racconta Verga -. Quasi sempre ci sono situazioni oggettive che portano a dare una soluzione a dei fenomeni, magari ottici o occasionali. Con le moderne macchine digitali ci si trova per esempio di fronte a parecchie foto in cui c’è semplicemente un insetto, o un riflesso particolare. Queste persone poi si rivolgono chiaramente a chi crede agli Ufo, quindi a noi ufologi, magari pubblicando le foto sul sito e siamo noi poi a capire e spiegare. Se l’avvistamento è interessante ci rechiamo sul posto, magari alla stessa ora per capire la situazione ambientale e ascoltare il racconto di chi ha visto».
Sui siti di settore è proprio Verga con uno stringato commento a “smontare” il presunto avvistamento. Ultimi accadimenti degni di nota, cerchi nel grano e qualche luce strana nel cielo: «I “cerchi nel grano” sono stati riferiti nella nostra provincia negli ultimi due anni, a settembre a Navedano, vicino a Cantù, due anni fa ad Appiano Gentile e, soprattutto, a Mozzate, dove stampa e televisione dedicarono ampio spazio. Non sono in realtà cerchi, ma dei “segni” piuttosto caotici nel grano o nell’erba. Come ho potuto verificare personalmente a Mozzate, si tratta dei cosiddetti “allettamenti”, cioè di piante o erba che si piegano a causa delle condizioni meteorologiche, spesso anche in funzione delle condizioni del terreno e della concimazione dello stesso. Tra gli avvistamenti interessanti l’ultima segnalazione è di agosto dello scorso anno a Cantù: una luce ferma in cielo tipo aereo a bassa quota, che poi è sparita alla vista. Poteva essere qualsiasi cosa, aereo compreso. Poi andando più indietro nel ’90 si contano 2 - 3 avvistamenti di fila nella bassa comasca, in diversi hanno visto un oggetto triangolare scuro nell’aria».
Più materiale da archiviare che altro: «Non è detto, se un fenomeno è palesemente spiegato non vuol dire lo sia realmente, lo stesso si può dire di alcune foto. Poi in alcuni casi, una minima parte, la spiegazione non c’è proprio. Noi negli anni abbiamo analizzato 380 episodi, il 95% di facile soluzione, il 5% con cause ignote. Ad Olgiate per esempio negli anni Settanta un uomo e una bambina hanno incontrato una figura antropomorfa con gli occhi luminosi. Ci sono bruciature sull’auto e testimonianze assolutamente collimanti. Anche in questo caso ignoto, come in altri, può comunque esserci una spiegazione». Tutto è vero o il suo contrario, in materia Ufo. Nella storia mondiale degli Ufo però c’è una soluzione a molti avvistamenti che in pochi conoscono: «Di certo gli Stati Uniti hanno approfittato degli Ufo per molti anni per sperimentare apparecchi militari. In alcuni casi l’avvistamento ha coperto e magari segretato episodi di cui non si voleva si parlasse».
Fonte:
http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cultura%20e%20Spettacoli/38216/