Al via il congresso sul Sacro, esoterismo e gli anacronismi archeologici del passato

COMUNICATO STAMPA – PRESS RELEASE

SAN MARINO: VACILLANO LE CERTEZZE ACCADEMICHE SUL NOSTRO PASSATO

Come sempre sotto l’egida del Governo del Titano e in particolare delle Segreterie di Stato al Turismo e al Territorio, oggi si apre a San Marino sul tema “Contraddizioini accademiche e nuovi approcci al passato” l’annuale Simposio Mondiale sulle Origini perdute della Civiltà e gli Anacronismi Storico-Archeologici giunto alla 17ma edizione con il coordinamento dello scrittore e giornalista aerospaziale Roberto Pinotti.
Ormai recenti scoperte fanno vacillare le certezze archeologiche e storiche degli accademici conservatori circa il nostro passato. L’individuazione di nuovi siti archeologici in Turchia (Gobekli Tepe), Israele (Gerico) e India (Golfo di Cambay) costringe la scienza a retrodatare irrimediabilmente la comparsa della civiltà al nono o decimo millennio a.C., mentre tracce di deiezione pluviale sul corpo della Sfinge di Giza fanno risalire quest’ultimo allo stesso periodo, portando a concludere che esso (una immagine la cui originale testa leonina sarebbe poi stata rimodellata, scolpendola in sembianze umane, dagli antichi Egizi) sia stato realizzato da una civiltà sconosciuta e dimendicata.
Non solo. Le tradizioni su Atlantide, come a suo tempo la Guerra di Troia considerate dalla scienza ufficiale un semplice mito, stanno oggi sempre più prendendo corpo alla luce della constatazione di eventi catastrofici che avrebbero interessato la Terra all’incirca verso il 10 mila a.C. a livello planetario, con allagamenti di intere zone continentali, mutamenti climatici repentini e distruzioni diffuse ed estese, imputabili con ogni probabilità ad un impatto cometario.
Si sta dunque consolidando l’idea che il catastrofismo (dalla probabile cometa che avrebbe portato alla sommersione di una avanzata “civiltà madre” atlantidea descritta da Platone nel Timeo e nel Crizia al piccolo asteroide che 65 milioni di anni fa impattò nello Yucatan portando alla repentina estinzione in massa dei dinosauri) abbia scandito lo sviluppo dell’evoluzione sulla Terra, e che il quadro finora configurato dalla scienza circa il nostro passato sia notevolmente errato e incompleto.
Di più. Tutta una serie di reperti anacronistici danno così pure sempre più corpo all’idea che la Terra possa essere stata periodicamente visitata da esseri extraterrestri poi divinizzati dai nostri antenati, all’origine di vari miti e culti dell’antichità.
In particolare gli apporti di docenti quali il matematico Emilio Spedicato dell’Università di Bergamo, di saggisti quali Massimo Barbetta, Michele Manher, Diego Baratono, Egidio Tullio e Manuel Paroletti, e di una ricercatrice ed esploratrice quale la giornalista Margherita De Tomas concordano tutti nel ridisegnare in modo radicale il passato remoto dell’umanità. Che appare ben diverso da quello che ci è stato presentato sui libri di scuola.