Gli scienziati che studiano i mutamenti climatici sono più prudenti di Wadhams, anche se condividono le sue preoccupazioni. Peter Gleick, che lavora al Pacific Institute di Oakland, in California, ritiene che si debba essere molto attenti, perché «le previsioni che si rivelano poi sbagliate gettano discredito su tutta la comunità scientifica». Secondo Gleick, lo scenario ipotizzato dal collega di Cambridge è realistico, ma non si realizzerà prima del 2030-2050.
E' lì, nello stesso articolo che TU hai citato.
Ma se ci credi perché non scommetti?
Sempre il solito bla bla bla di chi non ha argomenti per giustificare le sue cazzate.