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Malanga perde un altro pezzo

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2012 00:24
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13/09/2012 13:13

Gli rimangono solo gli stalker satanisti che hanno attaccato la nostra pagina su FB

E' dell' 12 di settembre la notizia che il buon Malanga abbia perso per strada un altro suo colleboratore, il Sig. Leo Sersani, che ha scritto una lunga "lettera aperta", nonché PUBBLICA che pubblichiamo qui sotto per chiarezza ed informazione con gli utenti del forum (come nostra consuetudine).

www.facebook.com/notes/leonard-sersani/lettera-aperta-a-corrado-malanga/4674521...


Lettera aperta a Corrado Malanga.
pubblicata da Leonard Sersani il giorno Mercoledì 12 settembre 2012 alle ore 0.13 ·

Caro Corrado,
oggi è l'11 settembre 2012 e quale giorno può essere più idoneo di questo per sancire una demolizione controllata, voluta e definitiva di un rapporto di collaborazione durato anni. Lo sancisco,ma non lo stabilisco io, perchè questo triste epilogo lo hai fortemente voluto tu, lo hai studiato e preparato per mesi, fino al momento in cui hai premuto il pulsante che ha fatto saltare le cariche, le tue recenti pubblicazioni sul sito COMA. Lo sancisco perchè prendo atto, senza equivoci, di un tuo comportamento inqualificabile venuto alla luce nelle ultime settimane che dice tanto di te come uomo ed anche come ricercatore.

Ma sì, mettiamo tutto in piazza, diciamo al pubblico ciò che pensiamo l’uno dell'altro, ma facciamolo da uomini con un minimo di palle e non sparlando alle spalle come farebbe una comare di condominio lasciando poi che il verbo si diffonda nel web veicolato da certi dubbi personaggi che oggi paiono essere i tuoi neo adepti. Sancisco l’assenza di valori fra i quali il rispetto, la lealtà, la gratitudine, il riconoscimento, la sincerità, la trasparenza, valori senza i quali non si può costruire nulla in termini di rapporti umani e quando tenti di farlo nulla può durare, perché è come costruire un edificio sulla sabbia. Allora lasciamolo pure lì quel mucchietto fumante di calcinacci, tanto è già partito l’ennesimo nuovo cantiere e questa volta il palazzo punta ad essere ancora più alto…ma su quali fondamenta?

Però, pensandoci bene, in fondo di quello che pensiamo l’uno dell’altro non interessa nè a me, né a te e forse nemmeno agl’altri. Una cosa però a me interessa, e molto: la verità. Perché, chi fa quello che ho fatto io in questi anni in merito alle ricerche sui rapimenti alieni, quella cerca, quella insegue, quella è il motore di ogni azione, quella è l’obbiettivo che non si deve mai perdere di vista, quella è la “dea” che devi sempre rispettare. In queste ultime 7/8 settimane, quando tutto questo ammasso di letame prendeva forma e cercavo di capire quello che stava succedendo, avrò cambiato 10 volte idea su ciò che andava fatto pubblicamente, perchè ogni santo giorno venivo a sapere qualcosa di te che non conoscevo e che mi lasciava letteralmente senza parole. Sono contento di aver tergiversato fino a ieri, perché la pubblicazione del tuo articolo “Gli occhi della coscienza” mi ha fatto proprio definitivamente incazzare. E’ stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mi ha dato quello stimolo forte per reagire e scrivere di getto questa lettera un po’ come piace a te, senza tanti filtri, come quando dici “io la verità la dico sempre!”. Una bella lettera aperta in modo che tutti, apertamente appunto, sappiano come stanno realmente le cose e forse qualcuno in meno d’ora in poi si farà ammaliare dalle tue supercazzole da buon toscanaccio quale sei, e fin qui ci si potrebbe ridere sopra, ma soprattutto dalle tue arricciolate falsità condite di autorevolezza, sulle quali invece c’è ben poco da ridere. Perché quando vedo che la verità viene così stravolta e così manipolata a tuo uso e consumo, non posso più tacere, non posso lasciar correre, non posso più ignorare, non posso continuare a giustificare dicendomi che sei fatto così, che hai un brutto carattere, che sei stato duraemente colpito dalla malattia, soprattutto se quella verità mi riguarda direttamente.

C’è poi un’altra cosa che non sopporto proprio nelle persone ed è il vittimismo. Certo, qualche volta nella vita uno stronzo che ti pesta i calli senza che motivo lo trovi sempre, ma nella stragrande maggioranza dei casi ognuno di noi sceglie più o meno consapevolmente il suo destino. Lo dico sempre agli addotti: “voi dovete mettervi innanzitutto in testa che se avete a che fare con gli alieni è perché in qualche modo lo avete deciso, gliene avete dato il permesso, perchè c’è qualcosa a livello della vostra coscienza personale che non va e che dovete comprendere. Ergo siete voi che avete scelto di essere vittime, non siete vittime per il volere del carnefice, lui fa il suo mestiere, quindi cominciate innanzitutto a non vedervi come vittime e concentrate tutta la vostre energie sul servizio che il carnefice inconsapevolmente vi fornisce spronandovi a comprendere ciò che non va nella coscienza che avete di voi stessi e del mondo che vi circonda”. Dare sempre la colpa agl’altri dei propri mali significa non avere capito nulla, significa avere la presunzione di essere sempre e comunque dalla parte del giusto, di porsi sopra gli altri come l’infallibile eletto che dall’alto compatisce gli altri poveri stupidi. In quel tuo penoso articolo c’è di tutto e di più, un esempio negativo, un manuale sul come non comportarsi.

Io sono emiliano e le supercazzole mi piaccino fino ad un certo punto, quindi andiamo ai fatti. IN questo momento penso a tutte quelle scemenze, ma soprattutto a quelle balle che hai messo in giro ultimamente, non in prima persona, ma bisbigliando all’orecchio di tizio e di caio, su di me e su qualche altro ex collaboratore. Naturalmente io posso parlare per me e per quello che mi riguarda. Non posso parlare per Max Del Genio, per Alex Torinesi o per Luciano Scognamiglio che risponderanno se e come credono. Sono quelle stesse persone alle quali ti sei rivolto nell’articolo dicendo su di loro le peggio cose nel tuo solito stile, senza mai nominarle, lanciando il sasso per poi nascondere la manina. Questa volta non attacca Corrado, non potrai dire - come hai fatto con il contestatissimo (anche da alcuni dei tuoi allora collaboratori fra cui il sottoscritto) articolo “Il frattale della stupidità” chiaramente dedicato a Federico Bellini - “non si capisce perché Federico Bellini si senta chiamato in causa, in fondo non l’ho mai nominato! Ha forse la coda di paglia?” Dunque rimaniamo su quello che scrivi nell’articolo e lasciamo perdere, per il momento, le bugie che hai dato in pasto ai tuoi fan nelle ultime settimane/mesi.

"Devo dire che questi collaboratori, sebbene all’inizio sembrassero dotati di buona volontà, duravano poco. Chi si faceva prendere da crisi di coscienza, chi da problematiche ditransfert, chi si innamorava delle addotte che curavano, chi impazziva letteralmente e si ricoverava in manicomio, chi ad un certo punto, cominciavano a dire che gli alieni erano

buoni e ci volevano tanto bene, chi sosteneva che io ero impazzito e che la parte animica non serviva a niente, ma era alla stregua di un parassita, che doveva essere eliminato. Molte sono le ragioni da cui scaturiscono simili comportamenti aberranti ma non stiamo facendo un corso di psicoanalisi e dunque, in questa sede, il discorso non ci interessa.

Ognuno ha gli strumenti, dentro di sé, per comprendere quali siano le ragioni perché Andreotti sia sfuggito al carcere, così come Dell’Utri o Berlusconi.”

Quando leggo certe cose mi chiedo come sia possibile che ci sia una così tale mancanza di rispetto e gratitudine verso persone che nel bene o nel male in questi anni ti hanno sinceramente aiutato, rimanendo nell’ombra, rischiando forse anche più di un personaggio pubblico come te, senza ricevere nulla, rimettendoci del proprio denaro e tempo libero, senza aspirare alla gloria. E’ concepibile un tale astio verso un gruppo eterogeneo di persone distinte che tu invece con assoluta disinvoltura accorpi in un unico nucleo accostandoli addirittura ai mafiosi? C’è da rimanere sconcertati, anche perché poi più avanti, non contento, rincari la dose facendo una confusione incredibile di fatti e di persone. Bisogna dirle forte certe cose, perché le persone con le quali ho a che fare tutti i giorni non devono avere nessun dubbio che spari nel mucchio e che gran parte dei tuoi ex collaboratori non c’entra con questi fatti, o che questi fatti sono stati ingigantiti ad hoc, o che questi fatti addirittura non esistono. C’è un solo fatto grave accertato che abbiamo affrontato tempestivamente tutti insieme e che riguardava un tuo/nostro giovane collaboratore che aveva il vizietto di corteggiare alcune abdotte al limite dello stalking. Di chi è la colpa se un tale imbecille è riuscito a conquistare la nostra fiducia per un certo periodo? Di nessuno, eppure tu hai immediatamente voluto cancellare la lista pubblica dei collaboratori come se questi fossero in qualche modo responsabili di questo fatto. Per il resto non puoi demonizzare il fatto che un tuo collaboratore possa innamorarsi di una donna abdotta. Non è così deplorevole che un tuo collaboratore esperto come Max Del Genio possa fare un ipotesi, del tutto da verificare e sulla quale io per primo non sono affatto d’accordo, secondo cui anima sarebbe in realtà un parassita come l’alieno. Suvvia, è un’ipotesi, strampalata forse, ma c’è bisogno di mettere al rogo in questo modo chi non si allinea al tuo pensiero? A te Bernardo Gui fa un baffo!

Il Karma si ripete.

Dopo aver cominciato ad acquisire un barlume di coscienza, ho cominciato a comprendere come, nel mio lavoro, si ripetessero sempre le stesse situazioni. Cacciato dal CUN (in realtà mi ero dimesso) perché non sopportavo che, i dirigenti del centro ufologico nazionale, fossero servi dei padroni.

Cacciato dalla redazione di Ufonetwork perché credevo che ai lettori andasse detta la verità e che questa non dovesse essere addolcita per vendere più copie.

Cacciato da Sentistoria perché dicevo che non si doveva diventare una nuova religione.

Cacciato dal gruppo di Ufomachine (www.ufomachine.org) perché alcuni miei ex collaboratori, di punto in bianco, dicevano che ero impazzito a causa di una neurite al nervo ottico che mi aveva privato della vista quasi totalmente”

Mentre rileggo queste righe faccio fatica a stare fermo sulla sedia. Caro Corrado, nessuno ti ha mai cacciato da nessun posto! Meno male che quando dici che ti hanno cacciato dal CUN ti correggi subito da solo, forse per un attimo un barlume di coscienza ha fatto capolino. Poi questo barlume si spegne inesorabilmente. Dici che sei stato cacciato da Ufonetwork e sarà anche vero per quello che ne so, ma certo è falso che sei stato cacciato da Sentistoria, perché da lì tu te ne sei andato sbattendo la porta. Ora prendi come scusa il fatto che non si doveva diventare una religione, cosa di cui peraltro tantissimi ci hanno sempre accusato senza alcun fondamento, ma la realtà è che tu te ne sei andato da Sentistoria. Il motivo c’entra poco con la religione, c’entra molto col fatto che qualcuno degli amministratori ha avuto la malaugurata idea di contestare alcune tue decisioni. C’entra poco con le anche giuste recriminazioni sul fatto che alcuni amministratori avessero rapporti poco chiari con esponenti del Cun. C’entra poco anche con le critiche sul forum da parte di forse una sola addotta che tu avevi seguito e che , guarda un po’ il karma come ti insegue, si era scagliata contro di te per una serie di ragioni di cui ora non è il caso di parlare. Corrado, non è che alle prime difficoltà fai saltare il banco e gridi al complotto, alla persecuzione?

Con Ufomachine poi raggiungi l’apoteosi e qui si capisce che quella coscienza proprio s’è definitivamente spenta, altro che barlume. Nessuno ti ha cacciato da Ufomachine, il dominio è tuo! Te ne sei andato tu, come al solito, con le solite modalità, per divergenze con Max Del Genio che di Ufomachine è peraltro il semplice web master. Tu gli dici cosa fare ed il web master fa, punto. Se non ti sta bene il web master, lo cambi e buonanotte. Su quanto avvenuto tra te e Max non metto bocca, sono questioni che semmai dovrete vedere tra di voi. Più interessante è quello che scrivi direttamente dicendo una falsità e cercando di fare leva sulla compassione di chi legge. Nessuno degli innominati ex collaboratori ha mai detto che tu eri impazzito a causa della neurite al nervo ottico! Io certamente no e posso essere piuttosto sicuro anche degl’altri, poi forse tu avrai prove inconfutabili del contrario ed allora sarebbe bene mostrarle. L’unico che in questo senso ha sollevato qualche dubbio, l’unico che ha considerato questa possibilità sei stato tu stesso nelle ultime trasmissioni di ufocast di fine 2011 ed inizio 2012 con frasi del tipo “forse sono impazzito”, “forse penseranno che sono impazzito”, etc. ripetute più volte. Quello che penso io te l’ho detto e ridetto più di una volta nelle riunioni che abbiamo fatto tra novembre 2011 e febbraio 2012: delle tue condizioni di salute provo una gran pena e mi dispiace tantissimo, nient’altro; tu non sei impazzito affatto, tu sei solo travolto dalla tua presunzione che ti ha portato a fare di un’esperienza soggettiva la verità assoluta, con lo stesse identiche modalità di un guru visionario; ciò che io personalmente ed altri collaboratori abbiamo fatto è cercare di farti ragionare su questo punto prima, durante e dopo le tue esternazioni, sul fatto che il rendere pubblica questa esperienza indicandola come “nuova direzione per questa ricerca” avrebbe avvalorato tutta una serie di esperienze simili fino a quel momento da te e da noi giustamente condannate. E così è stato nel caso della Chiara Malerba che tu ora tanto bistratti accusando per di più non ben precisati ex collaboratori di avertela aizzata contro di te. La Malerba, con la quale io ho parlato al telefono più o meno a metà luglio solo per capire direttamente cosa stava succedendo ed il motivo di tanto astio nei tuoi confronti, ha giustamente detto “se è valido quello che vede Malanga, perché non deve essere valido quello che vedo io?”. Hai fatto tutto tu Corrado, altro che complotti di ex collaboratori, addotti luxati, servizi segreti, militari e chi più ne ha più ne metta. Mi dispiace che tu non te ne renda conto e pensare che te lo avevamo pure detto che sarebbe finita così (tutto registrato e tutto in parte già pubblico).

“Avevo perso la vista e questo trauma mi aveva portato a credere che avessimo fatto degli errori. In particolare mi si accusava del fatto che l’idea di abbattere le barriere di qualsiasi tipo, fosse una stronzata. Esistevano gli alieni di la e gli addotti di qua. Esistevano gli addotti di qua e gli addetti agli addotti di la.

In altre parole, in questo universo duale, era facile capire che gli ultimi adduttori degli addotti, erano i miei ex collaboratori, a cui avevo fornito degli strumenti per essere qualcosa, ed ora, glie li ritoglievo.

Quelli che si credevano i massimi esperti al mondo di adduzioni, tornavano ad essere umili studenti di informatica, programmatori senza lavoro, rappresentanti, di commercio, studenti universitari falliti.”

Qui casco definitivamente dalla sedia. Quello che dici è che anni di ricerca, migliaia di ipnosi e simulazioni andavano buttate nel cesso. Questo avremmo dovuto fare? E perché? Perché tu hai fatto un viaggio personale come tanti ai quali abbiamo assistito in questi anni e che abbiamo riscontrato essere spesso delle illusioni, delle false percezione, delle mistificazioni, delle rappresentazioni mentali soggettive, quindi esperienze che TECNICAMENTE non possono essere presi come oro colato. Tutto questo sarebbe da te emerso nel giro di poche settimane, senza alcuna sperimentazione su un numero di soggetti adeguato, senza nulla che assomigliasse anche solo vagamente ad un approccio scientifico e razionale. Il Malanga era impazzito? Ma no, solo tanta presunzione e chissà forse anche un po’ di opportunismo. E pensare che, nonostante questo fosse chiaro come il sole, i terribili ex collaboratori ti hanno esplicitamente detto subito che potevano prendere quello che dicevi per buono e che si sarebbe potuta cominciare una verifica sull’abbattimento dei cosiddetti muri e su tutto il resto. Ma no, Malanga dice che è così e ci si deve credere sulla parola. Ma quali verifiche?! Malanga è il depositario della verità assoluta dell’universo e bisogna dirla subito a tutti, alla faccia dell’umiltà tanto decantata per anni! Ecco, non sarà che avevi paura della verifica? Non sarà che se poi si fosse scoperto che le cose non stanno come le hai viste tu, allora sì che avresti dovuto prendere atto della tua pazzia definitivamente? O è stato semplice opportunismo? Della serie ora mi levo dai coglioni in un colpo solo le uniche persone che con un minimo di credibilità (quella conquistata in anni di lavoro con gli addotti) possono portare avanti la mia ricerca. Hai avuto paura che qualcuno, a causa dei tuoi impedimenti di salute, te la rubasse, come neanche tanto velatamente dici all’inizio del tuo pietoso articolo?

Bene Corrado, sarai pure convinto, fra tutte le convinzioni e mappe sbagliate da cui ti sei fatto travolgere negli ultimi tempi, che ce l’hai fatta ad esautorarci. In fondo è possibile che quello fosse il tuo scopo, ora che stai meglio e che ti affacci di nuovo sulla scena. Malanga da e Malanga toglie, disponendo delle persone come crede. Pensi davvero di stabilire tu cosa noi siamo ora?

“Nel giro di ventiquattro ore, si scatenò la rivolta e, coloro che dicevano di volermi aiutare nella risoluzione del problema alieno, si rivelarono i soggetti che oggi, tutti conosciamo, e che credono che anima sia un parassita”

Finalmente un po’ di precisione anche se non fai i nomi. Allora li faccio io. Come ho già detto, chi in questo momento sta paventando l’ipotesi di una cosiddetta Animalien, l’anima vista in realtà come parassita alieno, è Massimo del Genio. In verità per lui pare ora essere quasi una certezza. Non mi addentro pur avendo sviscerato con lui alcuni punti di questa sua tesi, perché anche qui ve la dovreste al limite vedere tra di voi. Mi limito a dire, come ho già detto anche a Max, che non sono affatto d’accordo, che non vedo motivi sufficientemente solidi e concreti per pensare che le cose stiano come dice lui. Non ho mai appoggiato questa ipotesi, anche se ho detto che sono sempre disposto a rivedere anche gli assunti più solidi a patto però che vi siano elementi concreti su cui ragionare.

Anche su questo punto spari nel mucchio, butti tutti dentro lo stesso calderone e questo ti squalifica, perché evidentemente non sei capace di distinguere, di discernere. In uno delle tante tue missioni finalizzate allo sputtanamento delle ultime settimane hai apostrofato il sottoscritto come un “tirapiedi” di Max del Genio e questo, tanto per cambiare, non ti fa onore come scienziato che dovrebbe fondare le sue idee su elementi certi e non su chissà quale cazzo di informazione/idea venuta da chissà chi. Io non sono mai stato il tirapiedi di nessuno, nemmeno il tuo, figurati, con tutto il rispetto per Max, se posso esserlo per lui.

“Questi soggetti cominciarono a spargere sul web, informazioni diffamatorie sulla mia persona. Io ero colluso con gli alieni, ero parassitato dal Lux (un alieno parassita che fa parte dello scenario da noi studiato). Ero stato visto a Camp Darby, la base logistica degli USA in mediterraneo, parlare con militari americani, con i quali ero colluso. Fingevo di essere non vedente ma mi avevano visto guidare l’automobile nella città in cui vivo. Ero incapace di badare a me stesso e non mi sarei nemmeno lavato se non ci fosse stata mia moglie a gestirmi.

Ero sessualmente incapace di gestire i miei sentimenti.

Le stesse accuse che mi mosse il centro ufologico nazionale, la redazione di Ufo-network e Sentistoria. Tutto si ripeteva ancora una volta.”

Di nuovo riprendi con il vittimismo. Cosa c’entrano Ufo Network e Sentistoria? La storia di Camp Derby gira sul web da anni, non è una novità messa in giro dai tuoi diabolici ex collaboratori. Che sei colluso con gli alieni è qualcosa che Chiara Malerba ha urlato pubblicamente sul web, dunque che c’entrano i tuoi ex collaboratori? Ah, poi c’è questa storia che ti hanno visto guidare la macchina a Pisa. Chi è stato che ha messo in giro questa fregnaccia? Sarei stato io? Già…recentemente vengo a sapere da una persona assolutamente affidabile che tu credi che io abbia detto ai 4 venti che te ne andavi in giro per Pisa guidando la macchina. Già perché da settimane non riesco a comunicare in nessun modo con te e nel frattempo parlavi con cani e porci, sputtanandoci uno dopo l’altro in modo ignobile, guardandoti bene dal sentire la mia versione. Avevi paura che ti dicessi che qualcuno ti ha pigliato per il culo? Che qualcuno ti ha raccontato delle balle e che tu non sei riuscito a riconoscerlo? Che non potevi più fare la vittima dei machiavellici ex collaboratori?

Ripristino dunque quella verità che tu non hai voluto sentire da chi conosci da quasi 10 anni: come sai, data la gravità della tua situazione organizzai un viaggio a Pisa per i primi di dicembre del 2011 al quale dovevano inizialmente partecipare anche Max Del Genio e Roberto Livesu, ma poi per motivi vari riuscimmo a venire solo io e Roberto Coagula. Dopo il nostro incontro ricevetti la chiamata di Max del Genio che mi chiese semplicemente come era andata e come ti avevo trovato. Dato che non erano potuti venire di persona cercai di fare un resoconto del nostro incontro prima a Max e forse ne parlai solo con un’altra persona (Roberto Livesu) ed ovviamente con Roberto Coagula che era con me quel giorno. Quello che dissi in merito alla tua salute è che mi sono positivamente sorpreso di trovare una persona che stava meglio di come credevo, nel senso che prima di venire a Pisa pensavo di trovare una persona completamente cieca. Dissi però che avevi grosse difficoltà nel leggere le email, che ti servivi di una lente, che vedevi ombre e macchie, insomma descrissi la tua condizione di salute così come l’hai riportata tu. Non ho mai detto in nessuna circostanza che tu guidavi la macchina o assurdità del genere, perché è una cosa stupida ed io non sono stupido. Il fatto che tu l’abbia pensato, dando credito al primo che passa, è grave.

Detto questo, Corrado, penso che si possa tornare entrambi a fare cose più importanti. Mi rimangono da aggiustare solo i tuoi nuovi scagnozzi, ovvero il Losciale ed il Vizzi, i misteriosi (comparsi dal nulla?) amministratori del tuo patetico Fan Club Ufficiale. Vedi perché il tuo è fondamentalmente un problema di ego smisurato? Solo chi ha un ego mostruoso può consentire che per mesi stia in piedi un proprio fun club, come fanno le superstar della musica o del cinema. Loro almeno lo fanno per soldi, perché il loro agente di marketing dice che va fatto per vendere i gadget. Da te, che certi meccanismi dell’ego dovresti averli ben compresi, proprio non me l’aspettavo. Lasciare poi bellamente che gli scagnozzi diffondano lì le tue maledizioni e le tue scomuniche è ancora peggio. E non dire che del fun club non sapevi niente, che ti disinteressi…eheheh bugia bugia.

In tutto questo un nota positiva però c'è e devo dire che ne sono veramente, sinceramente contento, perchè significa che stai veramente meglio in salute: al di là della pubblicazione dei tuoi nuovi articoli più tecnici, non si può non notare che il caro buon vecchio Malcor è tornato.

Ti faccio i miei più sentiti auguri di pronta guarigione ed il mio personale in bocca al lupo per la tua futura ricerca.

Leonard Sersani (…UNO dei tuoi ex collaboratori)
[Modificato da Alfredo_Benni 13/09/2012 13:17]
Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
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13/09/2012 13:16

Ho chiesto al Sig. Sersani una replica pubblica sulla sua pagina a chiarimento di un passaggio, a mio avviso non solo non corretto, ma anche fuorviante. La replica, sotto la sua lettera fiume mi è stata negata adducendo come scusa una mia misinterpretazione dialettica. E pertanto posto qui la mia replica PUBBLICA a questa lettera PUBBLICA.

--------

Buongiorno Sig. Sersani, sono Alfredo Benni del CUN. Ho letto la sua risposta alla nuova pubblicazione di Malanga. Solo un appunto che le prego di replicare pubblicamente in coda alla sua lettera al fine di fare chiarezza: quando lei dice che alcuni degli amministratori di Sentistoria hanno avuto "giustamente" dei rapporti non chiari (quindi ambigui) immagino si riferisca alla amicizia che intercorre da anni tra me e la Sig.ra Barbara Trevisan. Bene, ora mi faccia dire la mia. Io conoscevo la Sig.ra Trevisan ben prima che scegliesse come compagno l' admin di Sentistoria e ben prima che lei sposasse la "visione" di Malanga sulle abduction. Non mi è chiaro per quale motivo io avrei dovuto rompere questa bella amicizia o la Sig. Trevisan avrebbe dovuto rinnegarla. La romperei anche se servisse a qualche cosa. Ho perfino detto alla Sig.ra Trevisan di dimenticarmi, ma alla fine cosa facciamo di male ? Il nostro rapporto si è svolto sempre nel rispetto professionale di entrambe le associazioni. Io non ho MAI detto nulla che potesse danneggiare il CUN (pur essendo ai suoi massimi vertici) e la Sig.ra Trevisan non mi ha MAI detto nulla che potesse danneggiare lo Stargate. Abbiamo invece partecipato con piacere a serate, cene, compleanni dei figli della Sig.ra Trevisan e ogni altra attività ludica e divertente che compiono di norma due amici di lunga data. E sempre con almeno cinque persone presenti. Quindi per favore finiamola di dire che la Sig.ra Trevisan mi passava gli addotti o che fosse collusa con me. Finiamola di dire che il rapporto era giustamente ambiguo. Di ambiguo c'è solo la malizia e la cattiveria delle persone. Gli addotti sono venuti spontaneamente e in tutti questi anni ho accumulato una valanga di prove sull' operato non corretto di Malanga. Prove che ho sempre reso pubbliche e comunque è lei stesso , Sig. Sersani, che dice nella sua lettera come opera Malanga: spreme la gente fino a che può, e poi la butta via con le scuse più assurde. Così è stato pure per la Sig.ra Trevisan o per lei o per altri. Così è stato per CUN prima osannato e poi ripudiato da Malanga. La tecnica è sempre quella: appena uno chiede spiegazioni sull' operato di Malanga, lui butta il tavolo in aria. Ma alla fine la realtà viene fuori e c'è sempre più gente che si pone domande e che ha dubbi. Tanto dovevo come spiegazione al popolo del Web e tanto dovevo ad una amicizia che perdura da almeno dieci anni con la Sig.ra Trevisan. Tanto dovevo ad una persona che è stata umiliata, vessata, ripudiata e additata a traditrice dai suoi stessi colleghi. E invece, cari signori, siete in errore: lei è del tutto innocente. Voglio che queste mie parole siano messe a verbale. Voglio che queste mie parole siano scritte nella pietra, perché quando verrà fuori la sua innocenza, tutti saprete chi ha detto verità e chi menzogna.

Alfredo Benni
(consigliere nazionale - Centro Ufologico Nazionale)
[Modificato da Alfredo_Benni 13/09/2012 13:17]
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13/09/2012 15:30

Dire che si rimane perplessi leggendo certe affermazioni è dire poco....certi cantastorie o contafrottole sono ormai al capolinea...
[SM=g28000] [SM=g28001]
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14/09/2012 02:28

Ma è meglio di "beautiful"!!!!

Chissà se qualche "alieno" legge queste cose...... secondo me si farebbe delle grasse risate.
Possibile che le persone non reggano ancora un eventuale contatto? Questa è la dimostrazione: il delirio !
14/09/2012 08:07

Perdonami Alfredo, ma perchè hai definiti satanisti il manico di bimbiminchia che ha attaccato la vostra pagina facebook?
Ci sono anche io dentro, ma a parte i vari disturbi che hanno fatto, non ho visto nulla di satanico.
Mi sono forse perso qualcosa?
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14/09/2012 12:21

Sheenky Oo, 14/09/2012 08.07:

Perdonami Alfredo, ma perchè hai definiti satanisti il manico di bimbiminchia che ha attaccato la vostra pagina facebook?
Ci sono anche io dentro, ma a parte i vari disturbi che hanno fatto, non ho visto nulla di satanico.
Mi sono forse perso qualcosa?




Lo capisci sia dal profilo delle persone coinvolte e sia per alcuni comportamenti. Ma un utente ha fatto giustamente notare che il cognome di uno di questi, Caino Emevol, appunto Emevol, letto al contrario è Loveme. Love Me. Amami. Caino è colui che ha ucciso il fratello. Il contrario di Amore è Odio. Queste giochi di parole sono pratiche di uso comune tra i satanisti. Il senso di Caino Emevol è quindi: il fratello che è da odiare o nell' odio. Appunto nell' abbraccio di Satana.

Forse non sai che di recente diversi gruppi di malanghiani irriducibili hanno costituito un "gruppo di guerrieri della morte astrale". Con questo gruppo fatto da "guerrieri astrali" (loro sostengono) di combattere i loro nemici in astrale e (sempre loro sostengono) di fare vere e proprie incursioni nel sonno degli addotti ribelli, tentando di uccidere i propri nemici. Inutile dire che io se tutto questo fosse vero, dovrei essere già morto e sepolto ed invece godo di ottima salute, ma c'è gente che dopo aver ricevuto anni di condizionamenti mentali ed essere plagiata in tutto e per tutto ha una paura tremenda di questa cosa.







[Modificato da Alfredo_Benni 14/09/2012 13:04]
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14/09/2012 13:09

Ma niente paura, gente. Il CUN ha fondato una sezione di "guerrieri di luce astrali" che combatterà Malcor anche in astrale. Qui sotto mi vedete all' opera contro i demoni di malcor !!! Ghghgh

[SM=g9423]




[Modificato da Alfredo_Benni 19/09/2012 00:00]
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14/09/2012 15:34

Re:
Alfredo_Benni, 14/09/2012 12.21:


Forse non sai che di recente diversi gruppi di malanghiani irriducibili hanno costituito un "gruppo di guerrieri della morte astrale". Con questo gruppo fatto da "guerrieri astrali" (loro sostengono) di combattere i loro nemici in astrale e (sempre loro sostengono) di fare vere e proprie incursioni nel sonno degli addotti ribelli, tentando di uccidere i propri nemici. Inutile dire che io se tutto questo fosse vero, dovrei essere già morto e sepolto ed invece godo di ottima salute, ma c'è gente che dopo aver ricevuto anni di condizionamenti mentali ed essere plagiata in tutto e per tutto ha una paura tremenda di questa cosa.




Si si...purtroppo lo so...
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14/09/2012 18:05

Sheenky Oo, 14/09/2012 15.34:



Si si...purtroppo lo so...



Eh allora, se lo sai anche tu...

Senti ma sai anche, per caso, se ci sono novità su Scognamiglio ? Da quel che ho capito non è più in grazia divina di Malcor...




Alfredo Benni - Consigliere Nazionale
Coordinatore CUN Lombardia

Mai litigare con uno stupido. Un passante potrebbe non capire la differenza tra te e lui.

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"Procediamo a zig zag verso un futuro luminoso (Mao Tsetung)"
15/09/2012 00:13

Mi spiace ma non saprei dirti.
So che aveva intenzione di proseguire con le sue ricerche, ma più di questo non so.
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15/09/2012 10:26

Benni scrive:
Forse non sai che di recente diversi gruppi di malanghiani irriducibili hanno costituito un "gruppo di guerrieri della morte astrale". Con questo gruppo fatto da "guerrieri astrali" (loro sostengono) di combattere i loro nemici in astrale e (sempre loro sostengono) di fare vere e proprie incursioni nel sonno degli addotti ribelli, tentando di uccidere i propri nemici. Inutile dire che io se tutto questo fosse vero, dovrei essere già morto e sepolto ed invece godo di ottima salute, ma c'è gente che dopo aver ricevuto anni di condizionamenti mentali ed essere plagiata in tutto e per tutto ha una paura tremenda di questa cosa.



Ma Malanga non aveva completamente ignorato, e sottobanco sputtanato, i Benandanti moderni? Adesso in segreto si cerca di replicare qualcosa di simile? Ecco cosa scrive Lissoni del Cun in proposito:

http://www.alfredolissoni.net/inter.htm

Un altro elemento ricorrente nei casi di abductions è, che, per quanto possa sembrare incredibile, esse parrebbero interrompersi se il rapito riesce a spostare la propria attenzione vigile. In un'altra mia opera, sulla casistica nel mondo islamico, ho scritto: "Ogni qual volta i Grigi hanno cercato di rapire un terrestre e questi, fortunosamente, è riuscito a concentrarsi mentalmente (con preghiere, meditazione o mentalizzando una precisa vibrazione sonora o una luce), il rapimento si è interrotto, come se questi esseri interagissero più con la nostra mente che non con il nostro corpo". In merito ho raccolto documentazione proveniente sia dal mondo islamico che da quello occidentale, in Italia e negli Stati Uniti. In tutti i casi i rapiti erano stati come ipnotizzati e nel momento in cui, fortunosamente, avevano sottratto la propria mente al controllo dei rapitori, questi, resisi conto di essere impotenti, avevano rilasciato la cavia umana. Curiosamente tale elemento ricorre nelle cronache ecclesiastiche, mascheratosi nel mito del "nome di Dio" la cui pronunzia mette in fuga il diavolo. Secondo l'inquisitore basco Miguel de Goiboru durante un sabba celebrato in Spagna a Logrono nel 1610 un'ossessa a nome Stéphanie avrebbe gridato: "Gesù, quanta gente!". In quel momento tutto lo scenario stregonesco si sarebbe dissolto, il che lascia supporre che in molte di queste "rappresentazioni" vi fosse una componente allucinatoria o ipnotica notevole. Come nel caso dei rapimenti UFO!

Altro elemento ricorrente, la credenza che vi sia una sorta di lotta in corso tra specie aliene, la prima impegnata a rapire gli umani, la seconda ad interrompere i rapimenti (un addotto di Bergamo sotto ipnosi confermò a me alla psichiatra dottoressa Giulia D'Ambrosio questo dato reale). Tale elemento ricorre anche nei verbali delle streghe; molte, sia in Gran Bretagna che in Italia (in Friuli) parlarono dei benandanti, una sorta di stregoni in grado di uscire dal corpo per combattere in astrale le adepte del demonio, ed ai quali alcuni tributavano un dotto culto. "Riferivano", scrive lo storico texano Brian Levack, "di lotte notturne fra i membri di un culto della fertilità, i benandanti, e le streghe. La persecuzione contro i benandanti esplose tra la fine del '500 e l'inizio del '600. Essi credevano di poter uscire in spirito durante il periodo delle Ceneri, per combattere le streghe. I magistrati dell'Inquisizione, incapaci di comprendere quel corpo di credenze contadine e sospettosi che i benandanti fossero di fatto streghe che si recavano al sabba, a poco a poco convinsero i membri di questo antico culto della fertilità di essere streghe malefiche". Va anche detto che, come testimoniarono Sprenger e Institoris nel loro manuale di stregoneria, le streghe erano divise in due categorie: le mulieres pythonicae, donnicciuole superstiziose dedite ad arti divinatorie, e le maleficae, vere streghe sataniche che essi ritenevano appartenere ad una setta segreta, per accedere alla quale bisognava giurare fede al demonio. I benandanti rappresentavano una sorta di terzo polo, in guerra con le seconde. I benandanti, secondo quanto appurò nel 1570 la Chiesa rigenerata dalle riforme del Concilio di Trento, erano personaggi particolari che durante le notti delle Quattro Tempora "partivano al seguito di un giovane capitano, che portava lo stendardo di Cristo. Armati di canne di sorgo, andavano a combattere le streghe nella Piana di Giosafat". Dall'esito di quelle battaglie notturne dipendeva la prosperità dei futuri raccolti del Friuli. Se vincevano i benandanti, le messi sarebbero state abbondanti, viceversa scarse. Che non si trattasse di una pantomima a metà strada tra il religioso ed il pagano, di una processione simbolica e rituale sembra essere dimostrato dal fatto che i benandanti possedessero poteri particolari, paranormali, per i quali oggi sarebbero definiti sensitivi. "Alcuni, uomini e donne, volavano (in astrale?; N.d.A.) di notte per la campagna e al ritorno dalla battaglia si introducevano nelle case dei contadini per mangiare le provviste e bere il vino delle cantine. Non tutti possono diventare benandanti", riferiscono le cronache francesi. "Bisogna essere eletti, nati cioè con la camicia, ovvero avvolti nella membrana amniotica". Quest'ultimo dettaglio è importantissimo. Come spiega la giornalista parapsicologa americana Jay Anson, il velo amniotico, una sorta di seconda pelle che rende sensitivi, è caratteristica peculiare delle persone dotate di facoltà extrasensoriali. E proprio le persone più sensitivamente e "mentalmente" dotate sono risultate essere, nel corso degli studi da me condotti sui moderni rapiti UFO, quelle in grado di interrompere le abductions condotte dai Grigi! Voli notturni, sabba e lotte con i benandanti sembrano dunque raccontarci in chiave mitologica e superstiziosa moderne cronache di rapimenti antichi...

Nell'esame di questi carteggi, infine è coincidente la testimonianza dei rapiti sugli alieni Grigi che custodirebbero bocce di vetro contenenti feti di ibridi umano-extratererrestri con la credenza rinascimentale secondo cui gli stregoni più potenti ottenevano dal diavolo di poter imprigionare demoni e spiriti umanoidi entro bocce di vetro, da usare come "geni della lampada" per compiere sortilegi. La "leggenda", molto diffusa nel folklore islamico e ripresa persino da Louis Stevenson nel romanzo La bottiglia del diavolo, attribuiva all'ecclesiastico Pietro D'Abano il possesso di "una creatura custodita in una bottiglia", grazie alla quale aveva potuto imparare immediatamente le materie del "trivio e del quadrivio"; e persino del pontefice Gerbert d'Aurillac (Silvestro II°) si diceva imprigionasse un demone nella sfera del bastone papale. Oggi gli ufologi americani asseriscono che le misteriose "bocce" viste nelle astronavi dei Grigi sono in realtà incubatrici spaziali ove allevare gli ibridi umano-alieni realizzati con l'ingegneria genetica. Tale credenza, con le vesti dell'epoca, ricorreva anche nella demonologia del XVIII° secolo, allorché si attribuiva al demonio, riferisce l'abate de Villars, "la paternità di tutti gli uomini che nascono senza che si sappia chi li mette al mondo...".


Ad Udine, a casa di una comune amica, io e Benni abbiamo parlato con un Benandante friulano. Queste storie delle "lotte dentro i sogni" pare che avvengono ancora oggi, ma forse non e' cosi' facile inventarsi di diventare dei "guerrieri dei sogni". Non facevano prima a pagare dei Benandanti gia' esistenti ed addestrati, per tanto cosi'?
Buona giornata.
Daniele Dellerba.


16/09/2012 23:26

Re:
Alfredo_Benni, 14/09/2012 12.21:



Il contrario di Amore è Odio.






Il contrario di Amore è Egoismo

[SM=g8322]

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17/09/2012 11:58

Comunque ragazzi, sono in contatto con diversi ex malanghiani e la cosa è tragica. Sempre più gente mi scrive:

"Sono disperato, non riesco a liberarmi dalla influenza malvagia di Malcor. Sento i suoi schiocchi [ndr i versi che fa con la bocca in ipnosi] nel buio della notte. Non ce la faccio più, Malcor mi ha svuotato; non sono più io. Voglio farla finita e penso che mi ucciderò !"

Allora un appello a tutti voi. Vi prego, non fatelo. Per favore non fatelo ! Io sono da solo e non vi posso aiutare tutti, ma sono qui anche se volete solo parlare.



[Modificato da Alfredo_Benni 17/09/2012 11:58]
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17/09/2012 13:07

Basta aspettare un po' e si riesce SEMPRE a liberarsi di queste cose, suicidarsi e' stupido ed inutile.
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17/09/2012 16:35

Propongo di aprire un forum riservato, illeggibile dai non abilitati, dove accogliere gli ex-malanghiani in difficolta' che hanno bisogno di parlare e tramite i nickname sarebbero protetti dall'anonimato. Si possono selezionare dei volontari che facciano opera di ascolto, consiglio e sfogo gratuitamente. Se poi almeno uno psicologo facesse parte del team virtuale sarebbe solo un grande vantaggio.
Buona giornata.
Daniele Dellerba.


17/09/2012 20:44

Re:
danielozma, 9/17/2012 4:35 PM:

Se poi almeno uno psicologo facesse parte del team virtuale sarebbe solo un grande vantaggio.


Sono sicuro che le tue intenzioni sono buone ma non scherziamo dai... Come dire dalla padella alla brace se non peggio.
Ammesso anche (mi auguro di no) che la tua proposta sia fattibile, la figura di uno specialista, uno spicologo, non è un'opzione o un valore aggiunto.
Ragazzi qui si parla di persone, che già è complicato comprendere, figuriamoci una persona emotivamente in difficoltà se non peggio.


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17/09/2012 22:01

FF6600, 17/09/2012 20.44:


Sono sicuro che le tue intenzioni sono buone ma non scherziamo dai... Come dire dalla padella alla brace se non peggio.
Ammesso anche (mi auguro di no) che la tua proposta sia fattibile, la figura di uno specialista, uno spicologo, non è un'opzione o un valore aggiunto.
Ragazzi qui si parla di persone, che già è complicato comprendere, figuriamoci una persona emotivamente in difficoltà se non peggio.






Concordo. Noi non siamo medici e non possiamo fornire supporto specialistico. Possiamo ascoltare, guardare, consigliare se richiesto. Ma curare, purtroppo no. Anche perché Daniele ricordati che molte di queste persone sono devastati. Malcor utilizza delle tecniche da progetto MK-Ultra. Non so chi gli abbia insegnato queste cose, ma le sue tecniche di condizionamento mentale sono molto sofisticate. Qui servono fior fiore di specialisti... [SM=g27992]




[Modificato da Alfredo_Benni 17/09/2012 22:04]
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17/09/2012 23:56

Re:
Alfredo_Benni, 17/09/2012 22.01:




Malcor utilizza delle tecniche da progetto MK-Ultra. Non so chi gli abbia insegnato queste cose,






...forse le ha apprese da un "Colonnello" della NATO.....,sai un tipo alla Goebbels,tanto per intenderci... [SM=g9201]


18/09/2012 12:25



E qui altra lettera diretta a Malanga.
Sta volta di Alex Torinesi (altro suo - ora - ex collaboratore).

Fonte: alextorinesi.blogspot.it/2012/09/per-amor-di-verita.html

Non avrei mai creduto né voluto considerare l’idea di scrivere una lettera come questa. Soprattutto non avrei mai creduto né voluto immaginare di dover puntualizzare con fermezza a delle cose false e fuorvianti dette da chi ho sempre considerato un maestro e un amico per così tanti anni.
L’amico ha smesso di essere tale quando ho compreso che l’amicizia a senso unico non ha alcun motivo di esistere, il maestro resta tale per le cose che mi ha insegnato ma non per quelle che, a torto o a ragione, ha ritenuto di dovermi portare a condividere negli ultimi tempi.
Leonard Sersani nella sua lettera aperta a Corrado Malanga ha già chiarito alcuni aspetti importanti che non posso non condividere, ora sento la necessità di dare qualche chiarimento agli oltre 200 addotti con il quale ho avuto l’onore di collaborare fino a maggio 2011, data in cui mi sono ritirato definitivamente dalla scena attiva. Glielo devo perché non desidero affatto che siano lasciati coni d’ombra sul mio operato e sulla mia persona e non desidero affatto che venga minata alla base la fiducia che costoro hanno riposto in me quando decisero di intraprendere un percorso che solo per una piccolissima parte si è affrontato insieme.
A loro e al rispetto che gli è dovuto devo dare una possibilità in più per conoscere la realtà dei fatti o quantomeno qualcosa che si approssimi il più possibile alla realtà dei fatti.
Purtroppo ho compreso (tardi) che quando qualcuno ti dice che non servono gli ufologi ma solo persone intelligenti e tu cerchi o vuoi far parte di quell’ambito, in realtà ti sta fregando. Le persone intelligenti hanno un imperdonabile difetto: possono pensare. E pensare può significare porsi delle domande, dei dubbi (che per altro sono la vera essenza della conoscenza e della saggezza) che vanno al di là di granitiche certezze mai messe in discussione; pensare può significare sentire il desiderio di voltarsi indietro e riguardare il cammino intrapreso perché ci si accorge che qualcosa non torna o che, più semplicemente, può essere corretto e migliorato. Allora credi che con il tuo contributo si possa essere utili a qualcosa e non a qualcuno. Errore!
Errore perché Malanga ha sempre visto il confronto come un tentativo finalizzato a disturbare il manovratore, quando invece è solo un’opportunità in più per crescere insieme. E se non ti adegui a questa apologia del pensiero unico sei un colluso, un parassitato o un semplice skizofrenico.
Alla fine non si è mai utili a qualcosa ma sempre a qualcuno. Questa è la lezione che ahimè ho dovuto imparare.
Io sono uno di quella famigerata banda Bassotti “a cui avevo fornito degli strumenti per esser qualcosa” (cit. “gliOcchiDellaCoscienza.pdf di Corrado Malanga) che adesso è accusata di ogni nefandezza, non ultima quella di essere stati i neoaddutori degli addotti; una sorta di “stupratori mentali” ultimi solo nella scala cronologica e gerarchica che i poveri addotti dovevano subire nella loro esistenza (cit. sempre dallo stesso articolo).
Innanzitutto devo dire che l’essere qualcosa (meglio, qualcuno) nella mia vita non mi deriva da Corrado Malanga ma da quello che faccio e ho fatto nel corso della mia ultraquarantennale esistenza, prima come persona, poi come ricercatore e da diversi anni a questa parte come imprenditore. Se c’è una cosa che proprio non ricerco è l’applauso del pubblico pagante o una forma di riconoscimento inconscio. La mia vita è fin troppo piena di cose meravigliose e appaganti che altro non mi serve.
Come dicevo ho lavorato negli anni su circa 200 addotti. A tutte queste persone ho cercato di dare un piccolo contributo nell’ambito dei miei limiti e delle mie possibilità, senza ritenermi un deus ex machina o un illuminato sulla via di Damasco, piuttosto lavorando nell’ombra il più lontano possibile dai riflettori della ribalta. Dopo 20 anni nei quali ho fatto l’ufologo, sentivo la necessità di capire di più di un fenomeno che da tempo avevo compreso andasse al di là di quello che sterilmente gli ufologi andavano cianciando da decenni.
Con queste circa 200 persone ho sempre interagito “de visu”, dal vivo quindi, organizzando incontri a casa mia, mettendoci nome, cognome, faccia e pure la possibilità di sputarmi in un occhio se lo avessero ritenuto necessario. Solo in pochissimi casi mi sono ritrovato ad operare “a distanza”, preferendo, per mia attitudine, lavorare direttamente con il contatto umano.
Se avessi in qualche modo dato il mio contributo a questo “stupro mentale di massa” credo che sarei stato demolito in 4 secondi, magari denunciato e che quantomeno un segnale di inaffidabilità sarebbe arrivato alle orecchie di Malanga e degli altri membri del gruppo di collaboratori. Così però non è stato. Basterebbe chiedere a queste 200 persone il loro parere, com’è il loro stato attuale di “salute”, quali impressioni hanno ricavato nel conoscermi e incontrarmi. Ecco, basterebbe questo per togliere ogni dubbio. Ma si preferisce sparare nel mucchio, tanto, non facendo nomi, qualcuno comunque lo colpisci.
Se questa cosa non facesse vomitare ci sarebbe da ridere a crepapelle.
Quando ad aprile 2011 annunciai ufficialmente il mio ritiro dalle scene, decisione diventata poi operativa il mese successivo, avevo dovuto fare i conti con 3 aspetti fondamentali del problema: il principale legato al carico di lavoro che cresceva a dismisura e che diventava incompatibile con la mia vita e la mia attività lavorativa; il secondo legato all’utilità di ciò che stavo facendo; il terzo legato ad alcuni presupposti su cui si basava tutta l’attività e che non riuscivo ad accettare compiutamente.
Permettetemi di soffermarmi su questi ultimi aspetti.
Innanzitutto l’utilità.
Quello che stavamo facendo come gruppo era del tutto inutile. Questa cosa l’ho detta più volte, anche in radio. Perché inutile? Perché su scala planetaria era come svuotare l’Oceano Atlantico con un cucchiaino da caffè.
Ma davvero qualcuno ha creduto che un gruppetto di volenterosi ragazzotti italiani di buone speranze avrebbe potuto risolvere il problema di 6 miliardi di persone? Davvero qualcuno ha creduto che risolvendo il problema di 1000, 2000, 10000 italiani si sarebbero risolti i problemi dei restanti 6 miliardi (per altro destinati a diventare 10 entro il 2050)? Ah si… la presa di coscienza si dirà… quella avrebbe risolto il dramma delle abductions.
Bella cosa ma statisticamente inutile. I numeri ahimè sono impietosi.
La gente ha preso coscienza da decenni che fumare fa male eppure si continua a morire di cancro al polmone, la gente ha preso coscienza da decenni, soprattutto dopo un secolo tormentato come il ‘900, che le guerre sono stupide e abominevoli eppure la guerre continuano a farsi.
Si dirà…”meglio salvarne uno che nessuno”. Vero, verissimo. Questa alla fine era l’unica motivazione che mi faceva proseguire l’attività, oltre alla consapevolezza che Malanga avesse bisogno di una mano. In un certo senso glielo dovevo.
Ci siamo conosciuti nel 1998, eravamo entrambi membri del Centro Ufologico Nazionale. In quegli anni vivemmo assieme la diaspora dal CUN e seppur con motivazioni diverse, capimmo che da là dovevamo andarcene, che non era più opportuno restare “in paradiso a dispetto dei santi”. Ci tenemmo sempre a stretto contatto, vedendoci raramente in occasione di qualche convegno ma tenendo vivo il rapporto e il motivo che ci aveva fatto incontrare.
Ci accomunò anche un’altra parte del percorso: entrambi collaborammo ancor più strettamente con Baiata contribuendo alla preparazione della enciclopedia multimediale che all’epoca stava curando e alla riuscita delle riviste che in quel periodo dirigeva. Scrivemmo articoli insieme (ricordo quella sulla Combustione Umana Spontanea ad esempio), gli fornii le foto di un grigio che mi diede un addotto che seguii nel lontano 2004 quando ancora si sapeva davvero pochino su questo fenomeno; mi supportò molto quando ebbi necessità a mia volta di aiutare una persona allora a me cara coinvolta nel problema; siamo arrivati a operare ancora più strettamente con la creazione di questo gruppo di lavoro che negli ultimi anni ha cercato di dare un contributo fattivo alla causa. Mi sono trovato ripetutamente e convintamente a difenderlo quando arrivavano attacchi sconclusionati e in malafede da destra e sinistra (il web è testimone di quanto dico). Insomma, i presupposti per ritenere anche d’amicizia il nostro rapporto c’erano tutti. Almeno da parte mia.
Il terzo motivo, dicevo, per cui mi ritirai in punta di piedi dalle scene, fu il non riconoscere più tutto quello che Malanga sosteneva. Quando operai con gli addotti mi ritrovai più volte ad applicare cose che non comprendevo fino in fondo e che condividevo solo in parte. Lo facevo essenzialmente perché ritenevo di essere io nel torto. Credevo sinceramente che Malanga non potesse sbagliare (questo anche grazie alla stima enorme che ho sempre provato nei suoi riguardi) e perché tutto sommato i risultati arrivavano. Ed essendo io uno sperimentale non potevo ignorare ciò che arrivava “dal campo”. Ma c’era sempre qualcosa dentro di me che diceva che le cose non erano tutte così o non erano solo così. Ho evitato di approfondire le mie perplessità tenendomele per me perché, in un mondo essenzialmente pettegolo e velenoso come quello che gravita attorno al tema UFO, avrebbero solo aumentato il rumore di fondo e danneggiato qualcuno che in fondo non volevo, anche indirettamente, danneggiare. Meglio uscire silenziosamente di scena per me.
Ho quindi capito che la ricerca vera, quella fatta con metodo, con serietà, con dovizia di riscontri, era finita 5 anni prima, con Alien Cicatrix. Il ricercatore eretico, e per questo avanti anni luce rispetto agli accademici, aveva abdicato completamente a ciò che lo aveva portato fino ad allora a raggiungere quei risultati. Quando al Malanga extraterrestrialista, ufologo, uomo di scienza si è sostituito il Malanga dei parassiti, dei fantasmi, delle possessioni, dei demoni, del culto dell’anima, del culto della coscienza, delle pallette, del paranormale, dei creatori e altre cose del genere ho compreso che la ricerca vera era finita, morta! Si stava sostituendo la nuova scienza così tanto teorizzata e voluta anni prima, con una sorta di metafisica che poi, piaccia o no, ha dato vita a una chiesa, a un nuovo culto, con tanto di culto della personalità al punto che sono nati i fan club (sic!) come si fa per una Britney Spears qualunque. La ricerca fatta e divulgata con metodo e coerenza veniva relegata a facebook. A facebook, vi rendete conto? In un mondo normale di questi argomenti si dovrebbero occupare scienziati, filosofi, liberi pensatori, intellettuali e invece… e invece se ne disquisiva su facebook tra profili anonimi e quindicenni da strapazzo che cercavano un nuovo idolo da osannare.
Corrado, il ricercatore che stimavo stava diventando, forse suo malgrado, una faccia su una T-shirt!
E questo mi era inaccettabile.
Nessuno l’ha estromesso dal gruppo (cronologicamente non ero già da tempo più parte del gruppo) perché tecnicamente nessuno poteva estrometterlo da qualcosa che di fatto non esisteva perché, di fatto, non era mai esistito. Eravamo “solo” un insieme di persone coagulate attorno alla sua figura che si scambiavano informazioni e condividevano esperienze dando una mano a Malanga con gli addotti su base geografica e territoriale. Nulla di più.
Quando c’è stata poi la necessità di prendere posizione su un collaboratore del gruppo la cui condotta stava minando la credibilità e affidabilità di tutti noi, anziché allontanare questa persona, Malanga ha pensato bene di sciogliere il gruppo (o non gruppo che si voglia) mandando tutto a rotoli. È come se per colpa di un poliziotto corrotto il Presidente della Repubblica sciogliesse tutta la Polizia! Mi pare grottesco!
La “ricerca”, dicevo, stava prendendo una piega lontana anni luce dalla mia forma mentis, dal mio percorso, dalla mia visione delle cose. Una piega che è sfociata negli ultimi tempi a creare una sorta di “tecnoinduismo” nel quale si è mischiato Brahma con un’improbabile fisica con l’intento di far tornare sempre tutto perché è la realtà che doveva piegarsi alla teoria e non viceversa. Così le esternazioni o i sogni di un addotto diventavano verità indubitabili sulle quali edificare imbarazzanti “realtà oggettive” con finte connotazioni scientifiche che spiegavano sempre tutto. Naturalmente a doppio senso, anche quando si teorizzava che Malanga fosse colluso con i militari perché l’addotto di turno lo sognava in loro compagnia (un altro mare di sciocchezze).
Prima una cosa era vera perché lo diceva l’anima, poi perché lo diceva un sogno, infine perché lo diceva la coscienza dell’addotto; non perché fosse oggettivamente vera o quantomeno riscontrabile sperimentalmente su più soggetti non polarizzati (ossia “non inquinati” dalla libera circolazione delle informazioni).
Questo è lo stesso “primato del metodo” che ho visto applicare sugli addotti: era l’addotto a doversi adattare alla tecnica e non viceversa perché la tecnica non sbaglia mai. Così se l’addotto non si liberava o non rientrava completamente nei canoni dell’addotto classico era lui stesso il problema o la sua non volontà di liberarsi, non certo l’inefficacia o il limite di adattabilità della tecnica stessa.
L’uomo però non è un’equazione da risolvere. L’uomo è un diamante con infinite sfaccettature, infinite sfumature. Ognuno di noi è un esemplare unico e irripetibile. Se esistessero metodi infallibili per risolvere i problemi delle persone le scienze cognitive li avrebbero già scoperti e applicati come si applicano i dettami di un manuale tecnico. Basta leggerlo e applicarlo e il gioco è fatto.
Mi trovavo tremendamente a disagio quando sentivo dire che bastava chiedere al soggetto di immaginare 3 lucette colorate che si accendevano in sequenza per “diagnosticare” con assoluta sicurezza un’abductions (il TCT è stato usato anche per questo). In pratica così facendo si sarebbe saputo se un bestione alto 2m e 40cm che percorre anni luce nel cosmo è effettivamente entrato nella tua vita o meno.
Io invece credo che diagnosticare un’abductions sia una delle cose più articolate, delicate e difficili di tutto il lavoro. Non basta un test. Anche per questo gli addotti volevo incontrarli, guardarli negli occhi, averli di fronte a me e non dietro uno schermo. Solo così pensavo di poter essere in grado di dare loro una risposta con il minor margine d’errore possibile per il semplice fatto che ho sempre ritenuto meglio sbagliare e ritenere un addotto vero non tale piuttosto che scaricare questo macigno tremendo a un non addotto facendogli pensare che invece lo fosse. Con tutte le conseguenze che questo avrebbe implicato.
Tale atteggiamento ha favorito in me una successiva analisi su quanto fatto in precedenza. I metodi funzionavano, non ci sono dubbi ma forse funzionavano perché basati su presupposti diversi da quelli che si asseriva. Il tempo e la lontananza dall’azione sul campo, mi hanno consentito di mettere a fuoco i dati e le informazioni raccolte integrandole con il pensiero di altri liberi pensatori provenienti da percorsi differenti sui quali cominciavo a informarmi. Il tempo mi ha permesso quindi di riflettere su alcune cose e portare a parziale compimento il mio personalissimo percorso. E così è nato l’articolo pubblicato su Ufomachine dal titolo “Alien Agenda 2.0”, diventato poi la lapide che ha sancito (tra le righe, perché il mio nome non viene chiaramente citato) il mio ritenere gli alieni buoni.
È stato detto che poiché ho ipotizzato (e sottolineo ipotizzato) che gli alieni potrebbero essere immortali e volere la nostra anima per lo scopo opposto a quello che si è teorizzato finora, allora secondo me gli alieni sarebbero buoni. A parte i contorsionismi logici e sequenziali di un tale sillogismo "de noantri" che farebbero rivoltare nella tomba Aristotele, Russell e Leibniz, devo dire che chi ha letto con onestà intellettuale quel lavoro sa che ho asserito esattamente il contrario.
Non solo!
Una cosa del genere, oltre a non essere scritta, non l'ho neppure mai pensata! È questa la cosa curiosa.
Evidentemente Malanga che ora sostiene di poter leggere nel pensiero, non ha letto bene il pensiero dell’autore di quel lavoro, ossia del sottoscritto.
Per far capire a chi legge cosa intendo devo fare un piccolo passo indietro e un minimo di cronistoria, altrimenti non si fa la necessaria chiarezza.
Quell'articolo è il tentativo, magari goffo, magari incompleto ma intellettualmente onesto, di fornire una diversa chiave di lettura a un fenomeno molto più complesso di quello che è stato descritto. Inizialmente la mia idea era di riportare un pochino di “scienza” (in senso lato ovviamente) a un’attività che di scientifico non aveva più un fico secco. In che modo? Nell’unico modo possibile: applicando il concetto popperiano di falsificabilità alla teoria malanghiana.
Popper dice che una teoria è scientifica (attenzione… scientifica, non vera) se è falsificabile, altrimenti è un dogma. Così ho ipotizzato un diverso scenario che alla fine arrivava a confermare in gran parte (per lo meno nei punti chiave) quanto sostenuto da Malanga. Quindi, dal mio punto di vista, la teoria era scientifica.
In gran parte ma non in tutto.
Tralascio ora gli aspetti tecnici e specifici di quel lavoro perché non è lo scopo di questo scritto ripercorrere cose già dette e spiegate anche in una trasmissione di Ufocast dedicata all’argomento. Mi soffermo solo su una questione che opportunisticamente è stata strumentalizzata, distorta e usata per i propri fini.
Chi mi conosce e chi ha letto i miei lavori pubblicati su riviste e su diversi siti web conosce bene la mia posizione, netta e inequivocabile, in merito alla questione positività-negatività della azioni aliene sulla Terra. È inutile che la ribadisca non solo perché non è cambiato nulla ma perché semmai si è rafforzata.
Le parole poi sono importanti, non possono essere ignorate ad usum delphini per lo scopo che si vuole raggiungere.
Il sillogismo “gli alieni sono immortali quindi sono buoni e ci vogliono tanto bene” è tecnicamente un nonsense linguistico, formale e logico oltre a una panzana galattica. Soprattutto se a sostenerlo è chi ha affermato che non vi è differenza alcuna tra bene e male (?).
Non c’è alcuna consecutio temporum o consecutio logica tra le due affermazioni, la premessa, gli alieni sono immortali, (cosa per altro che non ho mai detto sostenendo invece che gli alieni POTREBBERO essere immortali) e la conclusione (quindi ci vogliono bene). Se i metodi e gli schemi di ragionamento sono questi allora siamo lontani anni luce dalla possibilità di comprendere ogni barlume di verità.
A completamento poi devo aggiungere un’ultima cosa. Quel lavoro è stato scritto a dicembre 2011. Prima di pubblicarlo ho voluto fortemente che l’articolo venisse letto da Corrado. I motivi essenzialmente erano 3. Il primo perché la stima e il rispetto nei suoi confronti mi imponevano di farlo; il secondo perché sostenevo delle cose che io per primo sentivo di dover approfondire e il confronto era l’unico modo per farlo; il terzo perché volevo pubblicarlo su Ufomachine, sito di Corrado Malanga e non del sottoscritto. Come ho sempre fatto in precedenza quindi ho ritenuto, per una mera questione di correttezza, inviare prima l’articolo a Malanga consentendogli di leggerlo e poi discuterne successivamente avendo in questo modo un disco verde o un disco rosso alla pubblicazione sul SUO sito. Mi sembra la minima regola di correttezza professionale da applicare con chiunque.
Fu così che inviai a Corrado quel lavoro, lui lo stampò, se lo fece leggere e poi ne discutemmo personalmente in una chiacchierata di 4 ore su skype. Ci confrontammo e fu una chiacchierata dal mio punto di vista piacevole e costruttiva nonostante le differenze anche sostanziali, su diverse questioni. Gli chiesi alla fine se secondo lui quel lavoro poteva essere pubblicato su Ufomachine e la risposta fu un si deciso e privo di condizioni. Solo successivamente venni a sapere che riteneva improponibile che un lavoro divergente dal suo pensiero potesse essere pubblicato sul suo sito, soprattutto perché avrei sostenuto che “gli alieni sono buoni e ci vogliono tanto bene”.
Mi chiedo soltanto… perché non dirmelo prima e a quattrocchi? Non avrei certo pubblicato su UM un lavoro non voluto, questo mi pare fin troppo evidente da spiegare.
E così allora tutto questo è diventato il pretesto per additarmi (senza nominarmi direttamente) come colui che nel gruppo pensava che forse, tutto sommato, non bisognasse combattere gli alieni perché sono buoni.
Non credo sia necessario aggiungere altro a questa corbelleria.
Concludo la mia lunga riflessione con una chiosa finale. Dopo le cose che sono state scritte dovevo un chiarimento a coloro con cui ho lavorato e a coloro che hanno letto negli anni i lavori che ho ritenuto potessero avere un minimo di utilità pubblica, se non altro per stimolare dei dibattiti costruttivi. Il sentimento di rispetto e correttezza nei confronti dei 200 addotti e di qualche migliaio di lettori che mi hanno seguito negli anni in cui mi occupavo di un argomento così spinoso come quello delle abductions, mi ha obbligato a tutelare me, la mia immagine e in fondo loro stessi dicendo le cose che qui ho scritto e che devono concorrere a conoscere la verità perché solo la verità e la sua ricerca sono state le cose che mi hanno sempre mosso.
Tutto il resto è accademia figlia di una visione misantropica della vita e impregnata di un senso di disadattamento cosmico e iconoclasta che non mi appartiene. Io mi sono sempre mosso con onestà e chiarezza.
Dopotutto il mio desiderio era essere utile a qualcosa e non a qualcuno.
Chissà se ora sarà più chiaro!
18/09/2012 22:10

Re:
Sheenky Oo, 9/18/2012 12:25 PM:


E qui altra lettera diretta a Malanga.
Sta volta di Alex Torinesi (altro suo - ora - ex collaboratore).


Scusa ma con che faccia riprendi il tuo lavoro di copia incolla qui sul forum del CUN? ma non ti basta Buffologando, Fuffaforum e altri?
Tra l'altro, visto che l'altra volta hai fatto lo spiritoso atteggiandoti a "so chi sei", terribile... queste sono le tue parole rivolte a Roberto Pinotti direttamente da Buffologando:

Sheenky Oo, 8/28/2012 7:35 AM:

Nulla di preoccupante.
Almeno per noi.
Ormai Pinotti èda un pezzo che non lo si vede e non lo si sente in giro.
A me pare semplicemente che abbia bisogno di soddisfare il suo ego, e quindi si mette a raccontare ste cose (ovviamente senza dare dettagli - degne delle migliori perfomance dei peggiori contattisti), per attirare l'attenzione su di se.
Insomma, mi sembra quasi che abbia perso un po il senno di poi.
Che si sia un po staccato dalla reltà.
Anche perchè non dice nulla nemmeno alle persone che gli sono vicine (mi riferisco interne al CUN).
Quindi vedete un po voi...
Cerca compassione e attenzioni.
D'altronde...l'età avanza.
E secondo me l'ha capito anche qualcuno del CUN...
Ci sarà da divertirsi in questi ultimi anni di direttivo pinottiano nel CUN.
Vedremo come si evolveranno le cose....



Pinotti cerca compassione e attenzioni? Pinotti è distaccato dalla realtà? L'età avanza? Ma come ti permetti, ma per favore torna su Fuffaforum, l'unico forum fuffologico ad aver dato ampio spazio a Malanga, beh visti i personaggi che lo amministrano...
Che poi non capisco, dai del demente a Pinotti e ti comporti da vero squilibrato, in realtà da voltafaccia visto che su Buffologando parli male del CUN (Pinotti è il CUN), poi entri nel CUN e lanci frecciate su Malanga (Fuffaforum è lo sponsor, dei poveri, ufficiale di Malcor), poi vai su Fuffaforum e se ti capita l'occasione parli bene di entrambi, anzi cerchi di coinvolgere gli utenti a cercare un punto di incontro.
Ragazzo, fatti una vacanza o smettila di rompere i maroni. Questo è il CUN; Centro Ufologico Nazionale, che tu e i tuoi compagni di merende state sputtanando a destra e a manca. Dateci un taglio per piacere.
Grazie.

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