Mia apologia di essere o mia refrattanza consuetudinaria di rispondere sperando in chi ode un opulenza di quale natura?
Giammai sono chi credete che io sia...
D'altronde se io fossi chi sarei e Voi pensaste che io fossi chi dovrei essere molto probabilmente anche gli altri penserebbero che non sarei chi dicessi di essere, giusto?
Ora, per chi mi segue ancora...
Il momento del Sabbat è giunto.
La fatidica ora delle streghe....
Il momento in cui tanti seri ufologi capiranno che certi gruppi vanno educatamente ostracizzati.
I baciamenti di mano e di bandane sono finiti. Conclusi. Come i posti a tavola che diminuiscono come diminuisce anche l'organo maschile con l'età... (cosa ingiusta ma vera... e pensate che il bandanato partiva già in svantaggio...)
Chiedete a madama Barbara se io sono quello che pensate che io sia e Vi dirà invece che sono invece altra persona. Io stesso alle volte non penso di essere quello che sono.....
Per Barbaretta: io fui a te noto come incredi.
"Gridano dalle mura
le anime in piena notte
disperse nel vuoto deserto
che scava nelle paure dei morti
una morte punta da migliaia di lance
che fermano le ore
che fermano il silenzio
che fermano il pensiero
dove la luce e' smorta
e consuma
e paralizza
i cervelli,
materie senza emisferi
e con memoria
di squartati eventi
e di gente dai passi lenti"