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La farsa dell'E-cat è forse giunta al termine

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2012 13:00
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OFFLINE
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02/11/2012 10:28

Premessa
Quando venni a conoscenza della discussione su www.ufoforum.it un forum ufologico riguardo al noto progetto E-Cat di Rossi - Focardi, già conoscevo l'E-Cat e mi iscrissi sul forum per partecipare attivamente alla discussione, che gridava talmente ad alta voce al "Miracolo" che dire fastidiosa era poco.
Grave errore e inutile perdita di tempo. Offese più pesanti e non solo rivolte alla mia persona, compreso da utenti fregiati del ruolo di Amministratori, le derisioni più seccanti, al punto che inevitabilmente venni bannato, in un meccanismo causato principalmente dal tentativo di farmi reagire in malomodo.
Naturalmente ancora fino a ieri proseguivano imperterriti a gridare al miracolo, non solo, a deridere tutti gli utenti, me compreso che hanno cercato se non altro di farli ragionare.

Considerate che addirittura un utente è arrivato al punto di chiedere versare la somma di 3.000 Euro in una specie di scommessa rivolta a tutti i sostenitori. Stranamente tutti si sono dileguati, soprattutto gli "Esperti" facili in offese e derisioni più che in argomenti scientifici.
Ma non c'è cosa peggiore che l'ignoranza mescolata all'arroganza e prepotenza, un mix di elementi che potrebbero certamente fare invidia al mix fantasioso di componenti misteriosi che, a quanto dichiarano, permettono di avere Energia dal processo E-Cat.

Sono moltissimi gli interventi che vennero spostati in OFFTOPIC e non perchè a contenuto offensivo, ma perchè la geniale idea di una mente complottista aveva ritenuto non adatta alla discussione. Le reazioni furono di molti utenti, ovviamente. Un'azione assurda, squilibrata, prepotente e che mirava senza ombra di dubbio a minare la ricerca della Verità.

Chiudo questa premessa, ma fondamentale per farsi un'idea molto chiara sia dell'argomento E-cat, sia del perchè alcune notizie diventano talmente popolari da assumere connotati di notizie veritiere, ma che poi non lo sono o lo sono in minima parte.

E-Cat, richiesta di brevetto respinta
Il brevetto è stato respinto dall'Ufficio Brevetti Europeo per la seguente motivazione:
“Nella descrizione si afferma che la reazione dell’idrogeno con il nichel produce rame e genera energia. Tuttavia non c’è esplicita evidenza di formazione di rame ed energia come risultato della reazione nucleare, né nella domanda presentata né nelle informazioni tecniche supplementari fornite dal richiedente”

In conclusione: Per l'Ufficio Brevetti Europeo il problema non è la Fusione Fredda o le LENR, il problema è l'E-Cat.

Ma sono più che certo che ora l'appellativo di cialtroni verrà rivolto inevitabilmente anche all'Ufficio Brevetti Europeo. Un classico.

Ora, Rossi ha ulteriori 4 mesi per decidersi, una volta per tutte, ad accettare l'idea di rivelare il mistero. Ma ricordo a tutti che ciò che Rossi comunicherà all'Ufficio Brevetti Europeo resterà segreto, senza nemmeno iniziare a scomodare fantasiose astruse teorie sul complotto.

Io non so se è chiara l'arroganza, la prepotenza, con cui certa gente pretende di ottenere il "Bolllo di qualità" sulla base di nulla, ma solo su: "Io non ti dico come funziona ma tu me lo devi brevettare"


Mi piacerebbe approfondire meglio tutta la storia dell'E-Cat, in particolare la storia passata di Andrea Rossi autore alla fine degli anni '80 di uno dei più gravi disastri ambientali causati in Italia grazie al "miracolo" della Petroldragon che dichiarava di essere in grado di trasformare i rifiuti solidi urbani in petrolio, storia che per qualcuno è ininfluente. Può darsi che lo sia. Può darsi che il passato di una persona diventi irrilevante se nel presente dimostra tutt'altro e tutt'altri intenti. Può darsi.

Ribadisco però che qui nessuno sta mettendo indiscussione i processi relativi alla Fusione Fredda e LENR in generale.
Gli studi e le ricerche proseguono fin da quando Martin Fleischmann e Stanley Pons nel 1989 diffusero i loro esperimenti. E prosegue e proseguirà tranquillamente anche senza i complottismi dei veri cialtroni della disinformazione.

Mi limito a riportare l'estratto da un interessante articolo, penso comprensibili anche a chi non conosce materie scientifiche, pubblicato il 19 febbraio scorso da ASPO Italia, che vi consiglio caldamente di leggere:

Il processo che ha luogo secondo gli inventori, contraddice tutta la Fisica Nucleare e Molecolare che conosciamo
Non voglio entrare in dettagli grossolani, ma lasciate che vi dia un’infarinata di Fisica Atomica e Molecolare per comprendere la misura del nonsenso. Perché se l’E-Cat funzionasse come si dice, implicherebbe l’esistenza di una macchina capace non solo di trasmutare gli elementi (finalmente la Pietra Filosofale!) ma, se mal utilizzata, di distruggere l’intero pianeta. Quello che segue è una spiegazione molto dettagliata e tecnica che certamente non interesserà la maggioranza dei lettori. Coloro che non abbiano inclinazione per questi aspetti scientifici, possono saltare questa sezione e passare a quella successiva
Do per scontato che sappiate che la materia ordinaria è formata da atomi e che gli atomi sono costituiti da protoni e neutroni, nel nucleo, e di elettroni che orbitano intorno al nucleo. I protoni hanno una carica positiva, gli elettroni una carica identica ma di segno negativo e i neutroni sono neutri e pertanto non interagiscono elettricamente. In un atomo non ionizzato, la carica elettrica del nucleo si compensa con quella dell’orbita esterna, vale a dire che ci sono tanti elettroni nell’orbita quanti sono i protoni nel nucleo (i neutroni, non avendo carica, non entrano in questa somma). Così, l’atomo è neutro. Le cariche di segno opposto si attraggono, cosicché gli elettroni tenderebbero a cadere verso il nucleo (i protoni sono circa 2.000 volte più massicci degli elettroni, così l’effetto della forza elettrostatica è inferiore su di essi). Tuttavia non lo fanno, perché orbitano, allo stesso modo in cui la Luna orbita introno alla Terra, o la Terra intorno al Sole, seguendo una traiettoria di eterna caduta che si chiude su sé stessa e che, pertanto, fa sì che l’urto non avvenga. Bene, questa è la visione classica fino a che, con la scoperta delle leggi sul magnetismo, si è compreso che una particella caricata ed accelerata dovrebbe emettere radiazione e, pertanto, gli elettroni dovrebbero perdere progressivamente energia fino a cadere nel nucleo. In realtà, con l’introduzione della Meccanica Quantistica, si è capito che il mondo subatomico è molto più complesso e che le particelle non si trovano in uno stato fisico concreto, ma si muovono in una specie di “zuppa di realtà”, una nuvola di probabilità che fa sì che non si trovino in un luogo concreto, ma in una miscela di tutti gli stati possibili. In alcuni, i più probabili, con più probabilità che in altri. Sì, lo so già, suona confuso, ma questa è l’ interpretazione di Copenhagen, lo standard della Meccanica Quantistica. Pertanto, gli elettroni non possono situarsi in qualsiasi punto, ma in punti determinati, detti orbitali atomici, che sono come le autostrade che circondano il nucleo e sono il luogo dove, con maggior probabilità, si può trovare un elettrone. Questi orbitali non sono arbitrari, anzi risultano risolvere l’equazione fondamentale della Meccanica Quantistica,l’equazione di Schrödinger, nel caso dell’atomo.
E’ ovvio che, se un atomo si trova sottoposto ad un campo di forze esterno, questi orbitali si possono deformare ed eventualmente si potranno metter in moto gli elettroni di essi. Il numero di protoni nel nucleo è ciò che determina la forma e le proprietà degli orbitali che lo circondano ed è dunque ciò che definisce le sue proprietà chimiche, come ora vedremo. Pertanto, per sapere di che elemento chimico si tratti, dobbiamo solo contare i protoni del suo nucleo: 1 per l’idrogeno, 2 per l’elio, 6 per il carbonio, 8 per l’ossigeno, 20 per il calcio, 26 per il ferro, 28 per il nichel, 29 per il rame, … Il numero di neutroni può variare, e così si possono avere atomi di ferro con differente numero di neutroni, però chimicamente tutti si comporteranno come ferro. Con quelli chiamati isotopi, che si distinguono per la loro massa atomica, giungiamo al conteggio totale di protoni e neutroni; per esempio il nichel-58 è l’atomo di nichel ( 28 protoni ) che ha 30 neutroni ( e così la sua massa atomica è 58= 28 protoni + 30 neutroni).
 Le reazioni chimiche, che sono ciò che sperimentiamo quotidianamente, sono ricombinazioni degli orbitali degli atomi che hanno una certa affinità e che quando si trovano vicini modificano la loro struttura elettronica, cioè la struttura dei loro orbitali e formano nuovi orbitali, chiamati ora molecolari, in cui gli elettroni circolano e passano da un atomo all’altro rigirando il complesso che ora si chiama molecola. Nelle reazioni chimiche spontanee la formazione di molecole comporta generalmente una dispersione di energia; ciò significa che le nuove autostrade degli elettroni, i nuovi orbitali ora diventati molecolari, richiedono meno energia per esistere rispetto agli orbitali atomici di ogni atomo preso separatamente. Nel processo di formazione della molecola, quell’energia in esubero si emette sotto forma di fotoni ( particelle senza massa, i quanti, o particelle fondamentali del campo elettromagnetico ) che sono, in genere, assorbiti rapidamente da altri atomi e molecole per trasformarsi in calore ( il calore non è altro che il movimento disordinato di atomi e molecole in una sostanza: quanto più vibrano i suoi atomi più caldo è un corpo ). Le molecole saranno tanto più forti quanta più energia si sprigionerà nella loro formazione giacché questo implica che per poter ricostruire gli orbitali atomici precedenti sia necessario l’apporto di quell’energia.
 Abbiamo parlato delle forze che operano a livello di orbita elettronica, la parte più esterna dell’atomo, però ancora non abbiamo detto nulla sulle forze che agiscono nei nuclei. Nel nucleo agiscono forze centinaia di volte più forti di quella elettromagnetica, e centinaia di settilioni (un settilione = 1.000.000.000.000.000.000.000.000; equivale al quadrilione) di volte più forte di quella di gravità:la forza nucleare forte. Dev’essere più potente della forza elettromagnetica e attraente per mantenere legati i protoni del nucleo, giacché, essendo essi carichi dello stesso segno, si respingono elettrostaticamente. E’ una forza che non si manifesta su una scala perché, a differenza della gravità o dell’elettromagnetismo, è a raggio molto corto: un quadrilionesimo di metro (1 femtometro), che è poco più che il raggio del protone ed il raggio del neutrone. Dunque, la forza nucleare forte agisce solamente quando due protoni si trovano vicinissimi, il che è difficile da realizzare giacché i protoni, repellendosi elettrostaticamente e con una forza che si fa più intensa quanto più vicini sono, tendono a separarsi. Per unire due protoni bisognerebbe mandarli l’uno contro l’altro con i centri perfettamente allineati sulla traiettoria ed a una grandissima velocità, che dovrebbe essere quella giusta perché possano arrivare a toccarsi ma non molto di più perché, se non si toccassero o se ci fosse troppa energia cinetica, schizzerebbero via. Data la natura quantica (soprattutto le sue caratteristiche ondulatorie) dei protoni, l’unione di due di queste particelle è impossibile. Fortunatamente i neutroni, essendo particelle senza carica, sperimentano comunque la forza nucleare forte, ma possono avvicinarsi a bassa velocità ai protoni ed agganciarsi ad essi attraverso l’interazione nucleare forte; nel processo, protoni e neutroni si fondono e una parte delle loro masse diventa un fotone ad alta energia. Pertanto l’unione di protone e neutrone è stabile, in modo analogo a quel che succedeva negli orbitali molecolari, solo che qui le distanze d’interazione sono tipicamente un milione di volte più corte e dunque le forze nucleari implicate sono un bilione di volte più intense rispetto alle forze dell’unione molecolare. Non c’è da stupirsi, quindi, se i fotoni emessi siano molto più energetici di quelli delle reazioni molecolari, nell’ordine di milioni di volte. Sono i pericolosi Raggi Gamma.
La stabilità dei nuclei atomici dipende dal difficile equilibrio tra la forza nucleare forte, che è attrattiva, e la forza elettromagnetica, che tra protoni è repulsiva. Il lettore si immagini un nucleo tipico, con molti protoni e neutroni, nel seguente modo: i protoni si respingono elettrostaticamente, ma sono legati da catene molto corte e molto forti, che è la forza nucleare forte. Perché il nucleo sia più stabile conviene che ci siano abbastanza neutroni che separano i protoni fanno in modo che la repulsione elettrostatica non sia molto forte che stabiliscano vincoli mediante la forza nucleare forte con altri neutroni e protoni circostanti. Man mano che si prendono nuclei ogni volta maggiori, con maggior numero di protoni ( elementi chimici più pesanti ) il nucleo si fa più instabile e, giunto a un certo punto, tende a stabilizzarsi spontaneamente, emettendo tipicamente particelle e fotoni molto energetici: si dice allora che il nucleo è radioattivo. Le emissioni radioattive (particelle alfa – che sono nuclei di elio con due protoni e due neutroni – , particelle beta – che sono essenzialmente elettroni – , neutroni e raggi gamma ) possono destabilizzare altri nuclei e produrre reazioni di fissione di nuclei atomici a catena…ma questo è già un’altra storia.
Bene. Fin qui la teoria. I signori Rossi e Focardi dicono che nel loro dispositivo si stanno producendo reazioni di fusione nucleare. Cioè atomi più grandi stanno assorbendo nuclei di atomi più piccoli, formando così nuclei di maggior numero atomico. Qui inizia il primo problema: secondo loro la macchina produce idrogeno per elettrolisi e successivamente quell’idrogeno (il cui nucleo ha solo un protone – gli altri isotopi si presentano in quantità irrisorie), grazie al disegno della macchina, viene assorbito dai nuclei di nichel (simbolo Ni, numero atomico 28) per formare rame (simbolo Cu, numero atomico 29). Si suppone che il nichel che sta usando sia un nichel naturale, il quale secondo wikipedia è per un 68% Ni-58, per un 26% Ni-60 ed il resto altri isotopi; pertanto, dato l’assorbimento del protone di idrogeno, dovremmo osservare un 68% di Cu-59, un 26% di Cu-61 e il resto altri isotopi; però, come spiega Ugo Bardi, la composizione isotopica del rame trovato nella macchina è la stessa del rame naturale, che secondo wikipedia è un 69% di Cu-63 e un 31% di Cu-65, senza altri isotopi in quantità significative. Il rame è molto vicino alla cosiddetta valle di stabilità nucleare, che è dove si situano gli elementi più stabili, ma le leggi di stabilità nucleare sono un po’ complesse in generale, e soprattutto in questa zona. Il fatto è che nel caso del rame, per compensare il protone in più rispetto al nichel, bisogna aggiungere un minimo di 4 protoni in più; di fatto gli isotopi Cu-59 e Cu-61 sono instabili come mai s’era visto. Come risolvere questa contraddizione così tanto ovvia? Beh, se avete letto la parte dell’intervista si Ny Teknik a Kullander ed Essén del post di Qmunty avrete visto che Rossi propone che abbiano luogo non una reazione di fusione nucleare, ma otto o nove, con conseguente disintegrazione beta, alcune delle quali in particelle beta caricate positivamente (positroni, le antiparticelle degli elettroni). E qui andiamo al nucleo della questione.
Per come è stato progettato l’ E-Cat è possibile che faccia un’elettrolisi dell’acqua, cioè separa l’idrogeno e l’ossigeno di una molecola d’acqua. Ciò non ha nulla di straordinario, è un processo conosciuto da oltre un secolo: si fa passare elettricità nell’acqua e si trovano idrogeno nel catodo e ossigeno nell’ anodo, certamente con spreco di energia. Dico che è probabile che faccia un elettrolisi dell’acqua perché possiamo vedere il disegno del dispositivo nel brevetto dell’ E-Cat:




Sicuramete, come commenta Steven Krivit in New Energy Times (da dove ho tratto questa illustrazione) questo diagramma è molto simile quello di un altro brevetto (del 1995) di Francesco Piantelli, che aveva già proposto un dispositivo di fusione nucleare a bassa temperatura e che, casualmente, risulta essere amico di Sergio Focardi. Di fatto, il disegno del brevetto di Rossi è una brutta copia dell’originale:



Infine, si suppone che il disegno dell’apparato e l’uso di un misterioso e ancora non rivelato catalizzatore (che scommetto sia un composto del rame ) favoriscono l’assorbimento massivo e continuato dei nuclei di idrogeno da parte della polvere di nichel. Ricordatevi che vi ho detto che un protone ha un modo molto complicato di avvicinarsi a un nucleo atomico a causa della repulsione elettrostatica. Ad un certo punto Rossi invocò la possibilità di un effetto tunnel per spiegare perché il protone era capace di superare la barriera coulombiana (repulsione elettrostatica); tuttavia c’è il piccolo dettaglio della piccola sezione efficace dei nuclei di fronte al movimento lento e disordinato come quello che logicamente hanno i nuclei dell’idrogeno. Cioè: i nuclei del nichel rappresentano un bersaglio piccolo e lontano; persino considerando l’effetto tunnel (che sarebbe sempre una minuscola possibilità, che dà luogo a una scarsissima proporzione di nuclei trasmutati) il difficile è accertare i piccoli nuclei di nichel in mezzo al vuoto dello spazio interatomico, e che l’atomo più piccolo ha un raggio (distanza dal centro del nucleo all’orbita elettronica) che è centinaia di migliaia di volte più grande del raggio del suo nucleo. Senza necessità di usare la calcolatrice (scarsa possibilità dell’effetto tunnel, moltiplicato per l’assolutamente insignificante sezione efficace) risulta evidente che la probabilità d’impatto e trasmutazione è terribilmente bassa. Per compensare, Rossi spiega, per bocca di Kullander e Essén, che si forma una specie di mini-atomo di idrogeno, con l’elettrone praticamente inzuppato nel protone, che potrebbe così non venire respinto dal nucleo e giungere a colpirlo, e una volta in esso il “neutrone virtuale” si smaschererebbe e l’elettrone si vivrebbe la sua vita, restando il protone inzuppato nel nucleo (quest’ipotesi tanto sconclusionata è figlia di un’altra più vecchia, conosciuta come falsa teoria dell’ idrino). D’altra parte, i protoni assorbiti sperimenterebbero un decadimento beta positronico per diventare neutroni, e così via fino a formare gli isotopi del rame in questione, e nella proporzione giusta.

Ci sono enormi problemi con questa descrizione così rocambolesca dei fatti. Ogni assorbimento di un nucleone dovrebbe portare ad un’emissione di radiazione gamma, e ancor più se si producono vari assorbimenti a catena, fino a giungere al prodotto finale: il Cu-61 e il Cu-65. Tuttavia non vi sono emissioni di raggi gamma nell’E-Cat (in mancanza di un dispositivo che lo misuri abbiamo una buona indicazione: Sergio Rossi è ancora vivo, così come tutti quelli che hanno fatto dimostrazioni dell’apparato). Inoltre ci dovrebbero essere significative emissioni di particelle beta positive e negative che dovrebbero causare effetti importanti nei dispositivi elettronici dell’E-Cat ed in qualunque altro apparato vicino. Anche se si volesse far credere che la maggior parte di queste radiazioni vengano assorbite dall’apparato e usate per produrre calore in uscita, mai si potrà evitare, per la semplice applicazione delle leggi della Meccanica Statistica e della Meccanica Quantica, che una parte di queste radiazioni esca dall’apparato (che manca di qualunque tipo di blindaggio) e che produca effetti considerevoli e letali. D’altro canto l’energia di queste radiazioni e il ritmo con cui si starebbero producendo, implicano una potenza da decine a migliaia di volte maggiore dei 12.400 watt di potenza d’uscita riportati (come intuisce Qmunty nel suo articolo). E’ impossibile che queste radiazioni gamma e beta siano assorbite dall’E-Cat, ma se lo fossero la potenza d’uscita dell’apparato sarebbe mostruosa, vaporizzerebbe tutto il contenuto d’acqua del dispositivo in pochi secondi e, di conseguenza, ucciderebbe gli assistenti alla dimostrazione. Dato che nulla di ciò è accaduto, la ovvia conclusione è che le tanto congetturate reazioni nucleari non stanno avendo luogo.

E’ da molto tempo che si fanno esperimenti su reazioni nucleari di fusione a bassa temperatura, cioè, in cui i materiali da fondere sono a temperatura ambiente e non a milioni di gradi di temperatura che si richiedono per installazioni quali li ITER, e tuttavia ancora non si è ottenuto nulla. Perché? Beh, possiamo dire “grazie a Dio!”. Perché la nostra materia ordinaria è terribilmente stabile. Non è facile manipolare i nuclei atomici con mezzi macroscopici, data la minutezza dei nuclei atomici, le straordinarie forze che su di essi agiscono ed il grosso confinamento degli elettroni negli orbitali atomici e nucleari. Se fosse facile manipolare i nuclei sicuramente si avrebbero reazioni nucleari spontanee, in natura, semplicemente per caso. Inoltre non c’è nulla di particolare nel nucleo del nichel secondo la spiegazione di Rossi e ciò che ci dovremmo aspettare, cioè che fenomeni simili si abbiano con altri atomi, e questo per non parlare di ciò che succederebbe con altri atomi già di per se instabili come i radioisotopi o gli isotopi radioattivi di alcuni elementi. Le reazioni nucleari di fissione a catena sarebbero comuni in natura, così come la cattura degli elettroni da parte dei protoni, che diventerebbero così neutroni con letali emissioni di raggi gamma. Alla fine il nostro pianeta e tutta la materia tenderebbero a formare un amalgama di neutroni, che si disintegrerebbero in protoni ed elettroni, praticamente liberi, che sarebbero rapidamente catturati per tornare a formare neutroni. Questa è una visione estrema, che porta la teoria dell’interazione nucleare di Rossi alle sue estreme conseguenze; certamente egli accamperebbe che i processi non sono tanto radicali e che per questo nulla di simile succede nel nostro mondo. Io non sono un esperto in dinamica atomica e molecolare, ma sono convinto che, introducendo le sue teorie nei modelli, si giungerebbe a uno stato di caos incompatibile con ciò che realmente vediamo. Difatti, nella sua manifestazione più benigna, le teorie di Rossi rappresenterebbero in modo effettivo una quinta interazione fondamentale, da aggiungersi alle quattro conosciute ed estensivamente sperimentate, e addirittura forte e di ampio raggio.

Riassumendo, tutta la teoria che si sta usando per giustificare i risultati è pura stravaganza che non concorda nemmeno approssimativamente con ciò che si vede. Ciò dovrebbe essere evidente per un fisico navigato in questo campo, perciò la mia unica conclusione possibile è che siamo davanti ad un deliberato tentativo di frode. Il che ci invita ad analizzare anche altri aspetti del caso.


ASPO Italia
www.aspoitalia.it/blog/nte/2012/02/19/niente-miracoli-nella-scienza-il-caso-del...

NextMe
www.nextme.it/scienza/energia/4573-fusione-fredda-e-cat-brevetto-...

Fissione Nucleare
it.wikipedia.org/wiki/Fissione_nucleare

Fusione Nucleare
it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare

Fusione Fredda
it.wikipedia.org/wiki/Fusione_fredda

Trasmutazioni LENR
it.wikipedia.org/wiki/Trasmutazione_LENR

Petroldragon
it.wikipedia.org/wiki/Petroldragon


02/11/2012 10:58

Re:
ksxmorgan, 11/2/2012 10:28 AM:


Considerate che addirittura un utente è arrivato al punto di chiedere versare la somma di 3.000 Euro in una specie di scommessa rivolta a tutti i sostenitori. Stranamente tutti si sono dileguati, soprattutto gli "Esperti" facili in offese e derisioni più che in argomenti scientifici.
Ma non c'è cosa peggiore che l'ignoranza mescolata all'arroganza e prepotenza, un mix di elementi che potrebbero certamente fare invidia al mix fantasioso di componenti misteriosi che, a quanto dichiarano, permettono di avere Energia dal processo E-Cat.



L'ho letta anche io questa storia dei 3.000 euro e non ti nascondo che avrei voluto iscrivermi e partecipare ma nessuno se l'è filato! A scrivere minchiate sono buono anche io ma a confermarle e dimostrarle che si fa fatica [SM=g27987]

Comunque, il fatto che l'Ufficio brevetti abbia respinto la richiesta di brevetto non è definitivo. Andrea Rossi avrà qualche mese di tempo per riprovarci e ritentare la fortuna [SM=g27987]

E alla fine arriviamo sempre allo stesso discorso, si lanciano al mondo idee pazzesche, rvoluzionarie, travolgenti, tutte per ilbene dell'Umanità, ma...

Anche la storia dell'E-cat va avanti da troppo tempo a suon di chiacchiere, manifestazioni, conferenze, rivelazioni, addirittura circolavano (chissà chi li ha fatti circolare) foto che dimostravano che con un box poco più grande di un boiler d'acqua calda era possibile ottenere energia a 3 KWatt con pochi euro per 100 anni.

Ma Andrea Rossi ce l'ha questo box magico nella sua cantina o utilizza anche lui la famosa ENEL, e una bolletta bimestrale che se non paga gli staccano la luce? [SM=g27987]


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02/11/2012 12:29

Giusto per darvi l'idea di quali sono i pensieri dei personaggi che oltre a sfottere il Centro Ufologico Nazionale, sostengono manipolando le parole, senza nemmeno consocenrne il significato.
Tratto dall'Opera di ufoforum.it il 7 novembre del 2011:

Scritto da IdentFlyObj
Il principio del reattore di Rossi è abbastanza scontato,non è un free-energy device bensì un semplice convertitore di massa. Trasforma cioè il nickel in rame,bombardandolo in una camera ermetica in atmosfera di idrogeno. Adopera altissime tensioni tali da ionizzare l'idrogeno,non è dato sapere però a quali pressioni lavori il sistema nè quale sia la geometria del catodo in nickel.

Esperimenti simili furono divulgati da Arata,ma questo svariati anni orsono: dalla trasmutazione otteneva grosse quantità di calore.
Quindi,che il reattore funzioni,è per me abbastanza scontato,avendo Rossi sostituito il palladio con il nickel e il deuterio con idrogeno prodotto per via elettrolitica (tramite la presa di corrente Enel,per intenderci).

Si sa da decenni che il nickel è un catalizzatore per molte reazioni nucleari,magari il difficile era dimensionare anodi,catodi,atmosfera controllata di idrogeno,e assicurare un efficiente e veloce scambio termico per prelevare le calorie prodotte,evitando che la giunzione catodica andasse a liquefazione.


02/11/2012 13:00

Re:
ksxmorgan, 11/2/2012 12:29 PM:


Tratto dall'Opera di ufoforum.it il 7 novembre del 2011:

Scritto da IdentFlyObj
Il principio del reattore di Rossi è abbastanza scontato,non è un free-energy device bensì un semplice convertitore di massa. Trasforma cioè il nickel in rame,bombardandolo in una camera ermetica in atmosfera di idrogeno.



[SM=g27993]




[SM=g8865]



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