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Alcuni importanti avvistamenti degli anni 50 (Donald E. Keyohe) che non tutti conoscono...

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2010 20:50
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27/09/2008 15:15

Re: QUELLA NOTTE CHE UN B-52 H FU SEGUITO IN VOLO....
ufologo 555, 27/09/2008 11.11:


28 Ottobre 1956, un bombardiere americano B-52 H "Stratofortress" è in volo di addestramento nel cielo del Nord Dakota.
Sono le ore 03.00 di un chiaro mattino.
La visibilità risulta ottima e le apparecchiature di bordo funzionano perfettamente.
48 chilometri a Nord-Ovest della Base Aerea statunitense di Minot, il B-52 H si prepara a svolgere la missione tattica assegnata.
Gli uomini dell'equipaggio si apprestano alla manovra di "penetrazione"nelle maglie della Difea Aerea di Minot, per portare a termine un bombardamento simulato delle installazioni della Base.
D'un tratto i piloti rilevano sullo schermo radar di bordo, la comparsa di un OGGETTO VOLANTE NON IDENTIFICATO.
L'U.F.O., poco dopo, si presenta visibile anche al resto dell'equipaggio : è di colore rosso-arancione, e si sta spostando rapidamente in contro al B-52 H, così velocemente che percorre in soli 3 secondi i 4 Km che lo separano dall'aereo...
L'eqipaggio rimane allibito : la velocità dell'U.F.O. è terrificante ed in più si dirige contro di loro, con rotta di collisione, di 4800 Km/ora !
Ma all'ultimo momento l'U.F.O. evita elegantemente il B-52 e lo...FIANCHEGGIA alla sua sinistra ! Ad altezza d'ala!
Poi, con manovra fulminea, passa dall'altra parte, sempre "scortando" il bombardiere...
Gli uomini dell'aereo, eccitati al massimo, non sanno più cosa fare... Soprattutto sono impressionati dall'estrema manegevolezza dell'U.F.O. e la sua rapidità d'azione !
Ma il radar "parla" chiaro : non è un'allucinazione dell'equipaggio, riavuti dalla sorpresa, due di loro fotografano prima fuori bordo e poi all'interno lo schermo radar, con innegabile sangue freddo . servirà come testimonianza-documentata in modo ineccepibile della sensazionale avventura !
Durante il volo si accorgono d'un tratto che gli strumenti di bordo del B-52 H , sembrano tutti impazziti !
E non c'è assolutamente niente da fare ( come se Qualcuno, là dentro abbia voluto dare un'ulteriore prova della realtà che stavano vivendo ).
Ma ci pensa il Disco Volante, il quale si "sgancia" di colpo e, altrettanto improvvisamente come era giunto, si allontana...
E gli strumenti di bordo tornano a funzionare correttamente !
Il B-52 H rientra alla Base regolarmente e l'equipaggio stende un rapporto sull'accaduto.
Il divieto di parlarne è assoluto... Gli esperti del "Blue Book" chiudono il caso alla svelta...




ma dico io, sti piloti del b-52 che gli costava rilasciare una dichiarazione giurata da pubblicare dopo la pensione! che rabia, di queto ed altri eventi non sapremo mai!
[Modificato da zomas65 27/09/2008 15:15]
27/09/2008 18:22

Ciao,zomas65; il "turno" di vlleggiatura era appena finito, lì, sull'isola, altrimenti certo che me lo avrebbero detto.Gli altri, i "colleghi" della Marina,docrei conoscerne qualcuno.Lì, quelli del posto (intendo i miei colleghi) se ne fregano abbondantemente... Ti dicono che conoscono questo, conoscono quello ma se non rimani la, con loro, se ne dimenticano subito. certo, se qualcuno di loro fosse stato presenti sull'isola in quei momenti, penso che allora si sarebbe dati dafare, è sempre così... Se comunque ne vuoi sapere di più, sull'avvistamento, puoi contattare il mio amico/collega del CUN di La Spezia. Ma guarda non c'è molto di più, perché l'equipaggio si chiuse nel riserbo e non si è potuto sapere più nulla; magari fra qualche anno, privatamente....
Senti,zomas65, ma qual'è il caso dell'RB-47, che mi chiedi? Mi sembra strano che non lo conosca...
Non è per caso quello del B-36...? [SM=g27988]
[Modificato da ufologo 555 27/09/2008 18:41]
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27/09/2008 18:46

Re:
ufologo 555, 27/09/2008 18.22:

Ciao,zomas65; il "turno" di vlleggiatura era appena finito, lì, sull'isola, altrimenti certo che me lo avrebbero detto.Gli altri, i "colleghi" della Marina,docrei conoscerne qualcuno.Lì, quelli del posto (intendo i miei colleghi) se ne fregano abbondantemente... Ti dicono che conoscono questo, conoscono quello ma se non rimani la, con loro, se ne dimenticano subito. certo, se qualcuno di loro fosse stato presenti sull'isola in quei momenti, penso che allora si sarebbe dati dafare, è sempre così... Se comunque ne vuoi sapere di più, sull'avvistamento, puoi contattare il mio amico/collega del CUN di La Spezia. Ma guarda non c'è molto di più, perché l'equipaggio si chiuse nel riserbo e non si è potuto sapere più nulla; magari fra qualche anno, privatamente....
Senti,zomas65, ma qual'è il caso dell'RB-47, che mi chiedi? Mi sembra strano che non lo conosca...
Non è per caso quello del B-36...? [SM=g27988]




il caso del rb-47 sicuramente lo conosci, ti linko un paio di siti:

www.ufocasebook.com/rb47.html

www.ncas.org/condon/text/case05.htm

infine,

centroufologicotaranto.wordpress.com/

ciao ciao 555!
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Cosa dire? Ce ne sono a decine di questi rapporti , specie nel Blue Book, nel Progetto Sign, etc...
L'interpretazione che può essere data, secondo me, può essere questa : i Dischi erano stati rilasciati e poi ripresi a bordo di quella grande astronave, dopo aver effettuata una ricognizione sulla Terra, o per lo meno in quella zona. Quindi incuriositi, al rientro , dal Bombardiere, vollero dargli “un'occhiata”... Oppure una sorta di dimostrazione, come spesso usano fare!



Io propendo per la seconda. La dimostrazione. O meglio il test. Lo stesso test che noi usiamo fare quando facciamo le incursioni in territorio altrui. Quando gli USA ad esempio, facevano (durante la guerra fredda) le incursioni al limite del territorio dell ' URSS, gli aerei venivano monitorati. Veniva calcolato il tempo di reazione, le traccie radar, il modo di operare, di intercettare. Insomma era un vero e proprio test. Questi avsitamenti rispondono alle stesse tipologie. Solo che sono LORO che fanno questi test a noi. Affiancano i nostri caccia, i nostri bombardieri, volano sulle nostre basi, studiano le nostre città, i nostri sistemi di comunicazione, le nostre industrie. E una volta scoperti vautano i nostri tempi di reazione e le nostre reazioni.
Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
Coordinatore CUN Lombardia

Mai litigare con uno stupido. Un passante potrebbe non capire la differenza tra te e lui.

www.cun-veneto.it - http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/
"Procediamo a zig zag verso un futuro luminoso (Mao Tsetung)"
28/09/2008 13:55

Il caso dell'RB-47 è indubbiamente uno dei più importanti avvistamenti di UFO, di tutti gli anni 50. La cosa più interessante era che l'UFO emetteva raggi di microonde pari a 3GHz di lunghezza!
28/09/2008 15:31

Non si finisce mai di...imparare!
Be, ragazzi, prendetela un po come volete (nel senso che forse vi sareste aspettatai di più) ma questo avvistamento è la prima volta che lo sento nominare! Ne conosco a decinea memoria, ma questo...no.
E' molto strano che non ne abbia mai sentito parlare (ne su volumi, ne su UFO Notiziario, ad esempio); sfuggito completamente; un "buco", praticamente... (Comunque, quello raffigurato nella foto non è un RB-47)Questo è l'aereo con lo stesso commento, più o meno:
translate.google.com/translate?sourceid=navclient&hl=it&u=http%3a%2f%2fufologie%2enet%2fhtm%2frb...

Grazie per avermelo segnalato! [SM=g9589]

Ciao Benni, riguardo l'altro avvistamento, quello dell'"Astronave", io ritengo più che i 5 UFO stessero davvero rienrando da una Loro missione; tutt'al più la Loro dimostrazione/curiosità, fu quella di "fare un passaggio a bassa quota" come si usa dire quando uno vuol dare un'occhiata...

Intanto posto alcuni documenti declassificati dell'U.S. AIR FORCE : queste sono le copie del Regolamento AFL 200-5 ( che insieme al JANAP-146 ), "U.F.O.: SERIOUS BUSINESS", sono la prova lampante della cosiddetta "congiura del silenzio" voluta dalle autorità.
E chi avesse parlato di un qualsiasi fatto od avvistamento effettuato all'interno di una Base Militare,sarebbe stato sanzionato ( e lo è tutt'ora )con 10 anni di carcere e 10 mila dollari di multa ( JANAP 146 ).

Gli emuli di S. Tommaso possono consultare direttamente questi documenti...

www.cufon.org/cufon/AFL_200-5.pdf
www.nicap.org/directives/janap146c.htm
www.nicap.org/directives/janap146d.pdf
www.nicap.org/directives/janap146e.htm
www.cun-veneto.it/termini_ufologici.htm
www.edicolaweb.net/nonsoloufo/da08
www.cufon.org/cufon/AFL_200-5.pdf
www.nicap.org/directives/janap146c.htm
www.nicap.org/directives/janap146d.pdf
www.nicap.org/directives/janap146e.htm
www.cun-veneto.it/termini_ufologici.htm
www.edicolaweb.net/nonsoloufo/da08_01i.htm
www.bluebookarchive.org/default.aspx
www.edicolaweb.net/nonsoloufo/ds08_01i.htm
www.nicap.org/documents.htm
www.fas.org/spp/military/docops/usaf/afr200-2.htm
foia.fbi.gov/ufo/ufo1.pdf
foia.fbi.gov/ufo/ufo2.pdf
alieniemisteri.altervista.org/documenti_rari_ufo.htm
ufos.nationalarchives.gov.uk/
209.132.68.98/pdf/som101_part1.pdf
www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf
www.usac.it/articoli/CristoforoBarbato/DOSSIERMUROC/DossierMur...
www.majesticdocuments.com/
ufologie.net/htm/foia60.htm
ufologie.net/htm/foia24.htm
ufologie.net/htm/foia104.htm
ufologie.net/htm/foia68.htm
centroufologicotaranto.blogspot.com/search/label/DOCUMENTI%20DECLAS...
centroufologicotaranto.blogspot.com/2007/07/thomas-mantell-vide-realmente-un-...
www.hq.nasa.gov/alsj/a11/A11TechCrewDebrfV1_2.pdf
[Modificato da ufologo 555 28/09/2008 16:05]
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28/09/2008 16:07

Re: Non si finisce mai di...imparare!
ufologo 555, 28/09/2008 15.31:

Be, ragazzi, prendetela un po come volete (nel senso che forse vi sareste aspettatai di più) ma questo avvistamento è la prima volta che lo sento nominare! Ne conosco a decinea memoria, ma questo...no.
E' molto strano che non ne abbia mai sentito parlare (ne su volumi, ne su UFO Notiziario, ad esempio); sfuggito completamente; un "buco", praticamente... (Comunque, quello raffigurato nella foto non è un RB-47)Questo è l'aereo con lo stesso commento, più o meno:
translate.google.com/translate?sourceid=navclient&hl=it&u=http%3a%2f%2fufologie%2enet%2fhtm%2frb...

Grazie per avermelo segnalato! [SM=g9589]

Ciao Benni, riguardo l'altro avvistamento, quello dell'"Astronave", io ritengo più che i 5 UFO stessero davvero rienrando da una Loro missione; tutt'al più la Loro dimostrazione/curiosità, fu quella di "fare un passaggio a bassa quota" come si usa dire quando uno vuol dare un'occhiata...



be 555, l'importante è che lo hai comunque trovato, no?
28/09/2008 16:07

COSA COSTITUISCE UNA PROVA ?
Incidenti occorsi agli U.F.O...

Le isole chiamate “Spitzbergen”, cioè “vette di montagna”, dal navigatore olandese Barents nel 1596, denominate Svalbard,, dai norvegesi cui appartengono, si trovano nel Mare Glaciale Artico,
oltre il circolo polare artico. Aspro, montuoso, gelido, questo arcipelago, battuto dalle violente tempeste del Nord, è importante perché fronteggia la costa settentrionale della Siberia.
Per tale ragione la Norvegia, un Paese che fa parte della NATO, lo tiene sotto controllo con la sua aviazione.
Fu così che nel 1952, durante un volo di pattugliamento effettuato sulle Spitzbergen, alcuni caccia norvegesi fecero un'eccezionale scoperta : un Disco Volante giaceva fracassato su una di quelle isole...
In fretta e furia vennero ben presto recuperati i resti e portati ad Oslo, dove il Governo Norvegesesi affrettò a metterli a disposizione non solo degli esperti aeronautici norvegesi, ma anche di quelli inglesi ed americani ( e qui fu lo sbaglio ).
Per tre anni venne tenuta segreta tale scoperta e relativo recupero dei rottami.
Soltanto il 4 Settembre del 1955, infatti, uno dei più famosi quotidiani europei, il tedesco “Stuttgarter Tagelblatt” uscì con un editoriale sensazionale:
“ Lo Stato Maggiore delle Forze Armate Norvegesi ammette di aver studiato per tre anni la carcassa di un U.F.O. Caduto nel 1952 sulle Spitzbergen.
Il Col. Gernod Darnbyl, quale Capo della Commissione che ha studiato i rottami, dichiara che si tratta effettivamente di un Disco Volante, che le nostre attuali conoscenze scientifiche non ci consentono di risolvere gli enigmi che presenta questo Disco.
E' però provato un fatto: NON E' DI ORIGINE TERRESTRE ! Poiché i materiali serviti alla sua costruzione, sono costituiti da leghe a noi assolutamente IGNOTE...
Un comunicato ufficiale verrà diramato quando gli esperti americani ed inglesi avranno anch'essi attentamente vagliato tutti gli elementi del caso.”
Evidentemente ciò che dovevano “vagliare” era se tacere e far dimenticare o dire finalmente la verità, poiché quel comunicato lo si attende ancora... Ed il giornale non fu più autorizzato a parlarne...!
Tuttavia il silenzio ufficiale è stato clamorosamente smentito ( vi è sempre qualcuno disposto a parlare, anche se ufficiosamente ) dalle dichiarazioni da parte dei due piloti! I norvegesi : Ten. Tyllensen e Ten. Brobs. Lo stesso Tyllensen ha detto di aver personalmente osservato, in tre occasioni diverse, atterrare e decollare dei Dischi Volanti dalle regioni artiche...!


UBATUBA...

IL 14 Settembre 1957, da una spiaggia nei pressi di Ubatuba, nello Stato di S. Paolo, in Brasile, vengono scorti improvvisamente da centinaia di bagnanti, alcuni Oggetti Volanti nel cielo che lentamente si avvicinarono sulla verticale del luogo balneare.
Ad un tratto un Oggetto si stacca dagli altri ondeggiando insolitamente e poi sembra precipitare...
La sua forma è quella di un Disco.
Mentre sta per precipitare in mare, sfiorando ormai le onde, davanti agli occhi attoniti dei bagnanti, con un'ultima disperata manovra, il Disco si impenna evitando il contatto con il mare soltanto per pochissimi metri, ma subito dopo avviene la tragedia: una vampata accecante seguita da un sinistro boato in dicano la fine di quell'argenteo Disco...!
Una pioggia di minutissimi frammenti incandescenti si sparge tutt'intorno, nel mare; qualcuno sulla spiaggia.
La gente, abbagliata in pieno giorno dall'esplosione, rimane stupita e sconvolta, quasi partecipe della tragedia...
Gli occhi di tutti sono fissi là, in cielo dove è avvenuta la deflagrazione...
Uno di questi frammenti viene raccolto anche da un cronista del giornale “O Globo”, quotidiano di Rio de Janeiro, che immediatamente informa la redazione dell'accaduto.
L'articolo , pubblicato in seguito dal giornalista, attira l'attenzione del dott. Olavo Fontes, attivo corrispondente dell'A.P.R.O. ( Aerial Phenomena Research Organization ) che ottenuto il frammento dal cronista, provvede ad esaminarlo nella Sezione di Spettrografica del Laboratorio di Produzione Mineraria, del Ministero dell'Agricoltura del Brasile.
All'analisi spettrografica, eseguita con uno spettrografo Hilger, risultò che il campione esaminato era costituito da MAGNESIO allo stato di ASSOLUTA PUREZZA!
Per maggior sicurezza si ripeté l'esame con la diffrazione a Raggi-X, compiuta dal dott. Elisario Fillo, uno dei più illustri pionieri nel mondo della cristallografia.
Ed anche questa volta il risultato fu lo stesso.
Ma furono effettuati anche altri esami differenti. Solo allora si ebbe la certezza del risultato :
Il frammento era privo di qualsiasi impurità IN SENSO ASSOLUTO!
E come tale, addirittura più puro del campione standard ATSM per il Magnesio!
Possiamo considerarla come una prova, visto che nessun aereo, fino ad oggi è strutturato con magnesio, ed allo stato puro...?
Il magnesio puro, come altre leghe, è quasi impossibile ottenerle qui, sulla Terra, per lo stesso motivo che si hanno medicine con gli inevitabili effetti collaterali! Questo perché non siamo a gravità "0". Nello Spazio , viceversa, si possono ottenere elementi perfettamente ..separati! Ergo, un'altra Spiegazione della provenienza EXTRATERRESTRE di queste Navi...



INCIDENTI EVITATI CON U.F.O.


www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf


Sono andato a ricercare altri "strani" casi attinenti...


Il Cap. Jorge Araujo ed il secondo pilota Edgard Soares, erano due esperti piloti civili.
I due piloti, alle ore 21.00 del 14 Agosto 1957, si trovavano a condurre un DC-3 "Dakota", da trasporto merci, della Compagnia Aerea brasiliana "Varig", lungo la rotta che va da Porto Alegre a Rio de Janeiro.

Jorge Araujo. " Ci trovavamo a 2500 m. di quota, ad una velocità di crociera di 280 Km/h. Era tutto "ok", allorché, uscendo da un banco di nubi, notammo uno STRANO OGGETTO..."
Edgard Soares : " Era molto lucente e si trovava sulla nostra sinistra, sotto di noi verso coda".
Jorge Araujo: " In pochi secondi l'Oggetto, con un'incredibile accelerazione, ci superò e ci distanziò con estrema facilità; quindi si fermò a qualche chilometro davanti a noi, come se volesse attenderci...Ma improvvisamente si lanciò "contro" il nostro aereo..."
Edgard Soares:" Era a forma di disco, munito di una bassa cupola sfolgorante, situata nella parte superiore... Potete interpellare anche gli altri tre uomini dell'equipaggio che erano con noi sul DC-3. Vi confermeranno questa descrizione!"
Jorge Araujo:"All'avvicinarsi del Disco Volante, dopo averci sfiorato, si tuffò tra le nuvole scomparendo dalla vista, ed allora tutti i meccanismi di bordo tornarono a funzionare normalmente e spontaneamente".


Ma non sempre le cose sono andate in modo così favorevole: a volte è stata sfiorata la tragedia, e a volte è accaduta...
Erano le ore 00.10 del 19 Ottobre 1953. Il DC-6 dell'"American Airlines" viaggiava a 4500 m. di quota, lungo la rotta Filadelfia-Washington. Lo pilotava il Cap. J. L. Kidd; il quadrimotore era gremito di passeggeri. D'un tratto un Oggetto scuro, privo di qualsiasi luce, sfrecciava tra una nube e l'altra e piomba dritto sul DC-6...
Kidd riuscì a scorgerlo per caso, soltanto all'ultimo momento. Così ebbe appena il tempo di spingere il volantino tutto in avanti e gettarsi in picchiataper un tratto di 1000 m., rischiando un "looping" mortale. Riuscì a raddrizzare il quadrimotore prima che avvenisse una catastrofe. L'Oggetto era ormai lontano...
Il 1° Apriledel 1959, ( lasciamo perdere i nostri giorni...), le ultime parole del pilota di un C119,trasporto militare,con quattro uomini d'equipaggio, decollato dall'Aeroporto Militare statunitense di Tacoma, furono:"...Abbiamo urtato contro un Oggetto Sconosciuto...Ci ha investiti...Precipitiamo...!"
La notte del 22 Luglio 1956, un bimotore militare degli Stati Uniti, un Convair, pilotato dall'asso americano Magg. Mervin Stevens, fu costretto ad un atterraggio di fortuna...
Queste furono le sue parole:" Ho preso terra all'Aeroporto di Bakerfields perché sono stato investito improvvisamente e con grande violenza da un Disco Volante. Mi ha urtato dopo essermi giunto addosso completamente inatteso... Il bimotore ha sbandato verso destra e si è avvitato in caduta libera...Soltanto dopo una discesa di 3000m.. sono riuscito a riprendere fortunatamente il controllo! Ma l'aereo non rispondeva più bene ai comandi. Ci accorgemmo che la sezione di coda era stata...tranciata dalla collisione, e mi ritengo fortunato di essermela scampata...!"


" Quì parla il Com/te Yosciaky Inada. Abbiamo lasciato da pochi minuti la località di Himeji... Un Oggetto Volante di origine sconosciuta ci ha affiancato...! Emana una luce vivissima...Ora passa al di sotto del nostro aereo! Riappare dall'altra parte! Ci tallona a fianco a non più di 100 m.. Tutti gli strumenti sembrano impazziti, la radiobussola e l'orizzonte artificiale continuano a girare...Non lo controllo...!"
Poi la radio tacque. Soltanto quando il bimotore si trovò a passare sull'Isola di Scikoku, la radio tornò a farsi sentire: " Qui parla il Com/te Yosciaky Inada, siamo prossimi a Matsuyama, il Disco Volante ci ha abbandonato proprio ora! La radio e le attrezzature di bordo hanno ripreso a funzionare regolarmente..."

Basta così; in altri casi di questo genere, nessuno si è salvato.
Poiché non possiamo credere, perché la logica stessa ce lo vieta, che Oggetti Volanti simili, straordinariamente progrediti, non abbiano a bordo congegni di guida automatica o di scoperta, dobbiamo evincere che episodi del genere siano realmente degli infortuni provocati da guasti improvvisi a taluni impianti vitali di bordo di queste Macchine.
Malgrado la perfezione tecnica, anche queste Astronavi sembra vadano soggette a banali avarie, purtroppo, con il pericolo di creare situazioni incresciose per tutti...
[Modificato da ufologo 555 28/09/2008 16:11]
29/09/2008 20:28

TOP SECRET

Insieme a vari piloti, sono andato a ricercare avvistamenti da loro effettuati ( qui, in Aeroporto ),quando ero in servizio, ma non ve n'era più traccia della copia!
Praticamente non esistono copie, va tutto allo S.M.A. quindi allo S.H.A.P.E., a Brusselles, quindi in America, e la priorità e la "o", seconda solo all'eventuale dichiarazione di guerra!
A proposito: proprio ieri mattina ho incontrato un pilota ( allora Ten. ), oggi ex Ten. Col., ma in congedo ( pilota aerei di linea ), che nonostante fosse a conoscenza degli avvistamenti dei suoi colleghi ( compreso ilCom/te della base ), non ritiene tali avvistamenti reali!
Cioè, la solita frase collaudata: "...chissà cosa hanno visto..."
Praticamente, a tutti i livelli, chi non vuol credere o non ha avuto un'esperienza diretta...
Poi, sono quelli che quando accade loro qualcosa, tornano giù con la .... nelle braghe, come una volta è avvenuto!
Anche un mio collega , se l'è quasi fatta addosso, dopo l'avvistamento notturno di un UFO triangolare, grande ( stando a lui ) come un campo di calcio!
Fu durante una notte, nella Base dove allora prestavamo servizio, ad alta quota ( 1890 m. ), nei pressi di Asiago, facevamo servizio ai radars
di sorveglianza, lui uscì per fumarsi una sigaretta, mentre noi riposavamo ( a turno ), gli si presento quest'affare nerissimo, senza luci che copriva le stelle mentre avanzava lentamente sul cucuzzolo della montagna, dove eravamo noi. Disse che gli venne d'istinto accucciarsi dietro un bidone vuoto di nafta che era nelle vicinanze ( i nostri alloggi erano a circa 200 m.), mentre lui era vicino alle antenne radars. Fece quel gesto perché , mi disse, lo sorvolò talmente basso che fu portato a nascondersi istintivamente...
Anche lui, amici da trent'anni, me lo disse dopo tre anni....
Tutto nella "norma", quindi....
Neanche a lui, sfortunatamente, cadde alcun tipo di "bullone" sopra la testa!
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29/09/2008 23:14


All'analisi spettrografica, eseguita con uno spettrografo Hilger, risultò che il campione esaminato era costituito da MAGNESIO allo stato di ASSOLUTA PUREZZA!
Per maggior sicurezza si ripeté l'esame con la diffrazione a Raggi-X, compiuta dal dott. Elisario Fillo, uno dei più illustri pionieri nel mondo della cristallografia.
Ed anche questa volta il risultato fu lo stesso.



Il magnesio è adoperato nell'industria aerospaziale e missilistica per le sue proprietà fra cui legare benissmo con l'alluminio. Si possono ottenere una serie di leghe metalliche molto resistenti e leggere.
[Modificato da Alfredo_Benni 29/09/2008 23:16]
Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
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Mai litigare con uno stupido. Un passante potrebbe non capire la differenza tra te e lui.

www.cun-veneto.it - http://cunnetwork.freeforumzone.leonardo.it/
"Procediamo a zig zag verso un futuro luminoso (Mao Tsetung)"
30/09/2008 13:21

Grazie per la delucidazione, Alfredo Benni; le informazioni non sono mai a sufficenza...
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30/09/2008 14:38

Re:
ufologo 555, 29/09/2008 20.28:

TOP SECRET

Insieme a vari piloti, sono andato a ricercare avvistamenti da loro effettuati ( qui, in Aeroporto ),quando ero in servizio, ma non ve n'era più traccia della copia!
Praticamente non esistono copie, va tutto allo S.M.A. quindi allo S.H.A.P.E., a Brusselles, quindi in America, e la priorità e la "o", seconda solo all'eventuale dichiarazione di guerra!
A proposito: proprio ieri mattina ho incontrato un pilota ( allora Ten. ), oggi ex Ten. Col., ma in congedo ( pilota aerei di linea ), che nonostante fosse a conoscenza degli avvistamenti dei suoi colleghi ( compreso ilCom/te della base ), non ritiene tali avvistamenti reali!
Cioè, la solita frase collaudata: "...chissà cosa hanno visto..."
Praticamente, a tutti i livelli, chi non vuol credere o non ha avuto un'esperienza diretta...
Poi, sono quelli che quando accade loro qualcosa, tornano giù con la .... nelle braghe, come una volta è avvenuto!
Anche un mio collega , se l'è quasi fatta addosso, dopo l'avvistamento notturno di un UFO triangolare, grande ( stando a lui ) come un campo di calcio!
Fu durante una notte, nella Base dove allora prestavamo servizio, ad alta quota ( 1890 m. ), nei pressi di Asiago, facevamo servizio ai radars
di sorveglianza, lui uscì per fumarsi una sigaretta, mentre noi riposavamo ( a turno ), gli si presento quest'affare nerissimo, senza luci che copriva le stelle mentre avanzava lentamente sul cucuzzolo della montagna, dove eravamo noi. Disse che gli venne d'istinto accucciarsi dietro un bidone vuoto di nafta che era nelle vicinanze ( i nostri alloggi erano a circa 200 m.), mentre lui era vicino alle antenne radars. Fece quel gesto perché , mi disse, lo sorvolò talmente basso che fu portato a nascondersi istintivamente...
Anche lui, amici da trent'anni, me lo disse dopo tre anni....
Tutto nella "norma", quindi....
Neanche a lui, sfortunatamente, cadde alcun tipo di "bullone" sopra la testa!




i tuoi post sono sempre più intriganti: mi permetto di suggerirti, perchè non compili un catalogo di segnalazioni di tuoi colleghi e commilitoni A.M. ? questo perchè se le segnalazioni sono state debitamente sbiancettate dai report ufficiali, non se ne saprà mai nulla, quindi come se non fossero mai avvenuti!
che ne pensi 555?
30/09/2008 18:44

Ciao, zomas65; sarebbe abbastanza inutile che compili un elenco di quello che i piloti hanno visto perché tanto non otterrei l'autorizzazione a pubblicarli... A meno di casi eclatanti, poi, sono più o meno quelli che si possono leggere all'estero; salvo qualche caso, come il Gen. marcelletti che ne parla lui stesso (e qualche altro caso isolato) non se ne vedono.
Guarda, te ne posto uno (non ricordo di averlo già inserito), è un caso di un mio collega (non pilota):


INCONTRO RAVVICINATO DEL " III -TIPO..."

Cercherò di fare un sunto di questo avvistamento sul quale ho investigato ( tra l'altro pubblicato su UFO Notiziario N°68 ), usando soltanto le iniziali del mio collega: M/llo G.I.: la zona in cui avvenne fu quella della provincia di La Spezia, località Casoni; nel 1979 in pieno "flap" italiano... (Ma lui non era al corrente di nulla)
Da appassionato cacciatore stava andando con il suo cane a fare una battuta nei boschi, in collina ( zona Casoni ) verso l'alba, quando fu attratto da un improvviso bagliore proveniente dal cielo, appena illuminato dal primo chiarore dell'alba, venire verso di lui a velocità vertiginosa nel bosco sottostante, a pochi metri dal posto in cui si trovava, arrestandosi improvvisamente nel più assoluto silenzio! Gli venne subito in mente che poteva trattarsi di un aereo in fiamme che precipitava.... Ma tra il bagliore fuori del comune, la rapidità della “caduta” ed il silenzio assoluto dello svolgersi dell'azione, il suo cervello andava scartando a mano, a mano, in frazioni di secondo, tutte le possibili ipotesi che andava formulando per dare una spiegazione il più possibile razionale, per giustificare il tremolio che era subentrato alle sue gambe: il cervello cercava giustificazioni, mentre il corpo reagiva all'accaduto... Così si ritrovò senza...spiegazioni, per far posto invece a QUALCOSA di cui aveva sempre dubitato...
Rimase perciò come paralizzato per quell'evento straordinario ed inaspettato ma volle dare comunque un'occhiata la sotto, tra le foglie!
Cosa stava succedendo quella mattina? A circa 200 m. dalla sua posizione, forse anche meno, mi disse, i suoi occhi furono stravolti da uno spettacolo stupefacente : UNA GRANDE LUCE BIANCA dall'apparente dimensione di circa 10 m. di diametro sospesa a pochi cm. di altezza dal fogliame sotto stante che, puntualizzò, non illuminava la zona circostante come ci si aspetterebbe da una sorgente luminosa del genere! Qualcosa però poteva scorgere all'interno di quell'alone di luce.
Era una massa più scura di forma elissoidale; rimanendo ben nascosto tra la vegetazione e gli alberi, il testimone cominciava a ragionare, per quello che gli riusciva, sempre più in fretta... La prima cosa che però gli venne in mente fu quella di scaricare il suo fucile da caccia! Mi disse “per evitare eventuali equivoci di ostilità “ nel caso fosse stato rilevato visto cosa si presentava davanti i suoi increduli occhi... Anche il suo cane, istintivamente, gli si accucciò a fianco senza emettere nessun verso... Era un Sott/le dell'Aeronautica Militare, e ben sapeva cosa normalmente volava in cielo!
Vista l'ora del mattino, la solitudine del posto, la PRESENZA davanti a lui di qualcosa di insolito, possiamo immaginare, come poi disse, quante cose gli frullavano per la testa.
Mentre cercava di abituarsi all'evento, all'improvviso vide aprirsi come una porta dalla massa più scura di “quell'affare”, come lo chiamò lui; quindi sporse verso terra una specie di piano inclinato che andava a sfiorare la terra. Poco dopo vide apparire sull'uscio dell'Oggetto due figure alte all'incirca come uno di noi ( come disse, perché aveva già escluso trattarsi di umani! ), ma indossavano una specie di tuta di volo con due caschi rotondeggianti sul capo.
Quindi si posizionarono uno di fronte all'altro, sull'entrata, e subito dopo vide uscire una terza figura
in tutto simile a noi, vestita normalmente, con calzoni e giubbetto ( o una giacca, non vide troppo bene ) di colore scuro. Scese quasi subito da quello scivolo, o piano inclinato, passando tra gli altri due che al suo passaggio salutarono con un cenno del capo, “ma con una certa deferenza”, insistette a dirmi il testimone ; Quindi s'incamminò verso la piccola radura che aveva davanti, nel bosco, mentre gli altri due tornarono all'interno di ciò che assomigliava ad un boccaporto...
Dopo alcuni istanti il globo di luce s'innalzò lentamente per rimanere sospeso un attimo intorno ai 30 m. di altezza, quindi, senza emettere alcun rumore, sfrecciò via ,verso l'alto, più o meno dalla direzione da cui era provenuto...
Allora, il Sottufficiale, richiuse la bocca, rimasta aperta per lo stupore, e riprendendo coraggio e mosso dalla curiosità sopravvenuta, si mosse, quasi correndo, con il suo cane, nella direzione in cui si era incamminata quella “persona”per cercare di farsi raccontare qualcosa perlomeno...
Non era tanto distante da lui. Ma per quanto girasse tutt'intorno, quella mattina ( dimenticandosi naturalmente della caccia ), non riuscì a trovare nessuno; scomparso! “Impossibile” continuava a ripetermi... fissando lo sguardo davanti a lui, come a cercare ancora una spiegazione!
Questa scena mi fece venire subito in mente che il mio collega avesse assistito ad una scena
non di rilascio di uno di noi, dopo un rapimento alieno, come ne succedono in svariate parti del mondo, ma ad un'infiltrazione di uno di LORO in mezzo a noi....! Proprio per quello strano saluto ossequioso che fecero gli altri due... E' un particolare che colpì molto il testimone, da come continuava a ripetermelo.
Quindi un “man in black” ? Beh, cosa ne pensate voi?
Questa testimonianza me l'ha data tre anni fa... E non volle narrarla nemmeno al mio collega Ufologo, referente del CUN per La Spezia; si è fidato solo di me. Capita proprio così con molti testimoni! Poi, meno credevano a queste cose, più grande è il loro shock!
Il nostro testimone è stato protagonista di altri avvistamenti nei cieli di La Spezia, come ne avvengono frequentemente in quella zona, ma a livello di luci in cielo, nella notte.
Da notare che il 1978 fu un anno di avvistamenti in tutta la Penisola, in special modo nell'Adriatico.
Lui, la sua avventura la chiama “il sogno”, perché non si da pace; gli appare eccessivo quello che gli è capitato, e cerca di rimuoverlo, ma proprio non può...
La mia inchiesta durò circa un mese.

PRECISAZIONI RIGUARDO L'INCONTRO DEL III TIPO....

Si può comprendere benissimo la reticenza del testimone che dice la verità, poiché non lo racconta a nessuno; quindi non vedo cosa ci guadagni... Inutile aggiungere che nemmeno sua moglie sa dell'avvistamento! L'ho messo sotto torchio a lungo, con tanti altri particolari ( che ormai conosco solo io, rispetto a lui,riguardanti la casistica mondiale di cui lui non ne è affatto al corrente ) e non si è mai contraddetto. Come ad esempio una coppia di sessantenni che durante il loro rientro a casa, qui nella zona dove abito, verso le 23.00, tornavano a casa sentirono come uno strano sibilo/ronzio proveniente dall'esterno della loro autovettura, guardarono fuori ma non riuscirono a scorgere nulla. Ma lo sentivano provenire proprio sulla verticale del loro mezzo. Beh, un istante dopo, mentre viaggiavano intorno gli 80 Km. orari, furono scandagliati da un raggio blue che attraversò lo spessore della capote illuminando l'interno; ma questo è niente! Il raggio, sventagliando l'interno, passò alternativamente sulle loro gambe rendendo visibili le rispettive ossa... Uno che non sa niente, come può inventarsi cose del genere? Questo è il bello di chi ascolta i resoconti! Perché i riferimenti sono sempre gli stessi, più o meno, mentre chi li narra ( e se poi è successo da poco )è ancora stravolto!
Naturalmente i due coniugi si fermarono al primo bar per risollevarsi; ma il più bello è che non riusciva, il marito, a capire verso quale direzione andare per seguitare ad andare a casa, ed ha dovuto chiederlo alla gente presente nel bar; e lui abita a 25 Km. da lì....
Il fatto del raggio blue che trapassa ogni cosa, è succsesso altre volte altre volte, ma voi, ad esempio ne eravate al corrente?
Per me, queste, sono argomentazioni valide, perché bisogna guardare in faccia il testimone, mentre si trascrive il tutto, e vedere anche la "pelle d'oca" di chi narra queste vicende...
Ed il silenzio che accomuna quasi tutti i testimoni, come una sorta di "pudore", questa è una cosa curiosa; ma siccome è capitato anche a me...
01/10/2008 19:56

Le "Plejadi", sempre in mezzo...
Naturalmente non può essere considerata come una qualche sorta di prova, però, nel mosaico...
Del resto le cose principali della storia dell'uomo sono state tutte tramandate a voce all'inizio; poi, possono anche essere giunte come miti o leggende... però...
Comunque questo è un fatto che conoscevo da anni, e chissà...

MONGOLIA,1920. Il protagnista fu un certo John Spencer, si dice fosse un trafficante di armi e stupefacenti (certo non uno che pensava alle stelle), e nei ritagli di tempo batteva moneta per proprio conto.
Ad ogni modo non si sarebbe sentito più parlare di lui, se non avesse avuto la fortuna di svenire lungo un sentiero battuto dai monaci buddisti, che lo soccorsero misericordiosamente, lo portarono nella lamaseria dei Tuerin, lo curarono e lo rifocillarono.
Il caso volle che fosse ospite del monastero, in quel periodo, un bianco di tutt'altra statura morale: il viaggiatore americano William Thompson, un onesto commerciante affascinato dal mondo lamaista da qualche mese ospite del convento.
Thompson dovette "dipingere" con una preciptazione ed un entusiasmo alquanto eccessivi le meraviglie ed i tesori di Tuerin, se Spencer si diede a gironzolare nei dintorni, improvvisamente pervaso da enorme interesse per le meraviglie descritte dal suo connazionale.
Un mattino l'avventuriero scoprì nei pressi della lamaseria una modesta scaletta di pietra dai gradini consumati dal tempo.
Spinta una stretta porta di metallo, che si aprì senza difficoltà, si trovò in unaa stanza la cui pianta aveva la forma di un poligono, non si sa bene se a 12, 13 o più lati.
Sulle varie pareti, Spencer, scorse strani disegni che gli risultarono incomprensibili. Dopo averli esaminati e riesaminati, gli parve di riconoscerne uno : rappresentava la Costellazione del Toro, che gli era famigliare per il semplice motivo che egli era nato "sotto" quel segno.
Senza alcun particolare interese, o per accertarsi effettivamente del segno, l'uomo seguì con l'indice il tracciato e, giunto all'estremità di una linea, dove un'incisione rappresentava le Pleiadi (Spencer non sapeva neppure che esistessero; il punto venne identificato in seguito da William Thompson), vide, sbalordito, aprirsi la parete, dolcemente, senza rumore; al di là c'era buio...
Spenceresitò qualche istante, poi la curosità lo vinse. Avanzò a tentoni nele tenebre; stava per rinunciare all'esplorazionequando scorse, lontano, una luminescenza verde...
Non riuscì però a scoprire l'origine di quella strana luce, gli sembrò che "piovesse" dagli spigoli del soffitto. Ritenne superfluo approfondire la faccenda; gli bastò sapere che stava percorrendo una galeria stretta e solida.
Il tunnel aveva parecchie diramazioni, e Spencer decise in ogni caso la destra: per lui una irezione valeva l'altra, e non voleva correre il rischio di smarrirsi.
Ignorava naturalmente che quella era proprio la via indicata dalla raffigurazione delle Pleiadi, poste in alto a destra sulla parete che gli si era spalancata davanti!
L'avventuriero giunse alla fine della strada, in una sala dove la luce verde splendeva più forte e più cruda. Lungo una parete erano allineate parecchie casse rettangolari (da 25 a 30, riferirà in seguito), che parevano sospese a circa mezzo metro dal pavimento... Spencer trascurò il fenomeno, forse attratto dal contetenuto delle casse...
Vide subito che si trattava di... bare; ma la cosa anziché impressionarlo, lo spinse a congratularsi con se stesso, pensando ai tesori che potevano essere sepolti con i poveri estinti!

Fu con soddifazione chesi accorse che i coperchi si potevano sollevare e con estrema facilità; così si diede a passare in rassegna i sarcofagi. Nei primi tre scoprì le salme di monaci, vestiti come quelli che lo avevano ospitato; nella quarta una donna dagli abiti maschili, tagliati almeno cinquant'anni prima; nella quinta un indiano indossante un mantello di seta rossa; nella sesta un uomo dal costume che egli giudicò risalente a l1700.
Il nostro amico cominciò a rendersi conto di due cose:
che i cadaveri erano in perfetto stato di conservazione e che appartenevano ad epoche diverse, più lontano a mano a mano che si avvicinava alla parete di fondo della sala. Nella terz'ultima cassa vi riposava un uomo avvolto in un lenzuolo bianco; nella penultima una donna di cui l'avventuriero non seppe stabilire l'origine.
Dei monili sognati, non c'era la minima traccia. Spencer, irritato, solevò l'ultimo coperchio e rimase impietrito dallo stupore: nella bara giaceva un ESSERE vestito con una specie di maglia d'argento, che in luogo della testa aveva una palla, pure d'argento, con due buchi circolari al posto degli occhi ed una cosa ovale, un rilievo, piena di piccoli fori, al posto del naso. E non aveva bocca!
Vincendo la sorpresa, Spencer, cercò di toccare quel corpo, ma cambiò subito idea: i grossi, tondi occhi del morto si spalancarono, sprigionando un raccapricciante bagliore verde...!
L'avventuriero lasciò ricadere il coperchio e si precipitò , urlando, da dove era venuto. Ma quando tornò all'aperto ebbe un altro shock: sulla valle era calata la notte!
"Debbo aver camminato per due o tre ore in tutto, non di più" dichiarerà in seguito. "Non è possibile che abbia perso la nozione del tempofino a tal punto, là dentro!"
Rientrato al monastero, sconvolto, John Spencer raccontò la sua avventura a Thompson. Quest'ultimo non mostrò grande sorpresa, si limitò a rimproverarlo e che avrebbe riferito l'intera storia ai monaci.
L'indomani, l'avventuriero venne chiamato dai monaci, quindi fu accompagnato da un Lama che lo accolse sorridendo, trattandolo con una benevolenza a cui Spencer non osava credere. "Mio povero amico - gli disse - "la febbre le ha giocato un gran brutto scherzo! Perché non ha atteso nemmeno di essere guarito, per visitare i nostri santi luoghi?"
La cordialità del monaco incoraggiò Spencer a chiedere spiegazioni, ma il Lama rispose che non vi erano né labirinti, né cadaveri, laggiù; anzi, gli disse di seguirlo per tornare insieme a lui in quel posto.
Insieme scesero nella bizzarra stanza, il prete sfiorò con le dita una parete che si aprì su una galleria; i due camminarono per non più di dieci minuti e giunsero ad una saletta occupata da una mensola simile ad una latare.
Sulla mansola erano allineate molte piccole bare, lunghe non più di 12/13 cm. Il Lama le scoprì delicatamente una per una: contenevano figurine perfette, raffigranti le creature rinvenute da Spencer.
"Ecco quello che ha visto in realtà" sorrise il monaco. "Sì, delle immagini di persone che hanno arricchito la terra con la loro grande sapienza, ed alle quali noi rendiamo onore. E' stata la febbre, amico mio, a farle credere di trovarsi davanti a dei veri sarcofagi.
Spencer non osò replicare, avendo visto poi che erano premuniti di una prova forse fatta ad arte... Però non poté trattenersi dal domandare chi fosse il personaggio dalla testa rotonda, il primo della fila. "Un grande Maestro venuto DALLE STELLE..." rispose il Lama, ed indicò alcune linee tracciate sulla parete, contro cui era posto l'altare: ancora una volta si trattava della Costellazione del Toro, ancora una volta lo sguardo dell'avventuriero era indirizzato alle PLEIADI.
Quando Spencer rivide Thompson, dichiarò di non nutrire alcun dubbio sulla realtà della sua avventura; "può darsi benissimo che io abbia avuto qualche linea di febbre - osservò - ma escludo nel modo più assoluto d'aver sognato o d'essere stato in preda al delirio... Ho persino il tacco d'una scarpa là dentro, mi sono graffiato le mani almeno una decina di volte nel primo tratto, tastando le pietre per cercare di scoprire la presenza di eventuali trabocchetti! Ho sfiorato la stoffa degli abiti di cui erano rivestite quelle salme, ho notato le loro vene in risalto, le loro rughe... E poi la lastra aperta da me accidentalmente, era situata a sinistra della porta d'ingresso, quella aperta dal Lama stava invece di fronte, leggermente spostata a destra..
Il monaco ha tentato di convincermi mostrandomi una copia in miniatura di quanto avevo visto...!"
John Spencer partì dal monastero una settimana dopo, e di lui non si seppe più nulla...
William Thompson, però fece ritorno in America e narrò ad altri lo strano episodio (riportato anche dalla rivista "Adventure"), dicendosi persuaso che, le asserzioni dell'avventuriero corrispondevano a verità.
"Ho veduto io stesso, nei conventi mongoli, corpi conservati intatti da secoli, forse da millenni" aggiunse, " ed ho sentito parlare più volte di UOMINI D'ARGENTO giunti dalle stelle..."
01/10/2008 20:06

Non avendo riscontri di ...comunicazione
Non avendo riscontri di ...comunicazione
Decido di sospendermi... Ho imparato che da soli parlano solo... i matti.
05/10/2008 17:47

..Ma a volte è meglioparlare da soli..si riflette meglio.

Per non annoiarvi vi farò conoscere un caso... "curioso".

Il Monte "Olimpus", su Marte,e nel 1955 era ovviamente sconosciuto. E allora...? Provate a leggere, sicuramente è un fatto che lascia perplessi...


LA BAMBINA CHE "VOLO'" SU UN U.F.O.



Il fatto è successo ad Adelaide ed è stato pubblicato dalla Società australiana di ricerche sugli UFO,

bollettino” Australian Saucers Record”, vol. I, N°4, 1955.

Era stato richiesto lo psicologo a causa di un leggero disordine nervoso di una bambina.

Il trattamento consisteva nel mettere la bambina in trance profonda ipnotica , di breve durata, per dare suggerimenti di rilassamento e di distensione.

Quindi, il soggetto, non era consapevole dove si trovasse e cosa lo circondava, ma rispondeva soltanto alle domande dello psicologo che, per controllare le sue reazioni, le poneva delle domande.

Ad esempio le chiedeva: “dove sei Janet?” E lei rispondeva normalmente, “su una sedia” e via dicendo. Ma dopo altre domande di repertorio la bimba, di dieci anni, rispose inaspettatamente che si trovava a bordo di un Disco Volante!

L'ipnotizzatore sorpreso da quella risposta continuò per vedere cosa volesse dire... Ma ricevette delle risposte precise concernenti un viaggio all'interno di un U.F.O. Verso un altro pianeta.

La bambina descrisse l'atterraggio, le persone, una specie di città come se tutto ciò accadesse veramente e lei non facesse altro che descrivere quello che vedeva.

La società australiana, essendo stata informata del caso, aprì un'inchiesta, si assicurò della serietà dello psichiatra e, d'accordo con quest'ultimo, decise di ritentare l'esperimento con la registrazione della seduta. Ad un certo punto, gli inquirenti chiesero persino allo psicologo di lasciare la casa dove avveniva l'esperimento. Ma la sua assenza non ebbe alcuna conseguenza nella narrazione di Janet. Questa è la trascrizione completa della registrazione, ad eccezione del materiale senza interesse. Dapprima Janet fece unadescrizione del Disco, poi dei tre Occupanti, tre uomini con i capelli neri, che indossavano tute colorate.

Dott.: cosa fanno ora questi uomini?

Janet: si mettono sulle cuccette.

Dott.: perché?

Janet: vanno in gravità.

Dott: ora che fanno?

Janet:tirano una leva ( E qui, Janet, racconta che può vedere il Pianeta verso cui sono diretti su di una specie di “schermo”). Ha l'aspetto di una palla rossa e argento...

Dott. Puoi vedere ora la superficie?

Janet: sì.

Dott: che vedi?

Janet. Una montagna con un grande buco.

Dott. Vedi delle città?

Janet: no.

Dott: che fa ora il Disco?

Janet: entra nella grande montagna.

Dott. Entra attraverso il buco?

Janet: sì.

Dott: ora, cosa c'è in questa montagna?

Janet: una specie di grosso ascensore.

Dott: cos'altro c'è in questa grande montagna?

Janet: una città.

Dott: che specie di edifici?

Janet: in vetro.

Dott: puoi vedere attraverso il vetro?

Janet: no.

Le viene chiesto di andare in una di queste costruzioni. Janet descrive delle stanze, dei lunghissimi corridoi o passaggi. In fondo ad uno di questi si trovano degli uomini dai capelli neri, che indossano tute.

Dott: ti chiedo di andare nelle altre stanze. Che vedi ora?

Janet: un ascensore.

Dott: dove conduce?

Janet: dove ci sono gli operatori delle macchine.

Dott: ci sono dei quadri di comando lì? Ci sono dei bottoni o delle leve?

Janet: un mucchio di bottoni.

Dott: chi comanda questi bottoni?

Janet: degli uomini.

Dott: un uomo o degli uomini?

Janet: quattro uomini.

Dott: Janet, guardami. Dove sei ora?

Janet: sul ponte di comando.

Dott: che comandano quegli uomini?

Janet: le macchine.

Dott: che fanno quelle macchine?

Janet: fabbricano dei Dischi Volanti.

Dott: queste macchine fabbricano qualcos'altro?

Janet: i loro vestiti.

Interrogata sulla loro alimentazone, janet dice che “in alto”, nello stesso edificio, delle donne mangiano uva e bevono un liquido scuro che sembra vino.

Dott: che portano queste donne?

Janet: dei vestiti corti.

Dott: vorrei che tu andassi verso una di queste donne. Vorrei che tu le chiedessi di parlarmi.

Janet: vuole parlare?

Dott: vuoi dirmi quello che dice?

Janet: vuoi mangiare qualcosa?

Apparentemente questa gente è al corrente della presenza di Janet . Sono molto ospitali. I bambini, racconta Janet, sono a scuola con un'insegnante.

Dott: vedi la Terra di là?

Janet: su una specie di “schermo”.

Dott: puoi vedere il cielo?

Janet: no.

Dott: puoi andare fuori?

Janet: bisogna mettere una specie di casco sopra la testa.

Dott: puoi farlo, e uscire?

Janet: sì.

Dott: puoi vedere il Sole?

Janet: sì.

Dott: di che colore è?

Janet: lo stesso che dalla terra.

Dott: nonè più piccolo?

Janet: un poco.

Dott: ora è notte. Puoi vedere le stelle?

Janet: qualcuna.

Dott: puoi vedere la “Croce del Sud”?

Janet:sì.

Dott:puoi vedere la Luna?

Janet: una parte.

Dott: che forma ha?

Janet: una banana.

Dott: com'è grande?

Janet: più grande che dallaTerra.

Janet dice di vedere vegetazione, ma che c'è della neve per tera dove si trova. Domandandole di toccarla, essa annuncia con sorpresa che è calda.

Dott: puoi rientrare di nuovo?

Janet: sì.

Dott: come si rientra?

Janet: si schiaccia un bottone e si apre una porta. Si va in un ascensore e si scende e là c'è la città.

Dott: puoi dirmi se c'è aria fuori?

Janet: no.

Dott: puoi chiedere a qualcuno com'è l'aria?

Janet: com'è l'aria?...( Pausa ).. non si può respirare.

Dott: tu non puoi respirare, ma la gente sul Pianeta sì? Domanda a qualcuno.

Janet: potete respirare quest'aria? ( Pausa ) Sì

Dott: c'è vento fuori?

Janet: no.

Janet descrive il tipo di apparecchio televisivo che mostra un'immagine della Terra.

Poi le viene descritto Adamsky ed i suoi messaggi, chiedendole di farsi dire se fossero al corrente di tutto, ricevendo risposte positive... Era un uomo famoso che avvertiva la gente dei pericoli che si stavano correndo sulla terra. ( Tutte cose che la bambina, da sveglia , disse di non conoscere.

Vediamo l'ultima parte dell'ipnosi:

Dott: chiedigli se vuole parlarmi nella sua lingua, tramite te.

Janet: no.

Dott: chiedigli perché.

Janet: sarebbe troppo difficile.

Dott: c'è per caso qualcuno sulla Terra che ha già sentito questa lingua?

Janet: Adamsky.

Dott: cosa sono le tre sfere che si possono vedere sotto il Disco?

Janet: servono per l'atterraggio.

Dott: nient'altro?

Janet: no.

Dott: ci sono dei Dischi Volanti in questo momento sopra l'Australia?

Janet: sì.

L'esperimento ebbe luogo il 9 febbraio 1955 e, l'indomani i giornali australiani riferirono di avvistamenti nel cielo di Melbourne.

Janet è una scolara normale, di intelligenza media, forse leggermente superiore, non interessata ai viaggi spaziali come del resto la maggior parte delle sue coetanee.

I suoi interessi sono la musica ed il disegno piuttosto che la lettura.

Durante l'esperimento parlava con voce normale. I fatti sono riferiti senza alcun commento, se non quello che sono esatti ed autentici.


Fonte: Australian Saucers Record”, vol. I, N°4, 1955.
22/10/2008 20:04

23/10/2008 07:09

Re:
ufologo 555, 05/10/2008 17.47:

..Ma a volte è meglioparlare da soli..si riflette meglio.

Per non annoiarvi vi farò conoscere un caso... "curioso".

Il Monte "Olimpus", su Marte,e nel 1955 era ovviamente sconosciuto. E allora...? Provate a leggere, sicuramente è un fatto che lascia perplessi...

LA BAMBINA CHE "VOLO'" SU UN U.F.O.


La storia dell'ufologia mi interessa poco e perciò presto poca attenzione ai casi che riporti, ma l'apparente indifferenza degli altri utenti credo sia semplicemente dovuta all'assenza di input da parte tua. Laddove ti sei espresso personalmente le risposte ci sono state. È naturale ribattere a un'opinione, rispondere a un quesito, ma a un articolo come si può rispondere? Con una recensione?
Credo anche che sarebbe molto più utile suddividere gli argomenti in topic specifici: si eviterebbe la frammentazione e la dispersione delle informazioni per tutto il forum.

L'ultimo caso, per esempio, non sarebbe stato meglio pubblicarlo, con un titolo appropriato, nella sezione "Abduction"? Ad ogni modo, per non farti parlare da solo, ti dico la mia a proposito di quest'ultimo. La storia in sé è alquanto inconsistente, data anche la pochezza delle informazioni fornite, ma vista la tua introduzione, ti informo che, dovunque la bimba credesse di trovarsi, Marte non c'entra nulla.


23/10/2008 08:58

Re: Re:
sig.nessuno., 23/10/2008 7.09:


La storia dell'ufologia mi interessa poco e perciò presto poca attenzione ai casi che riporti, ma l'apparente indifferenza degli altri utenti credo sia semplicemente dovuta all'assenza di input da parte tua. Laddove ti sei espresso personalmente le risposte ci sono state. È naturale ribattere a un'opinione, rispondere a un quesito, ma a un articolo come si può rispondere? Con una recensione?
Credo anche che sarebbe molto più utile suddividere gli argomenti in topic specifici: si eviterebbe la frammentazione e la dispersione delle informazioni per tutto il forum.

L'ultimo caso, per esempio, non sarebbe stato meglio pubblicarlo, con un titolo appropriato, nella sezione "Abduction"? Ad ogni modo, per non farti parlare da solo, ti dico la mia a proposito di quest'ultimo. La storia in sé è alquanto inconsistente, data anche la pochezza delle informazioni fornite, ma vista la tua introduzione, ti informo che, dovunque la bimba credesse di trovarsi, Marte non c'entra nulla.

mi associo




23/10/2008 09:05

Re: Non avendo risposte...
ufologo 555, 22/10/2008 20.04:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7242221

www.ufologia.net/forum/topic.asp?TOPIC_ID=8943&whichpage=1




come ho gia detto sono d'accordo con sig. nessuno.
ho letto e leggo tutti i tuoi interventi che in realtà sono articoli
li ho trovati interessantissimi e non bisognosi di risposte
non serve.
utilissimi per chi vuole informarsi. continua.
comunque ci sono tante discussioni di attualità in cui inserirsi
ciao simonetta 49
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