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Pubblicata la traduzione della lettera ummita D1378

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2013 18:56
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OFFLINE
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Età: 67
Sesso: Maschile
10/03/2013 20:36

Ovvero, gli Ummiti in una luce un po' diversa...
Ciao a tutti,

Ho appena pubblicato la traduzione della lettera ummita D1378.
Si tratta di una corposa missiva di 32 pagine risalente al 1988, che riesce di lettura non particolarmente ostica, forse per il fatto che, essendo stata scritta oltre trent’anni dopo il supposto arrivo dei supposti sulla Terra, questi hanno finalmente cominciato a padroneggiare l’uso della punteggiatura…

Questa lettera è probabilmente la più segreta di tutte le lettere ummite, e come tale a lungo è rimasta.
Si tratta di una lettera circolare; non è infatti destinata a qualche specifico destinatario ma al gruppo dei contattati spagnoli (uno dei vari gruppi di umani in varie nazioni nei quali i contattati erano riuniti) e la sua lettura è stata in origine condizionata da un’inconsueta serie di restrizioni (che per brevità non ho tradotto) e giuramenti al segreto a cui i destinatari erano tenuti.

Due sono i punti rilevanti: il primo è la descrizione del piano d’intervento che i supposti avrebbero messo a punto a partire dai primi anni ‘70 in caso di concreta minaccia d’estinzione della razza umana terrestre a causa di un conflitto nucleare, piano che consiste nella presa del potere a livello planetario e nella seguente completa riorganizzazione dell’intera civiltà umana da parte degli Ummiti.

Il secondo attiene alla strategia di contatto con i terrestri, e ne è la cronistoria dell’evoluzione nel corso del tempo. Tale descrizione è importante perché ai lettori di oggi chiarisce numerosi punti che fino a quel momento erano rimasti oscuri, mentre per i destinatari di allora chiarisce il loro importante ruolo nel caso in cui venga attivato il piano di cui sopra.

Per quanto riguarda il primo punto, ovvero “il Piano d’Intervento”, questo è destinato a essere messo in atto nel caso di rischio concreto e imminente di conflitto nucleare allo scopo di salvare l’umanità terrestre (e la relativa biosfera) dalla distruzione.

I supposti affermano che, per quanto non sia possibile quantificare al momento di scrivere (verosimilmente a cavallo fra 1987 e 1988) la possibilità concreta che un tal evento possa effettivamente verificarsi, le probabilità sono comunque tali da averli indotti a formulare fin dai primi anni ’70 un apposito piano d’azione.

Nelle sue linee principali, il piano prevede la presa di controllo delle maggiori potenze mondiali mediante inabilitazione intellettuale incruenta dei relativi leader e figure chiave delle rispettive catene di comando; a una prima fase in cui il potere sarebbe esclusivamente detenuto dagli Ummiti stessi (il cui contingente sulla Terra verrebbe appositamente rinforzato in effettivi e dotazioni tecniche), ne farebbe seguito una seconda dove il potere sarebbe gradualmente trasferito a strutture composte da terrestri appositamente scelti.

Dal punto di vista funzionale, il piano prevede prima di tutto l’unificazione delle varie giurisdizioni locali in un unico governo planetario, a cui farebbe immediatamente seguito una riorganizzazione radicale dell’ordine sociale terrestre nei campi dell’istruzione, della produzione industriale, della macroeconomia, delle telecomunicazioni e della religione; questa riorganizzazione sarebbe naturalmente implementata in un’ottica globale facente capo al nuovo governo unico del pianeta.
Stranamente, almeno a mio modo di vedere, non viene fatta menzione di azioni nel settore linguistico.

Per quanto concerne la scelta degli individui destinati alle varie posizioni di responsabilità, il piano prevede che, una volta conclusasi la prima fase di esclusivo potere ummita, i dirigenti di livello locale vengano eletti democraticamente dai cittadini, mentre quelli ai livelli più elevati continuino ad essere scelti dagli Ummiti stessi in base ai parametri fondamentali di statura morale e sviluppo cerebrale.
Una volta stabilizzatosi questo nuovo ordine mondiale, il ruolo svolto dagli Ummiti si limiterebbe a una sorta di consulenza sulle principali tematiche attinenti all’umanità terrestre.

Per quanto riguarda il travaso di conoscenze tecnologiche da Ummo alla Terra, i supposti affermano che sarebbe ristretto a pochissimi e molto specifici casi, come ad esempio l’utilizzo da parte delle (nuove) forze di polizia terrestri di strumenti tecnici direttamente importati da Ummo, anche se il relativo principio di funzionamento rimarrebbe riservato.
Sempre in questo campo, vi sarebbe in certi settori un preciso orientamento verso l’utilizzo di specifiche tecnologie; come caso specifico, viene menzionato l’uso della fotonica al posto dell’elettronica (sia per quanto riguarda l’elaborazione che la trasmissione/commutazione dei dati).

Per quanto concerne le conoscenze di tipo non tecnologico, nel settore dell’istruzione il piano prevede prima di tutto l’effettuazione d’una sintesi globale del patrimonio di conoscenze terrestri; quelle tematiche che non contrasterebbero secondo gli Ummiti con il benessere della società terrestre entrerebbero a far parte delle materie di studio, con un apporto praticamente nullo di elementi provenienti dalla società ummita.

Per quanto riguarda la religione, il piano prevede la sostituzione delle varie religioni con una unica, ispirata alla genuina dottrina di Gesù di Galilea (ho volutamente evidenziato le parole “genuina dottrina”, perché i supposti usano questi termini non per riferirsi alla religione cattolica, o ad altre religioni cristiane, ma a quello che secondo loro è il vero nucleo dell’insegnamento morale di Gesù).
Le vecchie religioni “sarebbero insegnate nell’ambito delle scienze storiche”.

Un apporto ummita in questo settore ci sarebbe comunque, dato che il piano prevede l’introduzione come norma generale della rigida separazione degli studenti dalla famiglia durante tutto il periodo della formazione scolastica (e questo è un assetto tipicamente ummita).

Il secondo punto d’interesse consiste per i lettori di oggi nella cronistoria dell’evoluzione della strategia di contatto con i terrestri, che dalla difficile instaurazione dei primi contatti è poi passata alla formazione e successivo consolidamento di gruppi di contattati votati all’approfondimento della conoscenza della cultura ummita e al mantenimento del segreto su tali conoscenze.
Inizialmente tali gruppi avrebbero avuto il ruolo importante di “valvola di sfogo” per canalizzare pericolose e indesiderate tendenze all’idolatrìa nei confronti degli Ummiti, al quale si sarebbe in seguito aggiunto il ruolo di “laboratori” per esperimenti sociali e in ultimo avrebbero anche acquisito la funzione di “ambasciatori a doppio senso” nell’ambito del Piano d’Intervento di cui sopra.
Questa ultima definizione necessita di un chiarimento: qualora il Piano dovesse essere implementato, esso prevede che la prima fase di presa del potere si svolga in segreto. Una volta però resasi pubblica la notizia del dominio ummita, ai componenti di questi gruppi sarebbe chiesto di agire come mediatori allo scopo di tranquillizzare l’umanità terrestre spaventata e disorientata da un lato e dall’altro di riferire agli Ummiti le angosce, le preoccupazioni, i timori delle masse nonché eventuali errori che gli Ummiti potrebbero commettere nel processo; tutto questo allo scopo di alleviare per quanto possibile lo stress che l’umanità terrestre si vedrebbe costretta a subire in una tale contingenza, agendo appunto da “ambasciatori a doppio senso”, come è scritto nel testo.

Ai lettori di oggi, oltre a consentire di meglio comprendere il perché di certe scelte da parte dei supposti, questa cronistoria consente anche di meglio comprendere altre questioni, quali l’atteggiamento dei supposti in merito al fatto che i terrestri credano o meno alla loro reale esistenza, oppure i loro criteri a proposito della divulgazione dei loro “rapporti informativi”.

Nella cronistoria viene anche fatta menzione di alcuni eventi poco piacevoli per gli autori, quali il “fattaccio di Albacete”, quando senza volerlo i supposti arrivarono davvero vicini a scatenare una tremenda epidemia da parte di un virus non terrestre che avrebbe potuto avere gravissime conseguenze globali, oppure la sparizione di uno strumento di laboratorio opportunamente modificato dagli Ummiti e catturato da agenti dell’intelligence statunitense (Nota: non tutte le lettere dove sono descritti questi eventi sono al momento tradotte).
Oltre a questo vi è menzione di alcuni eventi nei quali i supposti furono prossimi a essere identificati dalle forze di polizia di vari Paesi e delle peripezie che dovettero affrontare per evitarli.

Il documento si trova nella sezione del mio sito dedicata ai documenti ummiti, e il link diretto è il seguente:
paolog.webs.com/UMMO/D1378/D1378-Ita.pdf

Grazie per l’attenzione e ciao a tutti,
OFFLINE
10/03/2013 21:46

Hai fatto un ottimo lavoro nel tradurre il tutto. Mi sono sempre chiesto chi in realta' abbia messo in circolo queste lettere!
OFFLINE
Post: 90
Età: 67
Sesso: Maschile
10/03/2013 21:52

Grazie Trigomo!

Infatti, io penso che il cosiddetto "Affaire Ummo" sia qualcosa che non può passare inosservato, perché se si tratta veramente di alieni, bè... va da sè.

Se invece si tratta di una "bufala" umana, dovrebbe essere qualcosa da insegnare nelle facoltà di sociologia, considerata la portata in termini di mole d'informazioni, durata del fenomeno e sua generale complessità.

Ciao,

Paolo
OFFLINE
Post: 6.057
Città: MILANO
Età: 56
Sesso: Maschile
14/03/2013 22:57

P a o l o G, 10/03/2013 21:52:

Grazie Trigomo!

Infatti, io penso che il cosiddetto "Affaire Ummo" sia qualcosa che non può passare inosservato, perché se si tratta veramente di alieni, bè... va da sè.

Se invece si tratta di una "bufala" umana, dovrebbe essere qualcosa da insegnare nelle facoltà di sociologia, considerata la portata in termini di mole d'informazioni, durata del fenomeno e sua generale complessità.

Ciao,

Paolo



Ottimo lavoro !

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Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
Coordinatore CUN Lombardia

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"Procediamo a zig zag verso un futuro luminoso (Mao Tsetung)"
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18/03/2013 18:56

Grazie Alfredo !

Paolo
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