Sheenky Oo, 9/3/2012 6:04 PM:
Ma perché il tempo ci sembra scorrere nella medesima direzione? Perché ricordiamo il passato e non il futuro? Perché la causa precede sempre l’effetto?
Non è che il tempo
ci sembra scorrere nella medesima direzione, è che noi ci consumiamo in un contesto in cui avvengono una infinità di cicli ripetitivi, per esempio la rotazione del nostro pianeta e i punti di riferimento nello spazio, il giorno e la notte eccetera. Per gestire questo ci siamo dovuti inventare l'orologio ovvero il sistema più semplice e immediato per gestire queste fasi.
Sheenky Oo, 9/3/2012 6:04 PM:
Perché ricordiamo il passato e non il futuro?
In realtà, in questo tuo copia e incolla e senza uno straccio di tua considerazione o personale pensiero, fatto in se che trovo senza senso, discutibile e scorretto, ciò su cui ci si potrebbe soffermare è cos'è il
Presente. La domanda: "
Perché ricordiamo il passato e non il futuro?" ci da come risposta: "
Perchè il passato è avvenuto e grazie alla mia memoria, o quella di qualcun altro, lo ricordo, mentre il futuro non posso analizzarlo mentalmente in quanto deve ancora accadere!".
De Crescenzo descrive molto bene il pensiero di Aristotele che negava l'esistenza del tempo, più precisamente riteneva il tempo un'astrazione mentale e negava l'esistenza del Presente in quanto a metà tra passato (evento non più presente) e futuro (evento non ancora accaduto), quindi lo stesso presente inesistente.
Ecco credo che, ammesso si voglia filosofeggiare, se si vuole spendere del tempo si può riflettere sul Presente.