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Il Colpo di Stato di Leo Zagami

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2014 17:50
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06/01/2014 15:44

Il golpe militare il 18 gennaio 2014
Chi segue Zagami sulla sua pagina Facebook saprà certamente che ha intenzione dal 10 gennaio di bruciare le sedi del PD e di Equitalia, per poi il giorno 18 marciare su Roma e dare il via al golpe militare, che lui stesso afferma guiderà personalmente. Doveva esserci il golpe già il 25 dicembre, ma è stato rimandando per ragioni non ben chiarite. Zagami afferma di avere il supporto anche del Papa. Per meglio comprendere che non sia tutta una colossale sciocchezza, invito a leggere un paio di articoli scritti dal giornalista Marco Gregoretti.

Leo Zagami non si arrende: incita al golpe parlando da un numero “coperto”. Per conto di chi lavora?

Stanno destabilizzando usando ogni occasione e vecchi sistemi? Il dubbio mi viene. Oggi si è rifatto sotto Leo Zagami, il personaggio che mi aveva telefonato dicendomi che stava organizzando un golpe che avrebbe lui stesso annunciato all’Italia intera da Piazza San Pietro, a Roma, il 25 dicembre scorso (vedere articoli in questa sezione del sito). Alle 20,28 di oggi, 29 dicembre 2013, ha fatto una telefonata a Gaetano Saya, operatore di intellignce, noto per la vicenda conosciuta come “indagine sulla polizia parallela” che lo porto’ nel 2005 agli arresti domiciliari, ma poi prosciolto per non aver commesso il fatto. Questo in sintesi il testo della telefonata. Leo Zagami: “Buongiorno, sono Leo Zagami, lavoro per conto dei servizi segreti di Putin e stiamo organizzando un colpo di Stato insieme ai Forconi e a Berlusconi. Lei vuole partecipare?” Gaetano Saya: “Mi scusi, ma lei da chi ha avuto il mio numero di telefono?” Leo Zagami: “Da Gilberto Di Benedetto (Fisoterapista, psicologo, insegnante di educazione fisica, organizzatore di dibattiti, pittore. In realtà molto vicino a una parte dei servizi segreti. Anche lui coinvolto nella vicenda della polizia parallela perché ritenuto dalla Digos di Genova uno degli ispiratori, senza, pero’, subirne conseguenze restrittive ndr). E’ lui che mi ha detto di chiamarla” Gaetano Saya: “Guardi, a me questo cose non interessano. Napolitano è il mio Presidente della Repubblica e Letta è il mio Presidente del Consiglio. Io lavoro per il mantenimento della Repubblica democratica” Leo Zagami”Ma io sono un generale” Gaetano Saya “Sono contento per lei” Leo Zagami: “Abbiamo già parlato con Forza Nuova e con Casa Pound. Lei è titolare unico del simbolo del Movimento sociale…”. “Senta, guardi, o capisce che non mi interessa e che io sono contro queste cose o glielo faccio capire… Non mi interessano Berlusconi, i Forconi, il generale Pappalardo (Generale dei carabinieri in congedo, battagliero capo del Cocer, il sindacato dell’Arma, ndr), Putin… E poi lei mi sta comunicando notizie di reato. Informo subito i Carabinieri. La saluto”. Dopo aver riagganciato, tra l’incredulo e l’alterato, Saya ha chiamato Di Benedetto: “Scusa, ma perché tu dai il mio numero in giro?” Gilberto Di Benedetto “Io?” Saya: “Si’, tu. Un certo Zagami mi ha telefonato dicendo di farlo a nome tuo… Mi ha parlato di colpi di Stato, di Berlusconi, di Putin. I colpi di Stato sono contro la legge. Io vado a informare i Carabinieri” Di Benedetto: “No, non ti preoccupare, non andare dai Carabinieri, metto tutto a posto io”. Insomma cari miei io sono sempre più’ convinto che tra annunci farlocchi o appositamente farlocchi, depistaggi, ventilati incontri con il Papa, qualche mano stia operando per destabilizzare facendo circolare notizie inquietanti, false, e, a volte, oscure. Perché? Mi chiedo, ma se è vero che Zagami agisce per conto di Di Benedetto, per conto di chi agisce Di Benedetto? E fin dove porta questa catena? Una prima risposta, davvero curiosa, arriverebbe proprio da una verifica fatta dallo stesso Saya. Da un accertamento risulterebbe,infatti, che il numero di cellulare 331… da cui lo ha chiamato Leo Zagami sarebbe intestato al Ministero degli Interni. In altri termini: un numero coperto in uso ai servizi segreti. Perché è in dotazione a Leo Zagami?

www.marcogregoretti.it/storie/leo-zagami-non-si-arrende-incita-al-golpe-parlando-da-un-numero-coperto-per-conto-di-chi...

Una strana telefonata: “Il 25 dicembre ci sarà il colpo di Stato” Provocazione?

Ho ricevuto una strana telefonata. Da Leo Zagami, “scrittore esoterico”, teorico del complotto mondiale e del Nuovo ordine, che si è autodefinito e autonominato “ideologo dei Forconi”. Si tratta di una persona che io ho già avuto occasione di incontrare a Roma, in una particolare “location” a due passi dall’Ambasciata americana. Il lungo racconto che mi ha fatto per telefono, come se volesse essere ascoltato da intercettatori fuori onda, è una specie di fiume in piena e contiene elementi credibili (come quello che lavora per gli apparati, per i servizi segreti) mescolati a totali assurdità da mitomane (usiamo tecnologie aliene, devo consegnare a Putin la valigetta con i codici di Snowden). Una tattica spesso usata dagli esperti in intossicazione e in depistaggi che le malelingue definiscono “provocatori”. Io tendo a dare credibilità a Zagami perché è assai evidente che si è costruito (o gli hanno costruito) un personaggio tendente all’inquietante e al paranormale che, a volte, puo’ essere utilizzato per delegittimare le cose che lui stesso dice. Per esempio: non è detto che associare il suo nome ai Forconi, sia produttivo per i Forconi. In effetti questi ultimi ne hanno parzialmente preso le distanze. Come spesso succede nell’intelligence non è escluso che il suo compito sia proprio quello di danneggiare l’immagine del movimento di protesta a cui dice di appartenere. Oppure no. Partendo dal suo annuncio: il 25 dicembre ci sarà il colpo di Stato. Il giorno in cui, stando a quanto lui mi ha detto per telefono, andrà con i Forconi dal Papa, ci sarà un colpo di Stato. Sarà di tipo informatico e (ed ecco un polpettina avvelenata) portato avanti con tecnologie aliene. Lei, Gregoretti, è un giornalista non asservito (si, pero’ neanche pirla) e quindi cercherà di raccontare i fatti veri, perché la stampa di regime e prezzolata non scrive nulla di quello che sta davvero succedendo (e questo è verissimo). Questa è la tecnica: dire una cosa vera e subito dopo un’altra che delegittima quella vera. Ho fatto una verifica: si’ lui il 25 dicembre sarà in piazza San Pietro e probabilmente i Forconi andranno dal Papa. Quasi quasi andro’ a vedere. “Venga, venga, sa io cambio continuamente numero, pero’ cerchero’ di comunicarle luogo e ora dove poterci incontrare…Lei va in profondità. Ma lo sa che cosa è successo il 18 a Roma, in piazza del Popolo? Sono stato seguito e accoltellato da due tizi. Forse erano dei servizi inglesi. Uno l’ho sgozzato. Io sono stato ferito. Poi sono stato accerchiato da quattro black block. Grandi eroi quelli della Digos: mi hanno salvato. Gli aggressori avevano scoperto che lavoro per i servizi di Putin. Quelli contro di me li ha mandati Renzi…”. La telefonata è andata ancora avanti con la conferma che ci sarà un golpe. E che questo golpe sarà appoggiato dal presidente russo ( e se dici Putin, dici?…..) e che sarebbe anche amico dei Forconi. Prima di decidere che siano delle semplici farneticazioni bisogna leggere tra le righe e capire se questa telefonata a “un giornalista libero e non prezzolato” sia un tassello di un mosaico disegnato proprio dagli apparati per tentare di arginare i Forconi o se, al contrario, sia il preannuncio di qualche cosa che comunque prima o poi dovrà accadere. O, anche, se sia il tentativo di usarmi o di servire a me una polpetta avvelenata da parte di quei signori che ogni tanto mi mandano un simpatico avvertimento. Decidete voi. Dopo aver sfrondato il lungo annuncio dalle scemate che contiene.

www.marcogregoretti.it/storie/una-strana-telefonata-il-25-dicembre-ci-sara-il-colpo-di-sato-provo...

Dopo la telefonata di ieri, 24 dicembre. L’autogolpista Leo Zagami: comico o depistatore?

Fossi in Danilo Calvani, leader dei Forconi, mi girerebbero le scatole. Dopo aver dato credito al “complottista interplanetario esoterico illuminato nuovoordinemondialista” (finto matto al servizio dei servizi) Leo Zagami (lo stesso che mi ha telefonato ieri, 24 dicembre, preannunciando il golpe Putin-marziani di oggi), Calvani, infatti, passa per un proto-golpista de no antri. Cioè le migliaia di persone che ha portato in piazza e che ha convinto, anche il giorno di Natale, a restare nei presidi per protestare contro la classe dirigente che ci governa, hanno corso il serio rischio di essere identificati come un gruppetto di buffi visionari, incapaci di portare a termine qualsiasi forma di contestazione. Così mentre i Forconi gridano “tutti a casa”, qualcuno fa loro il verso “tutti a ridere”. Chiaro che siano arrabbiati. Oggi, poi, in piazza San Pietro, chi l’ha visto Zagami? Doveva andare dal Papa e annunciare il golpe e poi partire alla volta di Mosca per consegnare una valigetta a Vladimir Putin carica, diceva ieri per telefono, dei codici di Edward Snowden, il principale protagonista del Datagate. In effetti un amico di Zagami racconta: “E’ vero, c’era a San Pietro, aveva una valigetta nera e dentro c’erano dei foglietti scritti in cirillico. Non so, Leo zoppicava, secondo me gli ha menato qualche forcone incazzato. Comunque eravamo in quattro o cinque li’ per ‘sto golpe. E’ venuto con me anche un mio amico regista che mi ha detto: aho’ ma ‘ndove mi hai portato, in mezzo ai matti? Alla fine abbiamo tirato fuori l’immagine della Madonna del debitore”. Zagami, il golpe, Putin, Snowden, la Madonna del debitore. Strano che il regista se ne sia voluto andare via anzitempo: aveva il materiale per girare un bel filmetto comico dell’assurdo. Anche se la gente che sfila con i Forconi non ha per nulla voglia di ridere e di scherzare: la fame di cui parlano non è fame di cultura e neanche di ironia. Ecco perché tutto cio’, telefonata di ieri compresa, mi sembra la classica operazioncina di delegittimazione. Come dire oscuriamo i Forconi e Calvani coprendoli di ridicolo. Una tattica rischiosa

www.marcogregoretti.it/senza-categoria/dopo-la-telefonata-di-ieri-24-dicembre-lautogolpista-leo-zagami-comico-o-depi...

La pantomima del colpo di Stato e i giullari di corte. Di Benedetto risponde

„A Zaga’ e fa sto colpo de Stato cosi’ a finimo de rompe…“. Non c’è dubbio le bislacche promesse di un colpo di Stato, fatte dal “saggista esoterico“, che si presenta come agente dei servizi segreti russi, Leo Zagami, stanno facendo fibrillare mille ambienti e mettono l’annunciatore cortese in una sizuazione assai diffcile. Si va infatti dal “mo’ o seccano (adesso l’ammazzano. Ndr)“ al piu’ insistente “ è da Tso (trattamento sanitario obbligarorio“. Se poi è vera la notizia pubblicata ieri sul mio sito secondo la quale Zagami “stalkerizzerebbe“ giornalisti, operatori di intellgence o persone che vorrebbero essere lasciate in pace, da un telefono cellulare intestato al Ministero degli Interni, beh ce ne sarebbe per farsi quattro risate circa il livello a cui siamo arrivati, o semplicemente per essere inquieti. “O anche per fare un film comico“ dice Gilberto Di Benedetto, tirato in ballo da Zagami durante una telefonata che ha provocato una immediata reazione da parte di Gaetano Saya (Vedere articolo su questo sito). “Chi le ha dato il mio numero di telefono?“ ha chiesto Saya “ Gilberto Di Benedetto. Chiamo a nome suo“ ha risposto Zagami. Siccome il tema poposto da Zagami era nientepopodimeno che l’organizzazione di un colpo di Stato, Saya lo ha un po’ mandato a quel paese promettendo di segnalare i propositi illegali ai carabinieri, mentre Di Benedetto si è trovato nella scomoda posizione di presunto manovratore del “golpista da Tso“ (non sono io che lo dico, tanto per essere chiari…). E siccome questo sito è giornalisticamente corretto e leale, la parola ora a Di Benedetto che si difende dicendo che lui con queste manovre di cui si palra non c’entra niente, e neanche con i servizi segreti e che se quel nunero da cui Zagami chiama è del Ministero degli Interni lui che ne sa. Soprattutto ci tiene a precisare il “vero e unico motivo“ per cui avrebbe dato a Zagami il numero di telefono cellulare di Saya. Ecco, testualmente, quel che dice Di Benedetto :_“Ho dato il telefono a Zagami perché interessato al simbolo del Movimento sociale. Quello che si sono detti con Saya non lo so. Gaetano Saya è una brava persona perseguitata da anni di storie inventate. Ha tutto il diritto di tutelarsi nelle opportune sedi. Gli ho detto di lasciar stare perché le affermazioni di Zagami “se vere“, sono pura follia destituite di serio fondamento. Non ho nulla a che fare con servizi segreti. Sono “fantasie“ messe in giro ad arte da non so chi. Oggi la rete consente di creare delle false verità, con molto poco“. Anche se a volte, diciamolo, c’azzecca… Di Benedetto ha poi voluto qui precisare anche il suo ruolo nella vicenda giudiziara del 2005, della Polizia parallela. “Sono stato assolto perché il fatto non sussiste da una storia degna di un manuale di psichiatria piuttosto che un’associazione eversiva. Ci sono gli elementi per citare l’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam. Penso che scrivero’ un libro da tutto questo da cui potrebbe partire un film comico stile i colonnelli di Tognazzi. Ci sarebbe da ridere. Eccome“. Per onor di cronaca e completezza di infomazione questa la replica di Gilberto Di Benedetto. E non aggiungo alcun commento, salvo la strana sensazione di “innaturalezza“ di fronte alla originale procedura di insultare se stesso. Definire “un film comico“ e una “storia degna di un manuale psichiatrico“, una vicenda che lo ha visto protagonista, equivale a dare a se stesso del matto che fa morire dalla risate. Secondo me è un modulo astuto e piu’ che legittimo. Altrimenti sarebbe come dare ragione all’allora ministro degli Interni Beppe Pisanu che defini’ gli uomini della cosiddetta Polizia parallela “dei patacarri“…

www.marcogregoretti.it/storie/la-pantomima-del-colpo-di-stato-e-i-giullari-di-corte-di-benedetto-r...

Mah..vedremo.

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07/01/2014 12:54

ma mi faccia il piacere....
[SM=g27987] golpe militare? in Italia!?? Il 18 gennaio? Ma quando mai....!??
non ci crede NESSUNO.....
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Sesso: Maschile
07/01/2014 13:57

Ho fatto sapere alla pagina dei coordinatori del 9 dicembre le farneticazioni di Zagami, molto pericolose dal fatto che lega le sue affermazioni a Calvani, al movimento 9 dicembre e anche ai Forconi. Per quanto mi riguarda, come ho anche scritto a chi deve sapere, che Zagami quasi sicuramente sta cercando di screditare agli occhi dell'opinione pubblica Calvani e Co. Zagami è quasi sicuramente pagato.
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09/01/2014 17:50




NOI SIAMO PRONTI PER IL 18 GENNAIO .'.

VIVA LA RIVOLUZIONE DEL 9 DICEMBRE!

VIVA LA LIBERTA'!

VIVA L'ITALIA E LA FEDERAZIONE RUSSA!

FIRMATO DOTT.GEN.LEO LYON ZAGAMI
(FSB EX KGB)



Bel fucile da softair [SM=g9693]
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